La certificazione del sistema di gestione BIM

La certificazione del sistema di gestione BIM

ICMQ ha sviluppato una tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera

Il Bim rappresenta un modo completamente diverso di approcciare la vita dell’edificio, o meglio dell’opera: è prima di tutto un modo nuovo di comunicare, si applica a tutta la vita dell’opera, progetto, realizzazione, manutenzione e demolizione, e il software è solo uno strumento per raggiungere il risultato atteso.I soggetti coinvolti nel processo di sviluppo e realizzazione di un’opera con il metodo Bim sono molteplici, ognuno con un proprio ruolo: dal committente e/o utilizzatore finale dell’opera ai progettisti e all’impresa di costruzioni.

Per quanto possa sembrare complicata e costosa, una volta superato l’impatto iniziale, l’applicazione del metodo Bim porta vantaggi a tutti gli attori coinvolti: il gestore dell’opera ha una raccolta organica di tutti i dati e le informazioni necessari per la gestione e la manutenzione, mentre progettisti e impresa dispongono di un formidabile strumento di coordinamento che, se ben utilizzato, consente di prevenire problemi e pianificare al meglio tutte le attività.

Per l’efficace applicazione del Bim è necessario che le persone coinvolte siano in possesso di un adeguato livello di conoscenza del metodo e degli strumenti.

Ma la competenza delle singole persone non è sufficiente a raggiungere i risultati attesi se queste non lavorano tutte insieme nell’ambito di un’organizzazione.

Nel gennaio del 2017 ICMQ ha sviluppato una specifica tecnica tramite un gruppo di esperti scelti in rappresentanza di tutte le parti interessate nella realizzazione di un’opera con il metodo Bim: stazioni appaltanti, progettisti, organismi di certificazione, utilizzatori finali dell’opera.

Il gruppo oltre a ICMQ ha visto la presenza di Ate, Buildingsmart, Cte, Enel, Italferr, Ministero delle Infrastrutture, Rfi, e ha sviluppato la specifica secondo la High Level Structure che Iso (ente di normazione a livello mondiale) ha definito per tutte le norme che trattano sistemi di gestione.

Ciò comporta, da un lato, che la sua implementazione è perfettamente integrabile con le certificazioni anzidette, di cui l’azienda potrebbe essere in possesso, e dall’altro che la specifica si basa su una struttura internazionalmente conosciuta e di comprovata efficacia.

Se l’azienda è già in possesso di un certificato Iso 9001 in cui potrebbe indicare l’uso del Bim perché dovrebbe implementare un sistema di gestione Bim secondo la specifica ICMQ?

Innanzitutto, la norma Iso 9001 ha l’obiettivo di assicurare che i processi aziendali siano strutturati e monitorati per garantire la soddisfazione del cliente finale, qualunque servizio o prodotto l’azienda realizzi, non entrando nel merito del “modo” in cui questo sia svolto.

La certificazione SG BIM ICMQ, pur lasciando libertà sul modus operandi, richiede all’azienda evidenze specifiche in merito a come abbia approcciato il metodo Bim, dando evidenza delle risorse, infrastrutture, know-how e processi applicati su commessa.

La verifica di questi elementi ulteriori a quelli previsti in modo generico dalla Iso 9001, fornisce al mercato una garanzia in più sulla concreta capacità dell’azienda di operare con il suddetto metodo.

La certificazione è dunque l’attestazione che l’organizzazione è in grado di gestire in modo corretto e competente le proprie attività con la metodologia Bim. L’evidenza di questa competenza può costituire un elemento di distinzione e di eccellenza sul mercato.

Inoltre, gli audit di certificazione secondo la Iso 9001 vengono generalmente svolti da uno o più ispettori competenti nel generico settore di riferimento, come ad esempio il settore EA 34 “Servizi di ingegneria”, se si considera il caso degli studi di progettazione.

Tutti gli audit di certificazione svolti da ICMQ per il sistema di gestione Bim sono invece effettuati da un team in cui, all’auditor esperto di sistemi di gestione, viene sempre affiancato un esperto tecnico Bim.

Ciò garantisce un approccio qualificato, in grado di valutare con attenzione la metodologia Bim applicata in tutte le sue sfaccettature e interloquire con gli esperti Bim aziendali parlando lo stesso linguaggio.

Viene da sé che, in assenza di una competenza pluriennale nel Bim, un ispettore qualificato nel generico settore non avrà gli strumenti per verificare correttamente la gestione dei processi seguita dall’azienda in ambito Bim.

Infine, al fine di conferire allo schema di certificazione una valenza istituzionale, la stessa è attualmente oggetto di revisione in sede Uni, all’interno di un apposito gruppo di lavoro creato per sviluppare una PdR (Prassi di Riferimento) che porti allo sviluppo di una certificazione nazionale per le aziende che operano in Bim accreditabile da Accredia e certificabile da tutti gli organismi di certificazione interessati.

Ciò conferma non solo l’importanza della scelta di creare uno strumento di garanzia ad hoc per disciplinare una materia altamente specialistica e riferita a una normativa ancora in evoluzione, ma anche la volontà dell’Ente normatore di dare maggiore enfasi ai contenuti dello schema di certificazione, rispetto a quanto evidentemente la norma Iso 9001 non possa garantire per la genericità delle sue prescrizioni.

Nella mostra “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, il percorso iniziale di Massimo Iosa Ghini

Nella mostra “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, il percorso iniziale di Massimo Iosa Ghini

Durante i principali movimenti artistici e culturali degli anni ‘80 nasce la carriera di Massimo Iosa Ghini, architetto, designer, disegnatore, con la fondazione, in quegli anni, dell’ultimo movimento del Novecento nel design, il Bolidismo.

Nella mostra “Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta”, il percorso iniziale di Massimo iosa Ghini sarà ampiamente rappresentato.

A quasi due anni dalla sua riapertura al pubblico dopo l’intervento di restauro finanziato da Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna, il Padiglione de l’Esprit Nouveau ospita dal 19 ottobre 2019 al 5 gennaio 2020 Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta. La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena underground degli anni ’80 in Italia che ha visto Bologna come centro propulsore. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi — in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino — che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse. Di alcune di queste situazioni sono rimaste tracce, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.

La mostra si sviluppa come un racconto, una cartografia sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto.
Situazioni caratterizzate dal medesimo desiderio di allontanarsi dall’ortodossia modernista dei decenni precedenti, in cui s’inventano nuove professioni, come il videomaker o il graphic designer, per ricordarne solo alcuni, e nuovi stili di vita.

Il filo conduttore della mostra non è la nostalgia quanto il desiderio di mappare la creatività meno conosciuta degli anni '80. “I materiali raccolti — afferma la curatrice — compongono un atlante ecclettico, che mostra quanto artisti, intellettuali, designer e musicisti siano stati in grado in quel periodo di delineare, dalle rovine e dal fallimento delle ideologie dei decenni precedenti, nuove istanze culturali e di suggerire l’anticipazione del tempo presente. La carica esplosiva e corrosiva di quel decennio non ha perduto la capacità di seduzione, tutt'altro. A livello estetico si sta infatti assistendo a un ritorno degli anni '80 che non è semplice “Retromania” come afferma il critico musicale Simon Reynolds, quanto la consapevolezza, come scrive invece Mark Fisher, che la condizione del nostro presente sia caratterizzato da un tempo compresso tra l'accelerazione imposta dallo sviluppo tecnologico e l'assenza di un futuro “altro” che era possibile immaginare invece nel secolo precedente. In questo vertiginoso collasso spaziotemporale gli spettri dei “futuri perduti” preannunciati nel Ventesimo secolo animano la contemporaneità e aleggiano nel presente come “fantasmi”. Il termine hauntology, che Mark Fisher riprende dal Jacques Derrida degli Spettri di Marx, indica la permanenza nel presente di istanze passate che sono fonte di interesse e indagine per le generazioni più giovani”.

Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Massimo Iosa Ghini ed il Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.

La critica e docente al DAMS di Bologna Francesca Alinovi si recava spesso a New York, affascinata dalla sua vibrante cultura urbana e dagli interventi dei primi graffitisti. Collaborò con Keith Haring, Rammellzee, Kenny Scharf, artisti che portò alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna nella collettiva Arte di frontiera. New York Graffiti, inaugurata nel 1984, alcuni mesi dopo la sua tragica morte, di cui sarà presentato il video realizzato durante la mostra. Diversi anni prima, nel 1981, Alinovi aveva portato alla galleria Holly Solomon di New York la mostra “Italian Wave”, presentando gli Enfatisti, artisti italiani vicini per attitudine alla New Wave americana. La sua attitudine sperimentale fu determinante anche per la fondazione e lo sviluppo della galleria Neon, che apre nel 1981 in seguito all’incontro tra Gino Gianuizzi, Valeria Medica e Maurizio Vetrugno. Lo spazio no profit di via Solferino a Bologna diventa sin da subito un punto di riferimento per la giovane arte italiana, ospitando nel corso dei trent’anni successivi mostre di Maurizio Cattelan, Eva Marisaldi, Alessandro Pessoli, Tommaso Tozzi e Francesco Bernardi. Tanti erano gli artisti e i musicisti internazionali invitati a Bologna per la Settimana internazionale della performance co-curata dalla Alinovi, e ritratti da Daniela Facchinato. Tra questi vi erano Lydia Lunch il pittore e street artist Kenny Scharf e Stanley Zbigniew Strychacki, fondatore del celebre Club 57 di New York.

