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DL Semplificazioni, Ance: rischio di sovrapposizioni normative

Il DDL per la conversione del Decreto Semplificazioni (DL 77/2021) inizia l'iter per la conversione in legge dalle Commissioni Affari Costituzionali e Ambiente della Camera.

Il quadro normativo più agile dovrà essere delineato entro la fine di luglio ma il passaggio al nuovo sistema potrebbe non essere così agevole. L'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha individuato alcune sovrapposizioni normative e incertezze temporali sull'esatto momento in cui le misure diventeranno operative.
Per quanto riguarda le opere finanziate dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal Fondo complementare, l'articolo 48 del nuovo DL Semplificazioni prevede una serie di snellimenti alle procedure, tra cui la possibilità di utilizzare la procedura negoziata senza pubblicazione del bando, ai sensi dell'articolo 63 del Codice Appalti, per i lavori di qualsiasi importo.
L'Ance sottolinea che le nuove disposizioni straordinarie devono coordinarsi con altre norme già in vigore, come il Decreto Semplificazioni del 2020 (DL 76/2020). Si creano così delle potenziali sovrapposizioni normative. Il Decreto Semplificazioni del 2020, ad esempio, ha introdotto un tipo di procedura negoziata con invito a 5 operatori per i lavori di importo compreso tra 150mila euro e un milione di euro e a 10 operatori per i lavori di importo compreso tra un milione di euro e le soglie europee (5,35 milioni).
Secondo i costruttori edili, inoltre, non è chiaro se, oltre alle deroghe disposte dal nuovo Decreto Semplificazioni, restino valide quelle previste dall'articolo 2, comma 4 del Decreto Semplificazioni del 2020, che per far fronte alla crisi e avviare i cantieri in settori chiave consente alle Stazioni Appaltanti di agire in deroga a tutte le norme, tranne a quelle penali e antimafia.

L'Ance si è soffermata sulle liberalizzazioni introdotte in materia di subappalto , ha sottolineato che manca una disciplina transitoria espressa e ha concluso che, a suo avviso, l'applicazione delle nuove disposizioni deve seguire il principio del tempus regit actum. Questo significa che si deve seguire la normativa in vigore nel momento in cui la gara è indetta.

Per ovviare a queste problematiche, molto probabilmente gli enti, prima di bandire le gare, aspetteranno l'entrata in vigore della legge di conversione del DL Semplificazioni.

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