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Cresce l'export italiano di macchine per costruzioni nel 2022

Comincia bene l'export italiano di macchine per costruzioni nel 2022! A condermarlo sono i dati elaborati da Unacea, l'Unione italiana delle macchine per costruzioni. Dal Report emerge che nel primo trimestre del 2022 sono state immesse sul mercato italiano 5.051 macchine per costruzioni, con una crescita del 34% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno. Nello specifico, sono 4.866 le macchine movimento terra vendute (+33%) e 22mila mezzi da cantiere venduti sul mercato domestico (+30%). Nel primo bimestre 2022, si è assistito al boom per le macchine stradali, che passano da 8,7 a 23,3 milioni di euro (+166,6% tendenziale).


Altri dati positivi segnano un aumento anche per le vendite di macchine per la preparazione degli inerti (+18,9%, con un valore superiore agli 81 milioni di euro), le macchine per la perforazione (+28,4%, per un valore all'export di 54,3 milioni di euro), il settore delle gru a torre (+23,9% per un export vicino ai 33 milioni di euro) e le macchine e attrezzature, che con 195,8 milioni di euro di export nel primo bimestre 2022 e una crescita dell'1,2 per cento si affermano il comparto più forte. Si registra, dunque, una crescita generale delle esportazioni italiane di macchine per costruzioni del +12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, risultato che porta un valore complessivo di oltre 418,5 milioni di euro.

Positivo anche il commercio internazionale di settore, secondo quanto emerge dall'ultimo Report eseguito a gennaio 2022, le esportazioni di macchine e attrezzature per costruzioni hanno infatti raggiunto il valore di €177 milioni, con una crescita del 18% rispetto al gennaio 2021. Positive anche le importazioni che raggiungono i €167 milioni con una crescita del +129%.

Luca Nutarelli, segretario generale Unacea Italia, spiega che "L'industria italiana di settore sta dimostrando grande vitalità sui mercati esteri. Vanno ancora bene anche le vendite in Italia, nonostante l'esplosione dei prezzi delle materie prime e le crescenti difficoltà nel reperire componenti per costruire le macchine. La sfida del futuro sta nel reagire alle difficoltà odierne per portare il mercato a un livello più alto in termini di sicurezza delle macchine e di riduzione del loro impatto ambientale. Sono cose che si fanno privilegiando mezzi con motori endotermici di ultima generazione nei bandi di gara e negli appalti pubblici; introducendo l'obbligo di utilizzo di calcestruzzo prodotto con mescolatore per volumi superiori ai 1500 metri cubi; omogeneizzando la legislazione nazionale in materia di rifiuti da costruzione in modo da poter diffondere l'uso delle attrezzature da demolizione selettiva e riciclo in cantiere".

Il settore sta vivendo un momento importante di crescita ed evoluzione che ha colto, infatti, con entusiasmo le opportunità del Pnrr previste per il comparto edile (con fondi previsti per oltre 107 miliardi di euro) ponendosi l'obiettivo di migliorare le infrastrutture e la logistica per allinearsi agli standard mondiali ed è pronto per vivere un processo di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, come richiesto dal Green Deal europeo.

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