Lo scrittore di Correggio Pier Vittorio Tondelli si era laureato al DAMS di Bologna dove si era stabilito anche dopo la fine degli studi. Nonostante i tanti viaggi in Europa, e i trasferimenti a Firenze e Milano, aveva sempre mantenuto stretti legami con la città. Fu un autore significativo, tra i primi a contaminare il racconto autobiografico con la forma saggistica e del reportage giornalistico, a unire il mondo del clubbing con l’analisi sociologica, nella migliore tradizione anglosassone dei Cultural Studies. Fu anche il primo a intervistare i CCCP Fedeli alla linea sulle pagine de “L’Espresso” nel novembre del 1984. Dello scrittore saranno presentate pagine dattiloscritte di Altri libertini e di Un weekend postmoderno, e diversi articoli sulla scena artistica di quegli anni.

Così come Francesca Alinovi aveva scritto il Manifesto dell’Enfatismo, un gruppo di neolaureati alla Facoltà di Architettura di Firenze, guidato da Massimo Iosa Ghini, futuro esponente del design e architettura italiana nel mondo, teorizzò e fondò a Palazzo Re Enzo di Bologna il 12 luglio 1986 il Movimento Bolidista, che creava e disegnava oggetti basati su suggestioni formali derivate dallo streamline americano e dall’architettura degli anni Trenta, riproposta in chiave postmoderna, dove al dinamismo della civiltà delle macchine si sostituiva la fase “elettronica”, caratterizzata dall’accelerazione delle tecnologie dell’informazione, preconizzando, con la visione fluidodinamica del mondo, l’avvento dell’immaterialità di internet. “Non una semplice tendenza del nuovo design italiano, ma un movimento aperto a tutte le arti; oltre al Manifesto Bolidista ci sono manifesti per il teatro, la cucina, la letteratura e la musica, questo scritto dal compositore Maurizio Marsico. I bolidisti parlano di Città Fluida, definita come ‘insieme di contatti senza limiti – fisici’, anticipando di almeno quindici anni le considerazioni di Zygmunt Bauman, che farà uscire il suo Liquid Modernity solo nel 2000” scrive Maurizio Corrado nel libro Design. Una storia sbagliata. Saranno esposti oggetti, video, fotografie, disegni.

Il disegno diventa il linguaggio che crea cortocircuiti con la pittura e il fumetto anche grazie al gruppo Valvoline, composto da Lorenzo Mattotti, Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori, Jerry Kramsky, Massimo Mattioli e Charles Burns che si incontrano a Bologna nel 1983, uniti dalla volontà di creare uno scarto dalla produzione artistica del decennio precedente. Le loro prime storie a fumetti apparvero in quello stesso anno sulle pagine della rivista mensile “Alter Alter”, diretta da Oreste Del Buono, e furono subito amate da Pier Vittorio Tondelli, da studiosi e critici d’arte come Renato Barilli, Roberto Daolio, Antonio Faeti, Francesca Alinovi, Mariuccia Casadio e Daniele Barbieri. Oltre a “Frigidaire” pubblicarono su “Metal Hurlant”, “L’Eternauta” e su numerose pubblicazioni internazionali. “Le riviste, e tra queste vorrei ricordare anche Westuff, I-D, Manipulator, Blitz, The Face — afferma la curatrice della mostra — erano laboratori iconografici in grado di definire una nuova iconografia, trasformando il design da linguaggio, ai più invisibile, a codice universale di creazione di immaginari”.

Il gruppo Valvoline fu invitato da Anna Piaggi — tra le più estrose e originali giornaliste di costume internazionali — a illustrare servizi di moda per “Vanity”, trasformando il fashion shooting in disegno di moda. Nel luglio 1984 la rivista aveva affidato solo alcune immagini di moda ai membri del gruppo Valvoline, ma nei numeri successivi furono realizzati a fumetti pressoché tutti i servizi di moda. In mostra saranno raccolti disegni di Massimo Iosa Ghini, Marcello Jori, Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri e alcune tavole realizzate per “Vanity”.

In quegli stessi anni Massimo Osti, nato a Bologna nella metà degli anni ’40, di formazione graphic designer, contamina il mondo della grafica e dell'arte con quello della moda. Utilizza T-shirt come se fossero supporti per disegni e serigrafie, con il brand Chester Perry, nome che rende omaggio alla striscia a fumetti pubblicata su “Linus”, ambientata nell'ufficio acquisti di una ditta americana chiamata appunto Chester Perry. È un indizio della sua vicinanza con il mondo del fumett o; collabora infatti con Andrea Pazienza quando la Volvo nel 1984 gli commissiona l’ideazione di tute da lavoro. I l marchio Chester Perry fu in seguito trasformato in C.P.
Company e divenne fin da subito una label caratterizzata da un know-how speciale, legato a processi di stampa e tintura innovativi, a invenzioni sui materiali e sugli elementi strutturali. Nel 1987 Osti fu invitato a presentare la sua ultima collezione a Berlino Ovest, in occasione delle celebrazioni del 750° anniversario della fondazione della città di Berlino e il 150° anniversario della nascita dell'industria tessile. Decise di far indossare i suoi abiti a performer invece che a modelli professionisti. Un ulteriore esempio della sua volontà nel reinventare i codici stilistici nel mondo moda, che lui ha formulato nell'invenzione dello sportswear e dell'urbanwear, pur essendo, come ha scritto il padre della fantascienza cyberpunk William Gibson “il più grande disegnatore di moda maschile meno conosciuto dal consumatore medio” nella prefazione del libro Ideas from Massimo Osti. Parte del suo archivio è ospitato nel China Design Museum di Zhejiang. Diversi progetti di Massimo Osti mostreranno l'unicità del suo percorso creativo, tra questi la collaborazione con la Rainforest Foundation di Sting, la pubblicazione del C.P. Company Magazine, nel 1984 in italiano, inglese, giapponese e distribuito nelle edicole, il vinile e alcuni frame della performance/sfilata City Sound BERLIN presentata al Reichstag di Berlino, le uniformi da lavoro per la Volvo, la sponsorizzazione dell'auto elettrica da corsa, progettata dall'architetto Paolo Pasquini nel 1987.

La comunicazione di moda e la pubblicità sono invece reinventate attraverso il fumetto da WP Lavori in Corso che nel 1982 inizia a importare in Italia marchi d’abbigliamento ora popolari, ma che in quegli anni erano pressoché sconosciuti come Avirex, Paraboot, Vans, facendo disegnare diversi suoi house organ all’agenzia di pubblicità A.G.O. (Alcuni Giovani Occidentali), fucina creativa che raccoglieva i più significativi illustratori e designer italiani. Esperienza dirompente che vede nelle pagine disegnate tra il 1986 e il 1988 da Massimo Iosa Ghini, Giorgio Carpinteri, Marcello Jori e Filippo Scozzari un nuovo modo di fare ricerca, grazie a interlocutori illuminati come i fondatori di Wp Lavori in Corso, Giuseppe e sua figlia Cristina Calori, e Milena Mussi, allora responsabile delle relazioni esterne.
W.P. Lavori in Corso, è oggi un gruppo internazionale, la cui mission è la ricerca, distribuzione e licenza dei migliori brand originali provenienti da tutto il mondo.
Saranno presentati diversi cataloghi e disegni di Giorgio Carpinteri, i quadri di Marcello Jori e Massimo Iosa Ghini per WP, mentre un quadro di Filippo Scozzari sarà esposto all’interno del WP Store di via Clavature 4 a Bologna.

Nell’ambito del costume invece, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ad alimentare la scena underground prima italiana poi internazionale è Slam Jam. Fondata da Luca Benini nel 1989 a Ferrara, Slam Jam nasce distribuendo marche al tempo poco conosciute come Stussy e promuovendo esperienze provenienti dalle diverse scene underground, quando termini
come streetwear non erano stati ancora coniati.


La curatrice

Lorenza Pignatti è storica dell'arte, curatrice e saggista. È docente di Fenomenologia dell'arte contemporanea alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). Ha insegnato all'Università di Urbino e Bologna e alla Supsi di Lugano. Ha curato la retrospettiva di Pere Portabella al Festival Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e l'omaggio a Mika Taanila per I boreali Festival, e la personale Twenty Red Lights di Max de Esteban, alla Fototeca di Cuba a la Habana. Ha scritto per numerosi volumi collettivi e collabora con “La Repubblica”, “Il Manifesto”, “Art Review”, “Artribune”, “Frieze”, “No Order, Art in a Post-fordist Society”, eflux journal. Ha curato il libro Mind the Map. Mappe, diagrammi e dispositivi cartografici (Postmedia Books), e Errore di sistema.
Teoria e pratiche di Adbusters con Franco "Bifo" Berardi e Marco Magagnoli (Giangiacomo Feltrinelli Editore).

Massimo Iosa Ghini fondatore di Iosa Ghini Associati, società di architettura e design con sedi a Bologna, Milano e Miami.  Iosa Ghini sviluppa progetti di architettura, interiors e design di prodotti a livello internazionale.
La grande attenzione alla sostenibilità si esprime in progetti come i Ferrari Store in tutto il mondo, il sistema di trasporto elettrico People Mover a Bologna e nell’hospitality con un nuovo concept innovativo e nell’ultimo Starhotels E.CH.O.
Progetti residenziali sono stati realizzati per importanti clienti come Oko Group, CMC Group e Prelios Sgr.   
Massimo Iosa Ghini nominato Ambasciatore del Design Italiano e Socio Effettivo del Comitato Leonardo, nel 2015 ha ricevuto il Premio Marconi per la Creatività.

Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta è a cura di Lorenza Pignatti. L’art direction è di Alessandro Jumbo Manfredini. L’esposizione si realizza grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna, alla sponsorizzazione di Slam Jam, WP Lavori in corso e C.P Company, in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Associazione Culturale StòFF, Radio Città Fujiko e Spazio Gerra di Reggio Emila. Si ringrazia Il Centro di Documentazione Tondelli, la famiglia e il curatore dell’opera dello scrittore, Fulvio Panzeri.


