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Legge delega: alcune novità sui contratti pubblici

Successivamente all'approvazione del disegno di legge del 10 marzo 2022, il Senato ha confermato valida la legge delega riguardo il Codice dei Contratti Pubblici, modificato il 24 maggio 2022.

La nuova normativa sui contratti pubblici presenta diversi aggiornamenti tra cui la tanto attesa conformità con le direttive europee oppure l'applicazione estesa dei Criteri Ambientali Minimi con la semplificazione delle procedure per effettuare investimenti su sostenibilità ambientale, produzione energetica e relativo efficientamento. Altre novità riguardano: la riduzione delle tempistiche delle procedure di gara, delle stipula dei contratti e dell'esecuzione dei lavori attraverso procedure informatizzate; il superamento dell'Albo nazionale delle commissioni giudicatrici e rafforzamento della specializzazione dei commissari; la revisione delle procedure di approvazione dei progetti di opere pubbliche e la verifica dei livelli della progettazione e snellimento delle procedure.

Per quanto riguarda la qualificazione delle stazioni appaltanti, si registra la riduzione e l'accorpamento dei soggetti attualmente presenti, l'incentivazione all'utilizzo delle centrali di committenza e la formazione del personale delle stazioni appaltanti.

Nel settore dei beni culturali, si vanno ad integrare ulteriori valutazioni delle specificità dei contratti e nuovi criteri di valutazione delle offerte, dove sarà opportuno utilizzare specifiche clausole sociali come la stabilità occupazionale, la promozione delle pari opportunità, applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali relazionati a quelli stipulati dalle associazioni dei datori di lavoro.

Per migliorare tutto il sistema legato ai contratti pubblici d'appalto, fondamentali sono le nuove semplificazioni in termini di programmazione, localizzazione delle opere pubbliche e dibattito pubblico per il raggiungimento delle intese anche locali e l'accelerazione delle tempistiche. Anche la promozione delle procedure del dialogo competitivo, del partenariato per l'innovazione e delle procedure competitive con negoziazione sono delle novità che andranno a migliorare la macchina organizzativa. Nel rapporto con i concessionari, si vedrà la razionalizzazione della disciplina per l'affidamento dei contratti e il rafforzamento dei metodi di risoluzione delle controversie.

La delega aggiornata ha portato l'esigenza di una riforma di attuazione degli impegni assunti nell'ambito del PNRR che dovrebbe garantire determinati decreti con le seguenti tempistiche:
1. un decreto legge finalizzato a semplificare il sistema dei contratti pubblici (già in vigore)
2. l'entrata in vigore della legge delega con gli indirizzi per la riscrittura del codice dei contratti entro giugno 2022 (in ritardo)
3. l'entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della legge delega per la revisione del codice dei contratti entro marzo 2023
4. l'entrata in vigore del quadro normativo del nuovo sistema dei contratti pubblici entro giugno 2023
5. la piena efficacia della legge entro dicembre 2023

È ancora presto per affermare quali saranno le conseguenze di questi nuovi aggiornamenti ancora in corso o in attesa. La legge delega risulta essere confusionaria e discordante per diversi motivi come per esempio la sua piena efficacia prevista entro dicembre 2023, data non compatibile con le scadenze del PNRR (dicembre 2026). Il problema, però, non è soltanto legato alle decisioni del Governo e alla normativa in essere, ma va considerato anche l'intero funzionamento dell'apparato finalizzato a gestire le politiche di sviluppo con meccanismi efficaci e tempestivi sia nella programmazione che nella realizzazione degli interventi. Necessario è anche un radicale cambiamento di mentalità e di comportamenti anche nel settore delle opere pubbliche e l'effettiva capacità dei soggetti che vi operano.

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