Involucro del futuro: per risparmiare partiamo dalle nostre case

Involucro del futuro: per risparmiare partiamo dalle nostre case

Sap Sistemi, azienda da sempre attenta alle esigenze del mercato in termini di risparmio energetico e di comfort abitativo, ha voluto proporre in questo testo e in progetti futuri, soluzioni per le chiusure edili del futuro.
Gli edifici dovranno essere sempre più autonomi e in grado di fornire ai loro abitanti il sostentamento nutritivo ed energetico. Impianti di raccolta e depurazione dell'acqua saranno posti in copertura per garantire il fabbisogno idrico dei nuovi sistemi di produzione agricola urbana, le urban farm, vere e proprie coltivazioni agricole all'interno degli edifici.
Ma non solo, l'integrazione impiantistica e tecnologica renderà le nostre case delle macchine “vive”, in grado di autoregolarsi per garantire il benessere degli abitanti e tutto funzionerà esclusivamente grazie all'energia da fonti rinnovabili. Le unità abitative potranno essere riconfogirate, grazie a sistemi robotici, in modo flessibile e personalizzato in modo da ottimizzare l'offerta abitativa in funzione alla domanda.
La robotizzazione permetterà inoltre una manutenzione dei sistemi di facciata, l'edificio potrà interagire con l'ambiente esterno, purificando l'aria o accumulando energia.
Facciate parametriche, facciate fotovoltaiche, rivestimenti fotocatalitici, trattamenti per sistemi autopulenti, questi alcune delle proposte Sap per l'involucro edilizio moderno.
Inoltre sono sempre più numerosi i materiali o i componenti edilizi in grado di supportare celle solari e quindi capaci di generare energia sfruttando la radiazione del sole. Non fa eccezione il vetro, con l'integrazione di moduli fotovoltaici all'interno di vetri stratificati o mediante l'applicazione di film trasparenti in grado di generare energia pur consentendo il passaggio della luce. Tra le altre proposte della ricerca si possono poi citare i dispositivi di ventilazione automatica integrati agli infissi che, grazie alla presenza di scambiatori di calore, permettono un adeguato ricambio d'aria senza eccessive dispersioni o ancora l'accoppiamento del vetro con materiali PMC (Phase Change Materials) in grado di accumulare calore nelle ore di soleggiamento e di rilasciarlo durante le ore notturne cambiando fase, da solido a liquido.
Ma l'innovazione passa soprattutto attraverso i meccanismi di gestione e di controllo degli involucri. Gruppi di sensori e centraline computerizzate sono in grado di regolare l'orientamento, l'apertura o la posizione degli elementi di facciata per massimizzarne l'efficienza energetica dell'edificio.
Ancora più innovativi sono i due sistemi di “facciata reattiva”. Il primo è formato da elementi modulari di involucro in grado di ridurre gli inquinamenti dell'aria tramite reazioni fotocalitiche. Il secondo è un sistema di facciata con microalghe che, grazie alla fotosintesi, si moltiplicano generando ossigeno e producendo biomassa che può essere a sua volta convertita in energia.
Serramenti    speciali, sistemi    domotici    avanzati,    frangisole integrati in facciate, queste solo alcune delle proposte Sap per l'involucro edilizio contemporaneo. Già oggi molte di queste soluzioni sono disponibili.

Urmet presenta IPercom: installare sistemi videocitofonici IP non è mai stato così facile

Urmet presenta IPercom: installare sistemi videocitofonici IP non è mai stato così facile