Scheda mostra

Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta
A cura di Lorenza Pignatti
Art direction di Alessandro Jumbo Manfredini

Padiglione de l'Esprit Nouveau
Piazza della Costituzione 11, Bologna

19 ottobre 2019 | 5 gennaio 2020
Inaugurazione venerdì 18 ottobre 2019, ore 18

Giorni e orari di apertura
Sabato e domenica, dalle ore 14 alle ore 18

Ingresso libero

SAIE Bari, i numeri della prima edizione

SAIE Bari, i numeri della prima edizione

Con 350 aziende espositrici e 20.137 visitatori, la manifestazione SAIE Bari diventa il punto di riferimento per il mercato delle costruzioni del Centro e Sud Italia e del bacino del Mediterraneo

20.137 visitatori, 350 aziende espositrici, 116 convegni, 12 iniziative speciali e 9 delegazioni estere. È questo il bilancio positivo della prima edizione di SAIE Bari, la fiera biennale delle costruzioni (progettazione, edilizia, impianti) organizzata da Senaf che dal 24 al 26 ottobre si è tenuta presso la Nuova Fiera del Levante di Bari. Una manifestazione che ha dimostrato di essere il punto di riferimento per il mercato delle costruzioni del Centro e Sud Italia e del bacino del Mediterraneo, affiancando così la storica edizione di Bologna. Un momento importante di confronto che ha visto la partecipazione attiva di tutti gli attori del settore, tra cui imprenditori, associazioni e istituzioni.

La fiera ha potuto contare sul sentito contributo delle istituzioni: “Questa fiera – ha detto Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia – deve essere il serbatoio delle idee e dei sogni di un nuovo modo di concepire l’arte del costruire.” Per Antonio Decaro, Sindaco del Comune di Bari e Presidente dell’ANCI: “Gli eventi come SAIE Bari rappresentano un momento importante di confronto per gli imprenditori del settore edile del nostro territorio, composto da migliaia di eccellenze, che hanno così uno strumento in più per crescere e adeguarsi alla trasformazione del mercato.”

Da SAIE Bari arrivano segnali positivi per il settore. Secondo i dati dell’Osservatorio SAIE, nella prima metà del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, quasi la metà (49%) delle imprese pugliesi di produzione e distribuzione di prodotti edili hanno registrato una crescita del fatturato, e quasi tutte hanno mantenuto (77%) o incrementato (12%) l’occupazione. Positive anche le attese per la chiusura dell’anno in corso, con il 60% che si aspetta un ulteriore incremento dei ricavi e solo il 14% una contrazione.
Anche Federbeton durante il SAIE Bari ha evidenziato come le imprese del settore credano nel Sud Italia: “Nonostante la congiuntura economica confermi ancora una volta la necessità di un’azione di rilancio, nel triennio 2016-2018 sono stati investiti oltre 90 milioni di euro in tecnologie a favore dell’ambiente.”

Quattro, in generale, i percorsi tematici al centro della fiera: Gestione Edificio e riqualificazione edilizia; Impianti tecnici in edilizia; Trasformazione urbana, Infrastrutture e territorio; Digitalizzazione e BIM.
Accanto alla parte espositiva caratterizzata dalla presenza di oltre 350 aziende provenienti da tutto il territorio nazionali e appartenenti ai vari ambiti della filiera delle costruzioni, i visitatori hanno potuto apprezzare le tante iniziative che hanno animato la tre giorni. Partendo dai 116 convegni organizzati da aziende, associazioni e partner sui principali temi legati al mondo della progettazione e delle costruzioni, per arrivare al format innovativo con le Piazze dell’eccellenza, luoghi in cui sono state mostrate le opere e le best practice che costituiscono il fiore all’occhiello dell’intera filiera con RFI e Italfer, il Comune di Bari, Cetma e Stress e l’Ordine dei Geometri, degli Ingegneri e degli Architetti. SAIE Bari è stato anche un momento per valorizzare le eccellenze del comparto edile grazie all’iniziativa “Cassa Edile Awards” dove sono stati premiati gli imprenditori più “illuminati” che si sono contraddistinti per i loro comportamenti virtuosi, dando avvio ad un appuntamento annuale e nazionale che vedrà la seconda edizione al Saie di Bologna.

“La prima edizione di SAIE Bari si è conclusa con ottimi risultati, un progetto che ha saputo rispondere alle esigenze del settore e degli imprenditori del territorio – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE Bari -. In Italia e nel Mezzogiorno esistono tante eccellenze alla ricerca di una via per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità. Ed è su queste basi che è nato SAIE Bari, un luogo di confronto che va oltre la parte espositiva, dove tutti gli attori, incluse le istituzioni e le associazioni che hanno aderito con entusiasmo all’evento, hanno portato il loro prezioso contributo per lo sviluppo del comparto.”

SAIE sarà nuovamente protagonista a Bologna dal 21 al 24 ottobre 2020 e a Bari a ottobre 2021.

Energia: al via a Bologna la prima comunità energetica

Energia: al via a Bologna la prima comunità energetica

Nascerà a Bologna la prima comunità energetica che permette ai cittadini e alle circa 900 aziende del quartiere Pilastro-Roveri di usufruire di tariffe ridotte, grazie a una combinazione di fonti rinnovabili, generazione distribuita, stoccaggio di energia e ottimizzazione dei consumi.

Ispirata ai concetti di smart city e sostenibilità ambientale per contrastare la povertà energetica, l’iniziativa rientra nel progetto GECO (Green Energy Community) promosso da AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile), in qualità di coordinatore, ENEA e Università di Bologna, con la partecipazione di CAAB/FICO e Agenzia locale di sviluppo Pilastro-Distretto Nord Est. Finanziato con 2,5 milioni di euro dal fondo europeo EIT Climate-KIC, il progetto GECO è collegato a Roveri Smart Village, un’iniziativa promossa da ENEA dal 2017 presso il distretto industriale bolognese delle Roveri e a cui l’Agenzia collabora come soggetto promotore della cabina di regia costituita dal Comune di Bologna.

ENEA contribuisce al progetto attraverso lo sviluppo di un modello di business green basato su blockchain, finalizzato a rendere flessibile la domanda di energia dei partner della comunità energetica. Inoltre i ricercatori ENEA impegnati nel progetto si occuperanno della definizione di una piattaforma ICT per la raccolta dei dati, al fine di migliorare la consapevolezza dei consumatori.

“L'obiettivo - spiega la ricercatrice ENEA Francesca Cappellaro - è quello di coinvolgere sia gli stakeholder che i comuni cittadini nella ricerca di soluzioni locali per quanto riguarda le sfide imposte dal cambiamento climatico”.

“Continuare a lavorare a cambiamenti graduali e progressivi non è abbastanza. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è una trasformazione fondamentale dei sistemi economici, sociali e finanziari, in grado di innescare un cambiamento esponenziale dei tassi di decarbonizzazione e di potenziamento della resilienza climatica” ha dichiarato Sean Lockie, direttore Urban Transitions di Climate-KIC, all’avvio del progetto.

“L’obiettivo principale di GECO è contribuire ad aumentare la sostenibilità, ridurre la povertà energetica e generare un ciclo economico a basse emissioni di carbonio nel distretto di Pilastro-Roveri”, sottolinea Claudia Carani, responsabile dell’area pianificazione energetica di AESS e coordinatrice del progetto.

Sul piano tecnico, il progetto si avvale della collaborazione dell’Università di Bologna che, come sottolineato dal prof. Carlo Alberto Nucci, si occuperà di sviluppare modelli per la gestione ottimale dei flussi energetici e delle risorse distribuite, ovvero la gestione di generazione, consumo, stoccaggio elettrico e mobilità elettrica.

 

 

Fonte Enea

DimoreDesign 2019, 7 dimore storiche per 7 progetti raccontati da 10 designer e architetti: a Bergamo, Brescia e Bologna

DimoreDesign 2019, 7 dimore storiche per 7 progetti raccontati da 10 designer e architetti: a Bergamo, Brescia e Bologna

Dal 4 al 27 settembre torna con una veste rinnovata DimoreDesign: manifestazione diffusa che, giunta alla sua nona edizione, promuove un ricco calendario di talk e incontri dedicati al design e, per la prima volta, coinvolge tre città: Bergamo, Brescia e Bologna. Nel 2019 DimoreDesign rinnova il proprio format con una formula unica che mette in rete più centri urbani: alle dimore storiche di Bergamo – Palazzo Camozzi, Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo UBI Banca – si affiancano i Palazzi Bettoni Cazzago e Cigola Fenaroli di Brescia e, in collaborazione con Bologna Design Week, il Foyer Teatro Comunale del capoluogo emiliano. I Palazzi apriranno eccezionalmente le loro porte al pubblico per visite guidate e incontri serali con i designer, svelando un’identità nuova, in equilibrio tra tradizione e contaminazione.

Designer
A cavallo del tempo, tra stucchi e preziosi affreschi, dieci architetti e designer di fama internazionale – Otto Berselli con Luciano Colantonio, Anna Gili, Paolo Gonzato, Maurizio Navone, Roberto Semprini, Giancarlo Zema e CMP Design – sono invitati a misurarsi in un viaggio nella creatività progettuale, alla ricerca di quel filo rosso che dal Rinascimento arriva al Made in Italy. L’obiettivo è di lasciarsi ispirare dalle mura secolari delle storiche dimore per proporre idee progettuali, affascinanti cortocircuiti creativi legati all’architettura degli spazi. Durante gli incontri serali ciascun designer presenterà un progetto di reinterpretazione dell’antica dimora ospitante, in dialogo con i curatori Giacinto Di Pietrantonio a Bergamo, Chiara Rusconi a Brescia e Jean Blanchaert a Bologna; il pubblico avrà la possibilità di dialogare con i designer protagonisti, ricreando quell’atmosfera di salotto letterario che in passato animava gli antichi palazzi.

