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Grande MAXXI: vince il concorso lo studio italo francese LAN

Il 14 giugno scorso è stato annunnciato alla stampa il progetto vincitore del Concorso Internazionale di Idee Grande MAXXI promosso dalla Fondazione MAXXI per un nuovo edificio multifunzionale (Maxxi Hub) e un sistema di verde pubblico (Maxxi Green) finalizzato all'ampliamento del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma realizzato da Zaha Hadid nel 2010.

Su 103 formazioni internazionali che hanno partecipato, a risultare primo è stato il gruppo di progettazione guidato dallo studio italo-francese LAN in co-autorialità con SCAPE Architecture, SNA, Bollinger + Grohmann Ingegneria, Franck Boutté Consultants, Bureau Bas Smets, Folia Consulenze. Si tratta di un'opera di architettura che porta con se le soluzioni più innovative in termini di energia e tecnologia e che punta a diventare un carbon neutral building. Il progetto si integra perfettamente con la vicina palazzina (per uffici e biblioteca) e con la piazza Alighiero Boetti. Ampie finestrature e vetrate rompono la linearità dei volumi delle facciate. Il verde ha un ruolo fondamentale con la presenza anche di orti urbani e giardini didattici per l'educazione alla tutela dell'ambiente.

Il Concorso prevedeva la progettazione di un polo di ricerca nel rapporto tra architettura, arte, scienza e intelligenza artificiale e di un centro d'eccellenza per il restauro dell'arte contemporanea, con spazi per la formazione intelligenti e accessibili. Per la realizzazione del Maxxi Hub sono previsti 20 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, mentre per il Maxxi Green l'investimento sarà sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali.

La commissione giudicatrice, presieduta da Giovanna Melandri e composta da Mario Cucinella, Petra Blaisse, Maria Claudia Clemente e Lorenzo Mariotti con Pippo Ciorra e Simone Gobbo come membri supplenti, ha dichiarato che gli elementi più convincenti del progetto sviluppato dal vincitore "riguardano soprattutto il rapporto con il contesto urbano, la presenza di un giardino pensile, generoso e accessibile, e allo stesso tempo di forte valore architettonico" definito dalla giuria "come una specie di ordine gigante verde che domina e caratterizza l'edificio anche a grande distanza". Decisivi sono stati anche l'ampia presenza di aree verdi e l'uso di tecniche costruttive a secco che contribuiscono a rendere sostenibile il progetto.

La seconda posizione vede come protagonista un italiano: l'architetto Gino Baldi (Bergamo), a seguire c'è il team guidato da Olav Resell dello studio Resell+Nicca AS (Oslo), al quarto posto si posiziona la formazione coordinata Daniel Fraile Ortiz dello studio Arquivio Architects (Madrid). Infine, il quinto posto risulta essere dell'architetto e urbanista spagnolo Daniel Galar Irurre, partner di Galar-Velaz-Gil – GVG Estudio. L'architetto Benoît Jallon, fondatore con Umberto Napolitano dello studio LAN (Grenoble 1972), entusiasta del risultato attende, insieme a tutti gli altri partecipanti, la graduatoria definitiva per potersi dichiarare vincitore ufficiale del concorso, classifica che sarà resa nota il prossimo 12 luglio.

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