In un contesto di mercato, come quello attuale, in continua evoluzione, la rapida diffusione di tecnologie IP, di internet e connessioni wi-fi, ha aperto nuove frontiere anche nel mondo della videocitofonia. L’introduzione di soluzioni e funzionalità avanzate, legate in particolar modo all’uso di dispositivi mobile, permette, infatti, di rispondere in modo puntuale alla crescente richiesta, da parte di un nuovo profilo di utenza, di poter gestire, anche da remoto, l’integrazione dei vari impianti della propria abitazione. Un nuovo modo di intendere le soluzioni abitative, che rispecchia anche i moderni lifestyle e trend del momento.
“In tale scenario, risulta evidente come sia di cruciale importanza, per gli operatori del settore, essere costantemente aggiornati e, nell’ambito della videocitofonia, ciò si manifesta nell’utilizzo sempre più diffuso di sistemi IP di ultima generazione.” commenta Daniele Micheletti, Product Manager di Urmet che aggiunge “Ad oggi sono ancora numerosi gli Installatori che per mancanza di know-how non ne sfruttano appieno le potenzialità, perdendo importanti opportunità di mercato. E’ proprio allo scopo di colmare questo gap e semplificare il loro lavoro che Urmet propone IPercom, un nuovo sistema videocitofonico integrato IP, ideale per ville o edifici multiutenza, che completa l’offerta dell’azienda costituita da 2Voice, IPervoice e CallMe.”
Il punto di forza di IPercom, rispetto agli altri apparati presenti sul mercato, risiede proprio nella sua estrema facilità di installazione, che non necessita di alcuna competenza specifica in quanto può essere agevolmente inserito all’interno di reti IP esistenti, non richiedendo alcuna configurazione IP o di rete.  
Semplicità, flessibilità e sicurezza, sono i tre pilastri su cui si basa il concept di IPercom. In tal senso, l’innovativo impianto citofonico si caratterizza per una rapidità di programmazione che può essere eseguita direttamente dal dispositivo, tramite l’IPercom Configurator presente sui Monitor Max di Urmet e disponibile sia per Android che per Windows, oppure in laboratorio e poi esportata su Max attraverso una microSD card.
Estremamente affidabile, IPercom è, infatti, perfettamente compatibile con la gamma di posti interni ed esterni di Ipervoice. Nello specifico, l’Home Monitor Max, dal design minimal ed elegante, con uno schermo a 7” completamente Touch Screen, rappresenta l’interfaccia ideale che da senso all’intero sistema. Grazie al suo menù ad icone, comodo ed intuitivo, permette di gestire tutte le funzionalità, quali ad esempio il controllo accessi, la videosorveglianza e l’antintrusione, in modo integrato con un tocco direttamente dal display.
Una soluzione flessibile, dunque, che permette di superare i limiti della videocitofonia tradizionale, dando vita ad un vero e proprio impianto di domotica domestica, che rimanda ai più evoluti concetti di abitazione intelligente, in grado di agevolare la vita di tutti i giorni. Con IPercom aumentano le prestazioni: possono essere collegati fino a 1000 dispositivi IP, la comunicazione audio/video, fuori e dentro casa, è sempre efficiente e perfomante in virtù della possibilità di interagire con gli altri utenti del complesso e con la portineria che diventa, così, un vero e proprio centro di controllo. Inoltre, il nuovo IPercom, permette di usufruire di funzionalità avanzate come il rinvio di chiamata su Smartphone e Tablet, pur in assenza di un server, a garanzia della massima soddisfazione degli utenti che possono rispondere al videocitofono, da lavoro come da casa.
Infine, la massima sicurezza dell’intero sistema videocitofonico è garantita da un doppio livello di protezione che permette di configurare profili differenziati (amministratore/installatore) in modo da limitare l’accesso a quest’ultimo, una volta terminati i lavori.
Daniele Micheletti, Product Manager di Urmet, commenta: “IPercom rappresenta per il settore una soluzione per realizzare impianti IP in grado di coniugare innovazione e design. Siamo sicuri che la nostra sensibilità verso le esigenze degli operatori, porterà ad una crescita dell’intero comparto nell’utilizzo delle tecnologie IP, con un conseguente e generale incremento del business e della profittabilità.”