Visite guidate alle Dimore Storiche
Prima degli incontri serali le antiche residenze apriranno le porte al pubblico con visite guidate alla scoperta degli splendidi interni e di opere d’arte di celebri artisti come Giovan Battista Moroni, (il celebre “Cavaliere in rosa”), Luini e Tallone. A Bergamo sarà possibile visitare Palazzo Camozzi, Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo UBI Banca, a Brescia apriranno le loro porte Palazzo Bettoni Cazzago e Palazzo Cigola Fenaroli, a Bologna il Foyer del Teatro Comunale.

Programma incontri con il design
4 settembre Roberto Semprini a Palazzo Camozzi, Bergamo | 11 settembre Giancarlo Zema a Palazzo Moroni, Bergamo | 12 settembre Paolo Gonzato a Palazzo Bettoni Cazzago, Brescia | 18 settembre CMP Design a Palazzo Polli Stoppani, Bergamo| 19 settembre Otto Berselli con Luciano Colantonio a Palazzo Cigola Fenaroli, Brescia | 25 settembre Maurizio Navone a Palazzo UBI Banca, Bergamo | 27 settembre Anna Gili al Foyer Teatro Comunale, Bologna


DimoreDesign è un progetto che dimostra la possibilità di creare eventi di qualità culturale a misura della dimensione urbana e storica di una città d’arte come Bergamo. Un format culturale che da quest’anno si trasforma e si rinnova approdando anche a Brescia e Bologna con un ciclo di incontri con designer di fama internazionale per sperimentare nuove contaminazioni tra architettura storica e design contemporaneo.

Info, orari tariffe
DimoreDesign 2019
Bergamo, Brescia e Bologna dal 4 al 27 settembre.

Visita guidata alla dimora, ore 20
Incontro con il designer, ore 21

Ingresso gratuito* previa registrazione, fino ad esaurimento posti.
*Per la visita a Palazzo Moroni, Palazzo Polli Stoppani e Palazzo Bettoni Cazzago è richiesto un contributo di € 8. L’intero incasso verrà devoluto alla dimora storica.
L’incontro con il designer presso il Foyer Teatro Comunale di Bologna si svolgerà dalle 20.30 alle 21.30.


Fonte: mi-lorenteggio.com

I brevetti "Made in Unibo" ad InnovAgorà, la piazza dell’innovazione della ricerca italiana

I brevetti "Made in Unibo" ad InnovAgorà, la piazza dell’innovazione della ricerca italiana

L'Università di Bologna ha partecipato all'evento nazionale promosso dal MIUR per far conoscere alle imprese italiane tecnologie e brevetti frutto della ricerca pubblica. Tra le tante innovazioni presentate, cinque sono nate dalla ricerca Unibo.

Non poteva certo mancare l'Università di Bologna alla prima edizione di InnovAgorà, l'evento, promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per promuovere i risultati della ricerca pubblica e presentare a imprese e investitori una selezione di tecnologie brevettate. L'appuntamento si è tenuto dal 6 all'8 maggio scorsi a Milano, presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).


Bioeconomia e agroalimentare, Tecnologie innovative per l'edilizia, le infrastrutture e il patrimonio culturale, Dispositivi per la diagnosi e la cura sono le aree tematiche principali all’interno delle quali si collocano i cinque brevetti presentati dall’Università di Bologna, che era presente con il suo Knowledge Transfer Office. Alessandra di Francesco, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, ha presentato un brevetto per la riduzione, attraverso l’uso di speciali lieviti, dell’acrilammide in un alimento, ad esempio nelle patate fritte, mentre Ilaria Braschi, dello stesso Dipartimento, insieme ai colleghi dell’Università del Piemonte Orientale, ha illustrato una nuova tecnologia per rimuovere gli oli minerali da carta o cartone ad uso alimentare.

Nella sessione dedicata alle “Tecnologie innovative per l'edilizia, le infrastrutture e il patrimonio culturale”, Matteo Greppi del CIRI Edilizia e Costruzioni ha presentato un'innovativa piastrella termofotovoltaica ibrida calpestabile rivestita con due tipi di resina, mentre Francesco Tinti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali ha presentato il suo “Sistema di protezione per sonde geotermiche verticali”. Infine, Alberto Sensini per il Dipartimento di Ingegneria Industriale e il Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” ha illustrato, nell’area dedicata ai dispositivi per la diagnosi e la cura, il prototipo dello “scaffold”, una struttura impiantabile elettrofilata per la rigenerazione di tendini e legamenti umani.

La delegazione dell’Università di Bologna ha saputo attirare l’attenzione di diversi operatori del mercato non solo per quanto riguarda le invenzioni brevettate, ma ha anche suscitato interesse in relazione ai temi di ricerca che i ricercatori dell’Alma Mater stanno implementando. A riprova di questo, sono già state avviate due trattative con aziende interessate allo sviluppo delle invenzioni esposte a Milano.

 

vedi articolo: https://bit.ly/2K0J1wY

BTicino al Saie: infrastrutture elettriche e digitali per l’ambiente costruito 4.0

BTicino al Saie: infrastrutture elettriche e digitali per l’ambiente costruito 4.0

BTicino è al Saie di Bologna dal 17 al 20 Ottobre, con soluzioni innovative in linea con il tema della manifestazione “Tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0”. Tra le numerose novità da segnalare la prima presentazione ai professionisti dell’edilizia della linea Living Now, con il suo design innovativo e la sua offerta di soluzioni smart, e le nuovissime interfacce touch per il mondo dell’ospitalità.

Dal 17 al 20 Ottobre BTicino partecipa all’edizione 2018 del Saie di Bologna, uno degli appuntamenti fieristici più importanti nel campo delle costruzioni e delle innovazioni tecnologiche connesse. Ed è nella stessa ottica che BTicino è presente alla kermesse con tante novità che interessano la casa connessa, l’automazione dell’edificio e l’IoT. Prima di tutto la linea Living Now, per impianti tradizionali e smart, che ha letteralmente stupito per il design innovativo e il rivoluzionario rapporto tra placca e funzione, e che per la prima volta sarà presentata al pubblico dei professionisti dell’edilizia. Elegante e tecnologicamente avanzata, con pochi e semplici passi consente di trasformare un impianto tradizionale in un impianto smart senza cambiare le normali abitudini di cablaggio. Living Now, disegnata e prodotta da BTicino in Italia, reinterpreta il punto di comando, lasciando più spazio all’interfaccia con l’utilizzatore e amplificando in chiave smart le funzioni dell’installazione tradizionale.
Al Saie sarà presente anche una ricca selezione delle più affermate line civili BTicino con le recenti varianti sottili, Axolute Air e Livinglight Air. L’attualità di BTicino in ambito IoT si chiama Eliot, il suo programma per lo sviluppo di soluzioni connesse e interoperabili, sviluppato per portare benefici per gli utilizzatori, siano essi professionisti o consumatori. Eliot coinvolge numerose famiglie di prodotti, a partire da dispositivi di successo come il termostato connesso Smarther e il videocitofono connesso Classe 300X, o come il Salvavita® connesso. Quest’ultimo, con una semplice interazione con uno smartphone, consente di richiudere a distanza l’interruttore intervenuto in modo intempestivo per un fulmine o un disturbo sulla rete, essere informati ovunque sul funzionamento dell’impianto o comandare l’interruttore differenziale da remoto. Una interessante soluzione di integrazione è rappresentata da Hometouch, videocitofono touch 7” del programma Eliot, in grado di gestire sia le funzioni di automazione domestica MyHome_Up, sia quelle di videocitofonia, in locale e da remoto tramite l'app dedicata. L’esposizione bolognese sarà anche palcoscenico per i sistemi Nuvo, il brand statunitense del gruppo Legrand specializzato nella gestione digitale del suono di alta fedeltà, con innovativi player modulari per guida Din, player da tavolo con diffusori incorporati, soundbar per televisori, diffusori da incasso con qualità professionale. Collegate al programma Eliot sono anche le nuove stazioni di ricarica dei veicoli elettrici Green’Up. Di particolare attualità, in considerazione delle recenti normative edilizie sulla dotazione dei parcheggi privati, le colonnine Green’Up sono ideali per ogni tipo di applicazione, dagli ambienti residenziali ai luoghi pubblici del terziario, e integrano funzioni innovative come la possibilità di controllare e gestire da remoto la ricarica del veicolo attraverso smartphone, tablet o PC, grazie all’applicazione dedicata. BTicino risponde alle richieste di predisposizione di punti di accesso dell’edificio e terminazioni in fibra ottica delle unità abitative, come richiesto dalla Legge 164/2014, con le soluzioni FTTH (Fiber To The Home). L’offerta, coerente con le indicazioni delle Guide CEI, grazie ad alcune soluzioni tecniche, garantisce semplicità e qualità alla terminazione. Nell’ambito della distribuzione dei segnali per terziario e industria, BTicino innova l’offerta BTnet
per il cablaggio strutturato, in rame, con connettori per pannello “quick connect” per connessioni fino a 40 GB/s in cat.8 e relativi complementi, e in fibra ottica.

Il Saie è l’occasione per BTicino di presentare le nuovissime interfacce touch per il mondo degli hotel, nate per ottimizzare e migliorare la gestione della camera da parte degli ospiti. Il design minimalista offre soluzioni di altissima qualità per installazioni di prestigio. Un attento studio delle modalità di utilizzo ha consentito di realizzare funzioni touch intuitive. Pannelli fuori porta, tasche per badge, sonde di temperatura, comandi scenari, sono esteticamente trasversali alle
serie Axolute, Livinglight e Living Now e ordinabili direttamente a catalogo nelle tonalità nero e bianco (altre tonalità e icone particolari sono ordinabili tramite il software di personalizzazione). Sempre nell’ambito del terziario, le soluzioni per il settore sanitario presenti presso lo stand, che spaziano dalle travi testaletto all’innovativo sistema di chiamata, permettono di realizzare impianti di gestione e supervisione con comunicazione visiva e acustica. Infine, per il monitoraggio e la supervisione degli impianti, il sistema EMS (Energy Management System) BTdin, consente di conoscere i consumi all’interno di un edificio per monitorare l’efficienza energetica. Tutti i dispositivi del sistema di supervisione EMS BTdin occupano un solo modulo (il modulo di stato è così compatto da avere un ingombro di soli 9 mm), e consentono quindi di limitare al massimo lo spazio nel quadro. BTicino sarà presente nell’evento speciale la “Piazza delle Eccellenze” come partner di Montanari Costruzioni per “La casa sul parco” di Fidenza e di Cazzaro Costruzioni per “Ca’ delle Alzaie” a Treviso.

BTicino
Hall 25 – Stand n° B/65

CERSAIE 2018, UNA 36° EDIZIONE DA TUTTO ESAURITO

CERSAIE 2018, UNA 36° EDIZIONE DA TUTTO ESAURITO

Bologna è in fermento per l’arrivo di Cersaie, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e l’arredo bagno.

L’edizione 2018 prenderà il via lunedì 24 settembre a partire dalle 11.

Tutto esaurito a Cersaie. Da lunedì 24 fino al 28 settembre prenderà il via alla Fiera di Bologna la manifestazione leader dei settori ceramica e arredo bagno con due padiglioni rinnovati, destinati al mondo bagno, frutto degli investimenti effettuati da per ammodernare il quartiere fieristico. Gli interventi in corso hanno permesso l’ingresso di nuovi stand o l’ampliamento di quelli già inseriti per un totale di 161mila metri, 5mila in più rispetto alla precedente edizione, con 840 espositori di cui 314 stranieri per un totale di 40 nazionalità presenti. Si comincerà lunedì alle 11 con il convegno economico al quale parteciperanno tra gli altri, il presidente di Confindustria ceramica, Giovanni Savorani, il numero uno di Confindustria, Vincenzo Boccia e anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Fari puntati naturalmente sulle aziende italiane, dopo un 2017 positivo per fatturati e ancor di più per propensione all’investimento. Cersaie è un evento che è cresciuto nel corso del tempo, con la capacità di confermare ogni anno un programma culturale di grande rilievo.

 

fonte: tvqui.it

Primo evento italiano sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni: successo a Bologna con DIGITAL&BIM Italia

Primo evento italiano sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni: successo a Bologna con DIGITAL&BIM Italia

Numeri positivi e soddisfazione per la manifestazione. BolognaFiere rilancia con ulteriori tappe, verso Saie 2018.

 

Si è concluso con grande soddisfazione di Organizzatori e protagonisti DIGITAL&BIM Italia, il primo evento nazionale sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni che si è tenuto il 19 e il 20 ottobre nel Quartiere fieristico di Bologna, promosso da BolognaFiere.

Con più di 4mila partecipanti, oltre 100 aziende espositive, una conferenza internazionale articolata in 5 sessioni sempre affollate, 7 arene con più di 40 incontri che hanno visto giovani professionisti partecipare attivamente, 250 relatori, la manifestazione registra un bilancio più che positivo e oltre le aspettative.

Riscontri positivi anche sui social con #digitalbim: 74mila visualizzazioni twitter nella prima giornata e 92mila nella seconda.

L’appuntamento ha ricevuto il patrocinio del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti e il Ministro Graziano Delrio ha trasmesso il proprio saluto citando il nuovo Codice dei Contratti con l’introduzione graduale di metodi di modellazione informativa e digitale nelle opere pubbliche: “Le innovazioni digitali per il settore delle costruzioni riguardano il presente e il prossimo futuro dell’edilizia italiana. Il decreto - ha precisato il Ministro Delrio
- è di prossima emanazione e ci attendiamo da questa nuova frontiera benefici in termini di qualità e sostenibilità nella gestione e nelle procedure che riguardano il patrimonio pubblico”.

Dopo 50 anni di impegno con SAIE, il salone dell’industrializzazione edilizia, BolognaFiere, precorrendo i tempi sulle questioni legate alle tecnologie e all’innovazione digitale, con questa manifestazione offre una risposta alle nuove domande del mercato e allarga il campo d’azione dalle aziende al mondo delle professioni, coinvolgendo imprese, committenze e start-up.

“DIGITAL&BIM Italia rappresenta l’inizio di un percorso che abbiamo voluto avviare - dichiarano Marco Momoli Direttore commerciale Italia di BolognaFiere e Antonella Grossi, Exhibition manager dell’evento - e che intendiamo proseguire con ulteriori tappe anche al di fuori del Quartiere fieristico. L’alta affluenza di operatori e l’entusiasmo delle aziende espositrici ci confermano che la nostra decisione va nella direzione giusta. Negli anni in cui si terrà SAIE, che ora è biennale - proseguono gli organizzatori - DIGITAL&BIM Italia si integrerà all’interno del Salone dell’edilizia, pur mantenendo la sua specificità. In particolare, pensiamo di dare continuità alla Conferenza internazionale, che ha rappresentato un momento esclusivo di confronto sul tema”.

“Esprimiamo massima soddisfazione per il nuovo appuntamento che si è appena concluso, nel quale abbiamo creduto fin dal primo momento in cui ci è stato presentato dagli organizzatori - dichiara Simonetta Verdi, Direttore Marketing di StaData -. Pensiamo che DIGITAL&BIM Italia rappresenti uno spartiacque nel mercato italiano del BIM. Per la prima volta è stato creato un evento che ha saputo avvicinare i progettisti italiani alle nuove tecnologie digitali”.

Per Tommaso Solfrini, Sales Manager & Business Development di Italdron, “La manifestazione ha toccato un tema del futuro, riuscendo a destare un alto grado di interesse e di attenzione da parte del pubblico. Siamo rimasti molto soddisfatti - commenta Solfrini - nel trovare interlocutori preparati e qualificati, oltre a un pubblico in target, fattori che siamo certi porteranno risultati”.

Secondo Nicola Baraldi, Direttore Marketing e Commerciale STR - TeamSystem “Questa prima edizione di DIGITAL&BIM Italia ha riscosso grande successo in termini di partecipazione, sia nella parte espositiva che in quella convegnistica. Particolarmente apprezzato è stato lo spazio dedicato all’esperimento di realtà virtuale condotto con l’Università di Brescia, all’interno del quale abbiamo messo a disposizione dei visitatori la possibilità di apprezzare le potenzialità del BIM esplorando una camera immersiva”.

In linea anche il commento di Adriano Castagnone, Presidente di AssoBIM, neonata associazione creata per rappresentare l’intera filiera tecnologica del BIM. “La nostra associazione e DIGITAL&BIM Italia hanno un elemento comune: sono appena nati! Ed entrambi hanno un destino comune: diventare un riferimento per il BIM. Il grande successo dell’evento di BolognaFiere, per alcuni inatteso, è invece la conferma che il settore vuole informazioni, esperienza e conoscenza per operare”.

Brian Moura, Global Technical Director of Integrated Lifecycle solutions di Bentley Systems guarda alla manifestazione appena terminata anche in relazione alla sua esperienza internazionale. "Partecipo a numerose iniziative sia in Europa che nel resto del mondo e DIGITAL&BIM dimostra che l’Italia sta andando nella giusta direzione per attuare velocemente il processo di digitalizzazione già in atto negli altri paesi. La grande necessità di comprendere i nuovi trend, espressa dai tanti visitatori, ha trovato una risposta concreta nei contenuti e nelle soluzioni esposte in fiera”.

“Per la nostra azienda DIGITAL&BIM Italia è stata un’importante occasione di confronto con tutti gli attori della filiera sullo sviluppo del BIM nel nostro paese - commenta Flavio Andreatta, Amministratore Unico di AllPlan Italia -. Per chi, come noi, opera nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni software Open BIM a supporto della digitalizzazione, un evento come quello appena concluso aiuta nel dialogo con gli operatori, siano essi professionisti o imprese, consentendo di presentare lo stato dell’arte oltre ad una visione sul futuro”.

Grande soddisfazione anche per eFM, che è risultata tra i vincitori del Premio BIM&DIGITAL Award, lanciato nel mese di giugno da BolognaFiere in collaborazione con Building Smart Italia con l’obiettivo di offrire un contributo nel diffondere i progetti e le opere che sfruttano le innovazioni digitali, e in particolare il BIM, per migliorare le performance e rendere più efficace il processo di realizzazione, gestione e manutenzione.

“È sempre un piacere contaminarsi con le idee del settore - dichiarano Efisio Polidoro, Product Manager e Marco Bisin, BIM Manager di eFM - e la grande affluenza all’evento testimonia la maturazione del mercato italiano. Il riconoscimento ricevuto, per la categoria Edilizia di grande dimensione, sull’utilizzo del BIM anche nella fase di gestione, è frutto dell’impegno di un'azienda che ogni giorno lavora sulla digitalizzazione degli spazi per migliorare l'esperienza delle persone. Per noi non è un traguardo ma punto di partenza per la prossima innovazione”.

Secondo le parole di Stefano Della Torre, Presidente di Building Smart Italia e Presidente della giura del premio “Il successo di DIGITAL&BIM Italia è andato al di là delle previsioni: oltre che sulle cifre, baso questa affermazione sulle impressioni che ho raccolto tra gli espositori. Dopo anni di fatica pionieristica, vedo i segnali di un settore finalmente avviato anche a livello nazionale, grazie alla crescita di veri soggetti industriali. Forse nell'ambito della manifestazione le sorprese più belle sono venute dal BIM Award, che ha visto in lizza tante proposte diverse per la tipologia di applicazione e per gli attori impegnati, dando un segnale di ottimismo davvero importante in questo momento”.