Qualità e protezione del prodotto con i portoni industriali a libro

Qualità e protezione del prodotto con i portoni industriali a libro

Il portone industriale a libro per una massima protezione del prodotto
Spesso le soluzioni più semplici sono le migliori. Così è anche nel mondo industriale dove praticità, spazi ampi e adattabilità sono le principali caratteristiche che si richiedono. Se ad esse si unisce alta tecnologia e una vasta gamma di accessori, i prodotti made in Italy di Breda sono la risposta. Portoni Industriali a Libro. Il tuo miglore alleato per il tuo business
Nascono proprio a questo scopo i portoni industriali a libro Book Line, ideali per aperture di grandi dimensioni, in grado di inserirsi bene in ogni ambiente e con una sorprendente facilità d’installazione. Di nuova generazione, combinano versatilità d’applicazione, innovazione tecnologica e gusto estetico.
Oggi vi raccontiamo come il nostro cliente tedesco Milag Lackieranlagen, azienda specializzata nella produzione e installazione di cabine di verniciatura in Germania, Svizzera e Austria, ha soddisfatto le esigenze dei suoi acquirenti di massima protezione del prodotto finale, scegliendo i portoni industriali a libro Adone della linea Book Line di Breda.


 
Portoni industriali a libro, adattabili alle diverse esigenze
La particolarità del modello Adone è l’apertura laterale, che gli consente di ripiegarsi su se stesso, creando un ingombro di spazi minimo. Ma la sua adattabilità alle esigenze della clientela non finisce qui.
Nel caso di Milag Lackieranlagen, che produce diversi tipi di prodotto che spaziano dalle più semplici cabine di verniciatura per carrozzerie fino ai tunnel di verniciatura per componenti di motori e trattori agricoli, la principale richiesta era quella di poter sigillare maggiormente la parte superiore del portone industriale a libro per evitare l’ingresso di possibili flussi d’aria in grado di influire sulla qualità e le caratteristiche della verniciatura finale.
Sulla base delle richieste dell’azienda tedesca, Breda si è messa subito all’opera e ha studiato una soluzione apposita. Nel caso delle cabine destinate alla verniciatura dei motori, ha sviluppato un telaio con traverso interrotto nella parte in alto e uno spacco superiore per permettere l’uscita del carrello con il motore appeso.
 
Portoni industriali a libro, ideali per grandi aperture
La particolare struttura a libro di Adone lo rende perfetto in contesti di cantiere: è un portone industriale che è possibile ribaltare a 180° con un impacchettamento dalle due alle quattro ante.  Inoltre, essendo dotato di telaio senza guida a terra, ha il grande vantaggio di richiedere tempi di installazione estremamente ridotti.
Funzionalità e la possibilità di sfruttare al massimo lo spazio si uniscono in un prodotto dal design semplice e lineare dalla massima pulizia estetica.
 
Colori e finiture personalizzabili per portoni industriali
I portoni industriali Adone di Breda, inoltre, sono disponibili in un’ampia varietà di colori e finiture che si adattano al contesto di riferimento in cui si inseriscono. Per un ambiente contemporaneo, la scelta può cadere sul liscio che comprende le tinte bianco grigio, bianco alluminio, marrone o grigio antracite ma anche osare con colori più accesi come il rosso fuoco, il verde muschio o il blu genziana oppure sugli stucchi con bianco ottico, bianco tenue, marrone, verde muschio o alluminio brillante.
Se si preferisce un contesto più ricercato e dalla forte personalità è possibile optare per il corten e le finiture micacee nei colori grigio argento, grigio metallico, grigio graphite, nero fumo, verde pino, rosso antico, rosso terra bruciata.
Una scelta più tradizionale ma dalla massima eleganza, infine, arriva dal Simil Legno in quercia dorata o noce.
 
Adone, il portone industriale che lascia spazio all’immaginazione
Nei due casi delle cabine di verniciatura di automobili di Milag Lackieranlagen la scelta di colore è caduta sulla finitura liscia bianca, contraltare perfetto di un muro dai graffiti supercolorati ma non solo: il bianco è anche lo sfondo perfetto per vivere a pieno l’emozione di un nuovo bolide fiammante tutto tirato a lucido, che esce dai portoni Adone di Breda.

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Portoni sezionali, rinfreschiamoci la memoria. Parte prima

Portoni sezionali, rinfreschiamoci la memoria. Parte prima

Molto spesso, la forza dell’abitudine ci porta a dare per scontate alcune informazioni.

E a volte accade pure qui, nel nostro blog, dove ci sono tantissimi fedeli follower, ma anche nuovi utenti: a loro e a tutte le persone che amano acquistare con cognizione di causa, dedichiamo il post di oggi. Per rispondere alla domanda più frequente che ci viene posta, alla quale – modestamente – nessuno meglio di noi può rispondere: meglio un portone sezionale o un basculante?

Partiamo con i sezionali. I portoni sezionali sono portoni “speciali” perché scorrono sul soffitto. La loro movimentazione – manuale o motorizzata – è semplice e pratica. Essa è studiata per rendere molto più agevoli l’entrata e l’uscita e per sfruttare al meglio lo spazio sia interno, sia esterno del box auto. A tutti gli effetti, l’ingombro di un portone sezionale è minimo.

Essi, infatti, si aprono verticalmente, scorrendo lungo la parete sopra il vano e si posizionano paralleli al soffitto. Sfruttano, quindi, uno spazio normalmente non utilizzato, lasciando libera tutta l’area utile attorno alla porta.
Sono composti da pannelli in acciaio, legno o alluminio che scorrono su apposite guide laterali, grazie al sostegno di un gruppo molle di bilanciamento poste in architrave o in coda e alle speciali rotelle di scorrimento.

Un concetto elementare, quindi, attorno al quale noi di Breda abbiamo costruito un mondo: il nostro mondo. Abbiamo ideato infinite possibilità di personalizzazione: materiali, colori, finiture, accessori e, ovviamente, misure. Tutto questo per rispondere a qualsiasi esigenza di chiusura fornendo sempre la soluzione perfetta per qualità, sicurezza, design, tecnologia.

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Sistemi biometrici

Sistemi biometrici

Sap Società attiva da quarant'anni nel campo delle chiusure industriali sempre attenta nelle tecnologie del mercato di riferimento propone oggi i nuovi sistemi di chiusura biometrici.
Per avere un livello di comfort e sicurezza elevato nelle abitazioni, ci si può affidare a controlli di apertura innovativi e pratici.
Finora i sistemi di accesso hanno definito un utente autorizzato in base al “possesso” o alla “conoscenza”. Se si possedeva una chiave o una scheda, si poteva azionare una serratura, se si era a conoscenza di un codice o di una password, la porta si apriva. Moderni sistemi biometrici di accesso definiscono un utente autorizzato in base al suo “essere”, vale a dire che unicamente la persona in questione potrà avere accesso. Da qui deriva il vantaggio che l' utente deve solo essere presente per aprire la sua porta con l'aiuto di un sistema biometrico. Dimenticare, perdere o rubare chiavi non è possibile.
L'espressione biometrica deriva dal greco e contiene le parole “bios” (vita) e “metron” (misura). La biometria è quindi la scienza che si occupa dell'applicazione di metodi matematico-statistici per la rilevazione di tratti peculiari fisici e comportamentali degli esseri viventi. Nella prassi, l'impronta digitale e la scansione dell'iride si sono dimostrate le caratteristiche più adatte ai sistemi biometrici.
A tale scopo, l'utente registra dapprima nel lettore la caratteristica biometrica, che viene poi trasformata in un codice binario e salvata. E' possibile fin da subito l'uso del lettore, il quale mette a confronto la caratteristica biometrica e il campione.
Se questi coincidono, viene consentito l'accesso. Se il proprietario dell'apparecchiatura vuole vietare l'accesso a un utente, cancella semplicemente il suo codice e questo non può più entrare.
Il vantaggio più evidente è il comfort unico nel suo genere. I sistemi biometrici eliminano definitivamente il pesante mezzo di chiavi.


Per maggiori informazioni visitate le pagine del nostro sito relative alla domotica e dei sistemi biometrici www.sapsistemi.eu.