Antonio Cianciulli, Direttore Marketing di Acca Software, azienda leader in Italia nella produzione di software tecnico in particolare nel settore dell’edilizia, conferma l’apprezzamento generale e conclude: “Tirare le somme di un evento richiede di solito analisi approfondite dei dati, ma in questo caso non posso fare a meno di rispondere sull’onda dell’entusiasmo che questa manifestazione ha saputo destare in me come in tutti quelli che hanno avuto modo di viverla. DIGITAL&BIM Italia è stata un’esperienza di vita professionale ricca ed intensa, per alcuni aspetti anche concitata per i tanti eventi che ha ospitato. A mio avviso - aggiunge Cianciulli - il valore più grande della manifestazione è nell’aver creato una piazza aperta d’incontro tra aziende, professionisti, Università che hanno voglia di cambiamento, che credono nell’innovazione come volano di sviluppo del settore delle costruzioni da troppo tempo rimasto uguale a se stesso. Non posso dire altro se non: Benvenuto DIGITAL&BIM Italia!”.

DIGITAL & BIM ITALIA 19 - 20 ottobre 2017 BolognaFiere

DIGITAL & BIM ITALIA 19 - 20 ottobre 2017 BolognaFiere

Il primo evento nazionale dedicato all'innovazione e alla trasformazione digitale dell’ambiente costruito, per fare il punto sui nuovi processi e gli strumenti legati al BIM, dal recupero al real estate.
Esposizione, ma non solo. Top speaker e ospiti dall’Europa e dagli USA per la conferenza internazionale. Sette arene tematiche e un’area di sperimentazione per la formazione pratica.

L’industria delle costruzioni è in piena rivoluzione e il suo futuro è strettamente legato alla trasformazione digitale e al Building Information Modeling (BIM).
BolognaFiere, in continuità con il suo impegno portato avanti per oltre 50 anni con SAIE, lancia DIGITAL&BIM Italia, il primo evento nazionale sulla digitalizzazione
dell’ambiente costruito, in programma il 19 e il 20 ottobre nel quartiere fieristico.

Che cosa

Cosa significa innovazione e transizione digitale per il settore dell’edilizia? Come si può ottimizzare il processo coinvolgendo tutta la filiera dalla progettazione fino alla gestione in esercizio dell’opera? Per due giornate le aziende, i progettisti, le imprese, le stazioni appaltanti ed esperti internazionali si confronteranno
sulle best practice e le novità digitali più accattivanti del mercato. Sarà una fiera per vedere e scoprire gli ultimi prodotti e le soluzioni più innovative, ma anche un’occasione di networking con i protagonisti del mondo dell’ingegneria, di chi si occupa di recupero e riqualificazione energetica, fino ai consulenti del mondo
immobiliare.
Si parlerà del binomio digitalizzazione e industrializzazione, di rilievo 3D e realtà virtuale. Spazio ai software, agli strumenti, alle pratiche e ai progetti già tradotti in cantiere.
"Con DIGITAL&BIM Italia - dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere - lanciamo una nuova iniziativa che intende rispondere alla necessità di avere una piattaforma di confronto dedicata alle nuove tecnologie digitali per la progettazione. DIGITAL&BIM Italia vuole essere un contributo - prosegue Calzolari - per colmare
quel gap tecnologico che le nostre imprese e i nostri progettisti mettono fra le priorità strategiche per il futuro del settore. Lo facciamo offrendo un contributo
 scientifico importante e occasioni di confronto con i maggiori esperti internazionali".

Per chi

Un programma ricco di iniziative, articolato nella duplice modalità espositiva e convegnistica, rivolto a professionisti, costruttori, aziende produttrici, start
-up, pubbliche amministrazioni, università, BIM manager, utilities. Due giorni di approfondimento con i massimi esperti dell’argomento, sia in ambito edilizio che
infrastrutturale, per riflettere sugli scenari futuri del settore; ma anche momenti di conoscenza e sperimentazione operativa sui nuovi processi legati alla digitalizzazione.

Perché

Obiettivo della manifestazione è fare il punto su metodi e strumenti che in Europa sono già esempi di successo e che in Italia si stanno affermando, puntando ad aumentare la consapevolezza e la competenza di chi opera con le nuove tecnologie. Guardando a cosa avviene nei paesi più digitalmente avanzati e avendo come riferimento la Digital Construction Week che si terrà in ottobre a Londra, ma anche il BIM Munich in programma a novembre a Monaco e il BIM Forum che si è tenuto la primavera scorsa a San Diego, BolognaFiere con DIGITAL&BIM Italia punta a diventare luogo di confronto e aggiornamento d’eccellenza sul tema della nuova industrializzazione e della rivoluzione digitale nel nostro Paese.
DIGITAL&BIM Italia è un’opportunità per principianti, protagonisti ed esperti, per conoscere come si implementa la digitalizzazione nelle prassi operative, per approfondire e confrontarsi sui nuovi protocolli e metodi legati alla nuova legislazione italiana; per apprendere le novità sulla modellazione sismica, energetica o
impiantistica ed esplorare le nuove strade del futuro delle costruzioni, imparando a fare rete e a risparmiare costi e tempi.
In agenda ci sono anche momenti di studio con top speaker e ospiti internazionali. In parallelo sono previste arene tematiche, con workshop formativi e la resentazione di casi studio delle realtà che stanno operando in Italia o all’estero con strumenti e sistemi fortemente digitalizzati. Nell’area espositiva le aziende presenteranno
nuovi strumenti per le procedure digitalizzate e il cantiere, come software di progettazione, stampanti 3D, droni, supporti per la realtà virtuale, digital manufacturing, tecnologie IoT. Innovazioni che sono il fulcro dell’area dedicata alla sperimentazione, uno spazio aperto al pubblico per provare concretamente i
nuovi strumenti proposti: la fotografia digitale come strumento di progettazione e documentazione, il rilievo digitale aereo e quello con i laser scanner, come si costruisce un modello innovativo a partire dai rilievi digitali di vario formato, stampanti in 3D e digitale per le costruzioni. Sono previsti crediti per gli architetti, gli ingegneri e i geometri.

Il valore aggiunto di DIGITAL&BIM Italia

Lo scenario di mercato

Il BIM non è solo una moda, “tutta la filiera delle costruzioni è ormai consapevole che questo è il futuro e che dovrà essere colmato il gap. Il mercato è pronto
 - spiega Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme - bisogna investire per innovare il processo e facilitare l’integrazione. In Italia 15mila architetti utilizzano o stanno iniziando a utilizzare in varie forme il BIM; secondo l’indagine Cresme che verrà presentata a DIGITAL&BIM Italia il prossimo 19 ottobre, per gli architetti il BIM è al secondo posto nello scenario di medio e breve termine per lo sviluppo della professione, dopo le tecniche per la riduzione del rischio sismico e idrogeologico. Anche per gli ingegneri italiani la digitalizzazione è tra le prime cinque priorità. Le grandi stazioni appaltanti pubbliche private italiane stanno iniziando ad optare per il BIM nei loro bandi; l’industria ha già imboccato la strada del BIM iniziando a convertire i propri prodotti in nuove librerie; mentre l’impresa di costruzioni è forse il soggetto più in ritardo rispetto allo scenario evolutivo. Certo, in generale, il percorso non sarà né facile né breve, ma che il BIM sia una delle strade certe dello sviluppo delle costruzioni non ci sono dubbi. Il problema non è se accadrà, ma in quanto tempo accadrà”.
Per il Cresme, i numeri confermano che il cambiamento è iniziato e che il futuro di un’ampia parte delle costruzioni sarà simile a quello già tracciato dal mondo dell’automotive o dell’industria aeronautica, dove l’ottimizzazione del processo, la progettazione integrata, la modellazione informatica, la lean production e il
ricorso a filiere collaborative hanno rivoluzionato i processi produttivi e il mercato.

Visita Cersaie 2017 e conferenza con Elisa Valero Ramos e Francis Kéré

Visita Cersaie 2017 e conferenza con Elisa Valero Ramos e Francis Kéré

Segnaliamo la conferenza che si terrà il 28 settembre 2017 presso Cersaie “Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno” di Bologna (Galleria dell’Architettura – gall. 21/22), che vedrà coinvolti come relatori: Elisa Valero Ramos e Francis Kéré.

PROGRAMMA
07:30 | ritrovo e partenza da Piacenza per Bologna con pullman GT
08:15 | salita a Parma
08:30 | salita a Reggio Emilia
10:00 | arrivo ed ingresso alla fiera
10:30 | incontro con Elisa Valero Ramos
13:00 | pausa pranzo libera
14:00 | tempo libero per la visita alla Fiera
16:00 | incontro con Francis Kéré
18:15 | partenza per il rientro con pullman GT

Per maggiori dettagli: goo.gl/xaGmoc

ISCRIZIONI
Partecipazione gratuita.
Vista la limitata disponibilità di posti è necessario confermare, fino a esaurimento posti, la propria presenza effettuando la prenotazione sul sito: goo.gl/Cp3nZc
Per l’ingresso gratuito al CERSAIE Bologna per 1 giornata va effettuata la registrazione gratuita alle conferenze sul sito Cersaie e la stampa del biglietto in maniera autonoma obbligatoria da portare con sé per poter accedere alla manifestazione (verranno fornite le modalità via email).

CREDITI FORMATIVI
2 CFP per Architetti per la partecipazione alla Conferenza di Elisa Valero Ramos.
1 CFP per Architetti per la partecipazione alla visita di Cersaie 2017.
2 CFP per Architetti per la partecipazione alla Conferenza di Francis Kéré.