Tecno ma green, 5 consigli per una casa amica dell'ambiente. Dall'illuminazione alla temperatura ecco come trasformarla e risparmiare

Tecno ma green, 5 consigli per una casa amica dell'ambiente. Dall'illuminazione alla temperatura ecco come trasformarla e risparmiare

Invenzione dopo invenzione, la tecnologia sta diventando la migliore alleata per rendere più sostenibile il nostro stile di vita, grazie a dispositivi di ultima generazione pensati per ridurre gli sprechi energetici e semplificare la gestione quotidiana delle nostre abitazioni. Dal controllo delle luci attraverso le App sino all’utilizzo di apparecchi intelligenti che riducono il consumo di energia elettrica, esistono innumerevoli opzioni high-tech che rendono la casa più sostenibile. E con l'internet delle cose la casa diventa più smart, anche qui in chiave ecologica. Leggi l'approfondimento.

Gli incentivi fiscali poi hanno avuto effetto. Nel 2016, il 79% del valore della produzione edile (110 miliardi di euro sui 139 totali) consiste in ristrutturazioni: 36,2 miliardi per la manutenzione ordinaria e 74,3 miliardi per quella straordinaria. Uno stimolo fondamentale è arrivato dagli incentivi fiscali che hanno favorito un'impennata delle ristrutturazioni attivate negli ultimi 10 anni, passando da 9 miliardi di euro nel 2007 a 28 miliardi. Nell’edilizia residenziale, solo nel 2016, si è toccato addirittura il 56,9% (Dati Symbola-Cresme 2017). I dati rivelano, inoltre, che le ristrutturazioni degli ultimi anni vanno di pari passo con scelte responsabili proiettate alla sostenibilità: secondo un’indagine Ipsos, infatti, l’84% degli italiani attribuisce un grande valore all’efficienza energetica degli edifici (per il 43% è “molto importante”, per il 41% “importante"). Una scelta responsabile che premia anche il portafogli: le abitazioni ristrutturate, infatti hanno un valore di vendita mediamente del 29% in più. Un esempio: se il valore medio delle abitazioni non ristrutturate è di 233.250 euro, le abitazioni ristrutturate salgono a 299.000 euro. Rispetto ad un investimento medio in ristrutturazioni di 14.500 euro per abitazione, si genera un valore netto aggiunto di oltre 50 mila €. Il passo successivo nel vivere green sarà passare dallo Smart Building alle Smart Cities arrivando alla Smart Mobility (sarà il tema della fiera Klimahouse 2018).

Ecco 5 accorgimenti da adottare per una casa tecnologica e amica dell’ambiente, secondo ePRICE.

1. Controlla la temperatura in casa
Sono ormai numerosissimi i termostati intelligenti che consentono di ridurre i consumi di energia domestica e i costi di riscaldamento e raffreddamento della propria abitazione. Ci sono ad esempio dispositivi smart che non solo regolano la temperatura in base al proprio stile di vita e alle proprie abitudini, ma permettono di controllare i consumi anche quando si è fuori casa tramite App, evitando così gli sprechi. I termostati intelligenti, inoltre, si attivano quando si è in casa e si spengono quando si esce, consentendo un notevole risparmio energetico.

2. Scegli elettrodomestici di elevata efficienza energetica
Frigoriferi, lavatrici e asciugatrici sono i responsabili di buona parte dei consumi elettrici in casa. Per questo, per risparmiare energia e denaro, nel momento in cui si sceglie un nuovo elettrodomestico è bene prediligere apparecchiature classe A +++ che consentono migliori performance energetiche. Inoltre, gli elettrodomestici intelligenti possono essere attivati da remoto tramite App in modo da essere utilizzati solo nei momenti della giornata in cui le tariffe energetiche sono più basse. Ci sono addirittura frigoriferi che permettono di vedere cosa c’è dentro senza aprirli e che informano sulla scadenza dei prodotti riducendo così anche gli sprechi alimentari.