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Cersaie 2017 CALENDARIO EVENTI Costruire, abitare, pensare

Cersaie 2017 CALENDARIO EVENTI Costruire, abitare, pensare

   

Lunedì 25 Settembre 2017
Taglio del nastro
Convegno economico - "Sostenibilità e competitività della manifattura europea nel contesto internazionale"
DDN - "Prodotti e tecnologie per il wellness: gli utenti influenzano l'innovazione e guidano l'evoluzione dal professionale verso il consumer"
Guida alla visita di Cersaie
Grandi lastre: progettazione, posa e manutenzione
Inaugurazione mostra Milleluci
MARIE CLAIRE MAISON - "Superfici Bespoke" - Tra nuove tendenze ed eleganza sartoriale
Conferenza Stampa Internazionale

Martedì 26 Settembre 2017
Sebastian Irarrázaval
Seminario sulle polizze assicurative riservate ai posatori e alle rivendite associate ad ASSOPOSA
INTERNI - Collisioni Creative - dove nasce l'ispirazione?
European Bathroom Forum
Guida alla visita di Cersaie
Grandi lastre: progettazione, posa e manutenzione
ADI Ceramics & Bathroom Design Award 2017
DOMUS - Le parole della ceramica
Sean Godsell

Mercoledì 27 Settembre 2017
Lectio Magistralis
NTCA meeting
THE PLAN - "I materiali dell'Architettura"
Guida alla visita di Cersaie
Grandi lastre: progettazione, posa e manutenzione
Tendenze bagno 2017: Panoramica delle ristrutturazioni in Italia e all'estero
IL BAGNO OGGI E DOMANI - "L'economia del nuovo benessere"
Centro Cultura Ceramica Italiana
Inaugurazione mostra Milleluci - Galleria Cavour

Giovedì 28 Settembre 2017
Elisa Valero Ramos
Open day - Tecnici di Cantiere e di sala mostra
AD - Ceramica e alta decorazione
Guida alla visita di Cersaie
Grandi lastre: progettazione, posa e manutenzione
ABITARE - "La rivoluzione del BIM. Progettare e costruire nell'era digitale"
Diébédo Francis Kéré

Venerdì 29 Settembre 2017
Fabio Novembre - Lezione alla rovescia
Grandi lastre: progettazione, posa e manutenzione
CHIESA OGGI - La ceramica italiana: bellezza e sostenibilità progettuale
Guida alla visita di Cersaie

 

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A Cersaie 2017 Progress Profiles presenta innovative soluzioni per ottimizzare i vantaggi della doccia a filo pavimento

A Cersaie 2017 Progress Profiles presenta innovative soluzioni per ottimizzare i vantaggi della doccia a filo pavimento

Funzionalità e design per garantire il massimo comfort. In occasione di Cersaie 2017, Progress Profiles, azienda veneta leader nel settore dei profili tecnici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa, propone soluzioni innovative in grado di coniugare funzionalità e design, per rendere il bagno e la doccia un luogo elegante di assoluto benessere e relax.

La doccia con piatto a filo pavimento è una scelta pratica, elegante e molto alla moda per un bagno moderno; ma per evitare brutti imprevisti e disagi è importante affidarsi ai sistemi più innovativi e a finiture di primissima qualità. Come la membrana PROFOIL che garantisce un’impermeabilizzazione perfetta e un’elevata adesione al supporto, ideale per i pavimenti ma anche per i rivestimenti. Per ottenere, invece, la pendenza perfetta del piatto doccia, evitando dislivelli, Progress Profiles ha ideato il pannello pendenziato PROSHOWER PANEL, che applicato prima delle piastrelle, garantisce la perfetta inclinazione, abbreviando notevolmente i tempi di posa dei rivestimenti. Per rifinire il perimetro del piano doccia e, allo stesso tempo, sostenere il vetro protettivo è disponibile una serie di profili della linea PROSHOWER PROFILE, che raccorda piastrelle posate in piano a piastrelle posate in pendenza. Infine per un perfetto deflusso delle acque verso lo scarico, c’è PROSHOWER DRAIN, una canalina modulare disponibile in sei diverse lunghezze e in sei griglie di finitura in acciaio inox, che dona un tocco di moderno design, evitando ristagni maleodoranti.

Ma anche l’occhio vuole la sua parte e per un bagno minimalista cosa c’è di meglio di eliminare la presenza di ingombranti termosifoni? Con PRODESO HEAT SYSTEM, sistema di riscaldamento elettrico a pavimento e a rivestimento, si dona calore in pochi minuti alla stanza da bagno senza nessuno spreco di energia e ingombro inutile oltre ad assicurare un importante sfogo del vapore, grazie alla speciale membrana desolidarizzante e impermeabilizzante in polipropilene.

Infine, per dare un tocco di eleganza e donare luminosità alla stanza da bagno, Progress Profiles ha ideato una nuova gamma di finitura STONE LINE - disponibile in quattro diverse linee di listelli e in numerose misure -  che crea un accattivante effetto materico, adattandosi alle più recenti tendenze di arredamento. La linea prevede diverse tonalità, dal bianco al color sabbia, ma anche grigio, nero e bronzo.

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione”, organizzato da ENEA e Unindustria a Bologna, primo bilancio del road show nazionale dell’Agenzia sull'innovazione tecnologica per la competitività. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende e più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione, una banca dati online con oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi sviluppati dall’ENEA per le imprese e le associazioni di categoria.

Il focus dell’evento a Bologna è sui materiali ceramici tecnici realizzati nel Laboratorio di Ricerche ENEA di Faenza. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche meccaniche, termiche e chimiche, questi materiali costituiscono un mercato in continua ascesa in molti settori, come l’energia, i trasporti, la chimica e l’aerospazio ma anche l’edilizia, l’agroindustria e il biomedicale. Presentate anche le tecnologie di sviluppo e gli impianti dimostrativi dei Laboratori di Faenza per la fabbricazione di componenti e rivestimenti con questi materiali innovativi. Ma non solo. Al centro della tappa bolognese anche casi studio in collaborazione con le aziende per lo sviluppo di componenti ceramici per sistemi frenanti e per pompe di raffreddamento di autoveicoli e di compositi rinforzati con fibre ceramiche e di basalto rispettivamente per applicazioni in ambito aerospaziale e automotive. “Grazie all’esperienza del road show – spiega Marco Casagni, Vice Responsabile della Direzione Committenza (coordinamento attività verso gli operatori privati e relative associazioni di categoria) – ci stiamo confrontando in modo più diretto con la realtà produttiva italiana, costituita soprattutto da piccole e medie imprese, alle quali offriamo il nostro know-how di ricerca applicata e di innovazione per rendere il nostro Paese più competitivo e al passo con i tempi”.

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Innovazione: a Bologna decima tappa del road show ENEA, focus sui materiali ceramici

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione” oggi a Bologna (sede di Unindustria, via San Domenico 4, ore 17-19), primo bilancio del road show nazionale ENEA – Confindustria sull’innovazione tecnologica. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende, più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione.

Con l’evento “Le Giornate dell’Innovazione”, organizzato da ENEA e Unindustria oggi a Bologna, primo bilancio del road show nazionale dell’Agenzia sull'innovazione tecnologica per la competitività. Dieci le città italiane coinvolte, oltre trenta le potenziali collaborazioni avviate con le aziende e più di 7mila accessi online per l’Atlante dell’innovazione, una banca dati online con oltre 500 tecnologie innovative, prodotti e servizi sviluppati dall’ENEA per le imprese e le associazioni di categoria.

Il focus dell’evento odierno a Bologna (sede di Unindustria, via San Domenico 4, ore 17-19) sarà sui materiali ceramici tecnici realizzati nel Laboratorio di Ricerche ENEA di Faenza. Grazie alle loro straordinarie caratteristiche meccaniche, termiche e chimiche, questi materiali costituiscono un mercato in continua ascesa in molti settori, come l’energia, i trasporti, la chimica e l’aerospazio ma anche l’edilizia, l’agroindustria e il biomedicale. Presentate anche le tecnologie di sviluppo e gli impianti dimostrativi dei Laboratori di Faenza per la fabbricazione di componenti e rivestimenti con questi materiali innovativi. Ma non solo. Al centro della tappa bolognese anche casi studio in collaborazione con le aziende per lo sviluppo di componenti ceramici per sistemi frenanti e per pompe di raffreddamento di autoveicoli e di compositi rinforzati con fibre ceramiche e di basalto rispettivamente per applicazioni in ambito aerospaziale e automotive. “Grazie all’esperienza del road show – spiega Marco Casagni, Vice Responsabile della Direzione Committenza (coordinamento attività verso gli operatori privati e relative associazioni di categoria) – ci stiamo confrontando in modo più diretto con la realtà produttiva italiana, costituita soprattutto da piccole e medie imprese, alle quali offriamo il nostro know-how di ricerca applicata e di innovazione per rendere il nostro Paese più competitivo e al passo con i tempi”.

Il primo successo di ‘prima’

Il primo successo di ‘prima’

ADI ha organizzato nell’ambito delle attività culturali di Cersaie ‘Costruire Abitare Pensare’, per il secondo anno, ADI Ceramics Design Award, che premia e valorizza i prodotti più innovativi del comparto italiano delle ceramiche e dell’arredo bagno.

Dopo un’attenta selezione da parte della commissione, formata da Silvia Stanzani (designer),Oscar G. Colli (cofondatore della rivista ‘Il Bagno  e ’) e Carlo Branzaglia(presidente di ADI Emilia Romagna) sono state in tutto sette le aziende che si sono distinte per innovazione, avanguardia progettuale e bellezza estetica dei propri prodotti.

Tra queste, duka, che ha ottenuto con prima S 2000 il premio nella categoria arredo bagno.

Dopo un primo successo in termini di feedback positivi da parte del pubblico entusiasta, dunque, per duka è arrivato il grande riconoscimento ufficiale per la cabina doccia prima S 2000, e per di più a soli due giorni dalla sua presentazione, avvenuta proprio in seno alla kermesse bolognese.

La commissione, nello specifico, ha deciso di assegnare a duka il premio dichiarando: ‘prima S 2000 è tecnica ed estetica, applicate a una serie di cabine doccia rivolte ad un segmento di mercato più sensibile al prezzo’.