3. Scegli un sistema di illuminazione smart
È noto ormai che per risparmiare sull’energia elettrica il primo passo è l’utilizzo di lampadine a basso consumo, come quelle a LED. Tuttavia ci sono numerosi altri accorgimenti da adottare se si vogliono ridurre ulteriormente i consumi. Capita di frequente, infatti, di dimenticare le luci accese quando si passa da una stanza all’altra della casa. Per questo sarebbe utile installare un sistema di illuminazione automatico che accende le luci quando si è presenti e le spegne in modo autonomo quando si lascia la stanza. Molti impianti permettono addirittura di comandare l’accensione/spegnimento delle luci solamente battendo le mani, riducendo notevolmente le possibilità di dimenticarle accese. Infine, quando si va in vacanza, molto spesso si sceglie di lasciare una luce accesa per simulare di essere in casa. Molto meglio installare un sistema di illuminazione che può essere controllato da remoto per attivare uno o più interruttori solo in determinati momenti della giornata.

4. Scegli con cura il condizionatore
Quando si decide di acquistare un condizionatore per rinfrescare la casa durante l’estate o riscaldarla nei mesi più freddi si può optare per un prodotto con tecnologia “inverter”, ovvero un dispositivo che raffredda l’ambiente velocemente e, una volta raggiunta la temperatura desiderata, continua a funzionare in modalità base per mantenerla costante. A differenza dei condizionatori tradizionali, i dispositivi con tecnologia “inverter” non si spengono completamente per poi riattivarsi a pieno regime ogni qualvolta la temperatura risale, bensì funzionano in modo continuativo garantendo il massimo comfort con il minimo dispendio energetico. Questo tipo di climatizzatori è l’ideale per chi utilizza il dispositivo per molte ore consecutive come ad esempio di notte. Infine, prima dell’acquisto, è fondamentale verificare quanti BTU (potenza del dispositivo) sono necessari per rinfrescare/riscaldare la stanza, calcolandoli sulla base della metratura del locale stesso, evitando così inutili sprechi energetici.

5. Controlla l’erogazione dell’acqua
La gestione dell’acqua costituisce un elemento importante per ridurre l’impatto ambientale. Il primo passo è sicuramente controllare il flusso dell’acqua durante le normali attività quotidiane come l’igiene personale e le pulizie domestiche, chiudendo i rubinetti quando ci si insapona sotto la doccia o mentre ci si lava i denti. Tuttavia per ottimizzare al massimo i consumi idrici, si può ricorrere alla rubinetteria digitale che permette di pre-impostare l’erogazione, la portata e la temperatura dell’acqua riducendo al minimo gli sprechi.

fonte: ansa.it

ECOBONUS, online il vademecum ENEA per gli interventi di domotica

ECOBONUS, online il vademecum ENEA per gli interventi di domotica

È disponibile sul sito dell’ENEA un vademecum realizzato dagli esperti dell’Unità tecnica efficienza energetica con le indicazioni per accedere agli ecoincentivi per la building automation, i dispositivi multimediali che consentono il controllo ‘intelligente’ degli impianti termici da remoto (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecno/buildingautomation.pdf).

Secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2016, sono ammesse alla detrazione del 65% le spese per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi elettronici, elettrici e meccanici che consentano la gestione automatica personalizzata a distanza di impianti di riscaldamento, di climatizzazione estiva e per produrre acqua calda sanitaria. La documentazione per usufruire della detrazione delle spese sostenute va inviata sul sito http://finanziaria2016.enea.it/index.asp.

Per poter usufruire dell’ecobonus, il vademecum chiarisce quali sono le opere di domotica incentivate, le caratteristiche tecniche dell’intervento e i requisiti dell’immobile dove viene effettuato. In particolare, alla data della richiesta di detrazione, l’immobile deve essere accatastato o con richiesta di accatastamento in corso; inoltre deve essere dotato di impianto di riscaldamento e risultare in regola con il pagamento di eventuali tributi.

L’intervento deve configurarsi come fornitura e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali, eseguiti indipendentemente dalle installazioni e sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale.