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Atlas Concorde Concept Cersaie 2015

Atlas Concorde Concept Cersaie 2015

Pav. 18 / Hall B22-C21

Al Cersaie 2015 Atlas Concorde presenterà Exquisite Club, un'area concept che esplora gli spazi commerciali contemporanei dedicati alla ristorazione, ambienti che creano un ricercato connubio  tra gourmet e design.

Video concept preview 
 
Food e design si incontrano nell'area concept Atlas Concorde Exquisite Club.
 
Il settore dell’intrattenimento e della ristorazione ha avuto negli ultimi anni una forte evoluzione, definendo luoghi dalle nuove identità che riflettono le tendenze in divenire delle metropoli.  Innovativi ambienti dedicati al food che uniscono design esclusivo e nuove esperienze - quali lounge e music bar, art e design cafè, ristoranti lunch – si differenziano per una personalità intensa e distintiva, rispecchiando le esigenze di consumatori in cerca di proposte gourmet specializzate in ambienti glamour.
 
Alla progettazione di questi spazi è dedicato Exquisite Club, il concept space che si potrà osservare nello stand a Cersaie 2015: una Court principale accoglierà i visitatori conducendoli verso l'ingresso di tre locali di diversa ispirazione e destinazione: 
Organic hall, per un brunch all'insegna del design naturale;
Executive hall, per colazioni di lavoro in spazi d'impronta attuale;
Premium hall, per una cena sperimentale o un drink serale in un ambiente urbano ed elegante.
 
Le nuove collezioni Atlas Concorde per pavimenti e rivestimenti di tendenza.
 
Court
Nella Court principale nel cuore dello spazio espositivo, sarà utilizzata a pavimento Dwell in versione lappata, una sorprendente superficie in gres porcellanato ispirata alla resina spatolata lucida, dalla mano morbida e piacevole al tatto.
 
Organic hall | Brunch time|
Protagonista dell'Organic hall sarà la nuova collezione effetto legno: ETIC PRO by Atlas Concorde, gres porcellanato estremamente elegante che interpreta la personalità incisiva di originali e prestigiose essenze legno, ideale per progetti in stile moderno e deciso. La collezione risalta nell'accostamento con le scenografiche pareti di 3D WALL DESIGN, un progetto di superfici tridimensionali che uniscono uno straordinario impatto decorativo ai vantaggi del miglior rivestimento in pasta bianca. Organic hall comunica con uno spazio outdoor che metterà in evidenza le potenzialità progettuali del gres porcellanato in 2 cm di spessore per le pavimentazioni esterne che uniscono le peculiarità dei legni d’ispirazione a una superficie ingeliva, antiscivolo, resistente agli agenti atmosferici, all’usura e al calpestio. 
 
Executive hall | Lunch time|
Nell'area Executive hall pensata per un pranzo di lavoro sofisticato, emergerà la forza evocativa dell’effetto pietra di BRAVE, una collezione di superfici in gres porcellanato e rivestimenti coordinati che interpretano in ogni dettaglio la bellezza di rare pietre naturali. Il progetto dialoga con uno spazio esterno realizzato con il gres porcellanato effetto pietra in 2 cm di spessore, che conferisce forza e personalità alla progettazione dei pavimenti per esterni.
 
Premium hall | Dinner time|
Per assaporare una cena esclusiva o per un drink serale si passa alla Premium hall, uno spazio dinner che verrà realizzato con DWELL, una collezione in cui gres porcellanato e rivestimenti in pasta bianca danno vita a una ricercata proposta di superfici ispirate al mondo del cemento spatolato e delle resine sintetiche. Ideale per pavimenti e rivestimenti in ambienti attuali e originali, la collezione presenta superfici ricche di spatolature, disomogeneità cromatiche e irregolarità tipiche della stesura manuale della materia di riferimento. 

Il progetto dello spazio espositivo è firmato dallo studio MPA Mattia Parmiggiani Architects ed è realizzato in collaborazione con alcuni importanti brand del settore architettura e design – Vistosi, Luceplan, Astro Lighting, Bongio – coinvolti nella fornitura dei complementi d'arredo.

GROHE alla prima edizione della Bologna Design Week e in mostra con le novità 2015 a Cersaie

GROHE alla prima edizione della Bologna Design Week e in mostra con le novità 2015 a Cersaie

GROHE, leader mondiale nel settore della rubinetteria idrosanitaria, sarà a Bologna in occasione del Cersaie, dal 28 al 2 ottobre 2015, presso lo showroom Vergari in via dell’Industria 35 e nel cuore della città alla prima edizione dellaBologna Design Week dal 30 settembre al 3 ottobre 2015 in Piazza della Mercanzia - Temporay Store n. 3/A.

GROHE porterà in entrambe le occasioni tutta la qualità, la tecnologia, il design e la sostenibilità che la contraddistinguono.In evidenza presso lo Showroom Vergari Essence New di GROHE, la nuova linea di miscelatori dal design essenziale, puro e sofisticato. La gamma comprende quattro miscelatori da lavabo in diverse taglie di altezza, dalla S alla XL per garantire il miglior abbinamento possibile con il lavabo scelto. Il nuovo Essence è, inoltre, dotato delle tecnologie GROHE EcoJoy®, che consente un risparmio idrico senza alcun compromesso per il comfort e SilkMove® ES - “Energy Saving” -  che incorpora una cartuccia “cold start” per la limitazione dell’uso dell’acqua miscelata in occasione di ogni apertura del miscelatore. 

L’azienda sarà presente anche alla prima edizione della Bologna Design Week all’interno di un’installazione realizzata per l’evento dove sarà possibile ammirare i miscelatori a firma GROHE. Sotto i riflettori il nuovissimo Essence nella taglia M, il moderno efunzionale Eurodisc Joy nella taglia M, la qualità e l’eleganza senza tempo di Grandera di GROHE SPA®  nella taglia M e nella tonalità cromo-oro e l’inconfondibile design dalle forme pulite e squadrate di Allure Brillant di GROHE SPA®  nella taglia L.

Supergres : Biglietto omaggio - Cersaie 2015

Supergres : Biglietto omaggio - Cersaie 2015

Kale Italia - Anteprima Cersaie 2015

Kale Italia - Anteprima Cersaie 2015

Nuove prospettive di mercato.
Kale Italia, che dal 2014 gestisce le commesse per l’Europa, le Americhe e il Far East per il gruppo Kalebodur, continua a scommettere sulla ottimizzazione dei mercati di riferimento. Dopo aver puntato sul Far East all’ultimo Cersaie e sul mercato Nordamericano con il successo dei prodotti al Coverings 2015, Kale Italia si concentra ora sul mercato europeo, senza trascurare quello italiano. “Nel 2015 le attività di Kale Italia si sono dimostrate in linea con gli obiettivi aziendali prefissati” spiega Alessandro Luzio, Direttore Commerciale Kale Italia. “I recenti appuntamenti fieristici, Cersaie 2014 e Coverings 2015, sono stati molto proficui dal punto di vista commerciale e i prodotti made in Italy hanno suscitato grande interesse nei pubblici di riferimento. Attualmente torna ad essere prioritario per noi investire sul mercato europeo e su quello domestico attraverso proposte specifiche in grado interpretarne gusti, tendenze ed esigenze. Questa scelta si riflette nelle nuove collezioni Edilgres, Edilcuoghi e Campani che saranno presentate al Cersaie 2015.
 
News Cersaie 2015: Edilgres, Edilcuoghi e Campani.
Alla prossima edizione della kermesse bolognese dedicata alla ceramica per l’architettura e all’arredobagno, che si terrà dal 28 settembre fino al 2 ottobre 2015, Kale Italia presenta soluzioni in grado di rispondere alle esigenze del mercato europeo.
Edilgres prosegue il percorso già tracciato ampliando Stonelab, la linea che riproduce una curata selezione delle migliori pietre naturali. Una delle nuove collezioni è Stone Gallery che offre una contemporanea interpretazione dell’effetto pietra con una ricca gamma di formati e finiture, in linea con le ultime evoluzioni stilistiche. Dopo il recente successo all'appuntamento americano Coverings 2015, vengono presentate al pubblico europeo le nuove lastre in 100x300, a spessore 5,5 mm, per le collezioni Bernini e Statuario di Edilgres Marblelab, ideali per progettare in libertà spazi di ogni dimensione.
Edilcuoghi arricchisce il catalogo prodotti indirizzato al mondo della “casa” attraverso il rilancio del rivestimento, con due nuove linee pensate per progetti abitativi caratterizzati da pavimenti  e rivestimenti coordinati.
Campani invece va a completare la ricca offerta di superfici in gres porcellanato che interpretano il cemento con estrema attualità grazie a una grafica intensa, morbida e variegata. 
 
Una gamma prodotti dedicata al mondo del progetto.
Numerose le case history a livello internazionale in cui sono coinvolti i prodotti Kale Italia. L’azienda si è recentemente aggiudicata il progetto del nuovo Terminal 4 presso il Changi Airport Singapore. Per la realizzazione della location, che inaugurerà a metà 2016, sono state selezionate la Pietra di Chatillonnais per 8000 metri quadri e le lastre sottili in 3,5 mm di spessore per 600 metri quadri.
Sempre a Singapore, sono state coinvolte le moderne lastre in 3 mm 100x300 di Kalesinterflex nel progetto Mapletree Business City, una business hub multifunzionale e d’avanguardia.
Edilgres Stonelab è stato invece selezionato nel prestigioso progetto hotellerie Forte Village Resort, una destinazione di lusso realizzata nei pressi di Santa Margherita di Pula in Sardegna. Altro sito destinato a un’accoglienza di alto livello è Star Hotel Rosa Grand, un hotel 4 stelle affacciato su Piazza Fontana a Milano, per il quale sono state utilizzate le due serie di Edilcuoghi Dolcevita e Tone.