Sono ammesse anche la fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l’installazione e la messa in funzione a regola d’arte, all’interno degli edifici, di sistemi di building automation degli impianti termici. Non possono invece usufruire dell’ecobonus per la domotica l’acquisto di dispositivi per interagire da remoto come ad esempio telefoni cellulari, tablet o personal computer.

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Nuovi centralini per applicazioni residenziali BTicino

Nuovi centralini per applicazioni residenziali BTicino

Linea Space, i nuovi centralini per applicazioni residenziali coniugano design e funzionalità. Sono coordinati con l’offerta di interruttori modulari BTdin-RS che garantisce la massima protezione dai guasti sull’impianto.

Centralini Linea Space: design ed eleganza al servizio dell’abitazione

BTicino propone una nuova e raffinata gamma di centralini da incasso per applicazioni residenziali. I centralini Linea Space presentano una superficie piana e discreta, senza cornice evidente, che ne consente l’inserimento armonico in ogni stile abitativo. La massima discrezione, quindi, senza rinunciare all’ergonomia e alla semplicità d’installazione.

Il design

Il design è lineare: le forme razionali e squadrate sono sottolineate da spigoli morbidi.

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Unique Automation – Lusso, Automazione e Benessere

Unique Automation – Lusso, Automazione e Benessere

Girovagando all'ISE ad Amsterdam lo scorso febbraio, ci siamo imbattuti in uno stand molto particolare, quello della Unique Automation. L'incontro mi ha un po' commosso. La prima newsletter inviata da ClicHome, nel gennaio 2009, era dedicata proprio al primo prodotto della Unique Automation, il Bathomaic.

È stato come vedere in un lampo le nostre storie aziendali che si intrecciavano, dalla newsletter numero 1 alla attuale numero 61. Sei anni di attività, in cui ClicHome, proprio come Unique Automation, si è trasformata in una realtà di riferimento nel settore. 
In questi sei anni, l'allora quasi prototipo Bathomatic, è diventato un prodotto incredibile. Una vasca idromassaggio completamente automatizzata, con tanto di App per iPhone che consente non solo di accenderla, ma anche di regolarne temperatura, livello dell'acqua, essenze profumate, e quantità di “schiuma”. Il tutto anche via internet. 
Insomma il sogno, divenuto realtà, di trovare il bagno già pronto, caldo e profumato, appena rientrati da un lungo viaggio o semplicemente da una giornata di lavoro. 
Accanto al primo prodotto, la Unique Automation, ne ha aggiunto uno ancora più evoluto: il bathler
Una vasca idromassaggio realizzata in Corian con optional che hanno dell'incredibile. 
Ai lati della vasca troviamo un piccolo frigo per lo champagne, che compare come per magia, sollevato da un sistema motorizzato a scomparsa. Un meccanismo simile nasconde un TV da 24”, anch'esso rivestito in Corian. All'interno della vasca sono nascosti 5 diffusori acustici, per garantire un perfetto sistema dolby surround. Il sistema idromassaggio è composto da ben 28 bocche Whirlpool. 
Infine la vasca è dotata di un sistema completo di cromoterapia con led RGB.

Tutto il mondo Unique Automation nasce per essere integrato nativamente in un sistema di domotica evoluto. Tra l'altro non avrebbe senso poter controllare con precisione assoluta la temperatura dell'acqua nella vasca per poi entrare in un bagno troppo freddo. 
Oppure avere TV e audio all'interno della vasca, ma non poter cambiare il canale del decoder. Aspettiamo quindi, per integrare uno di questi magnifici prodotti in un nostro impianto di domotica, così le nostre storie si intrecceranno anche sul campo.

 

fonte http://www.domoticaclichome.it/

Corso domotica base

Corso domotica base

DESCRIZIONE DEL CORSO BASE:
Il corso domotica base mira a fornire al partecipante tutte le competenze necessarie per progettare ed installare in maniera autonoma un sistema di domotica basato su standard MyHome della bTicino e su protocollo aperto Konnex.
Durante il corso verranno fornite anche alcune competenze di base relative alla programmazione di un impianto MyHome e di un sistema Konnex. 
I partecipanti avranno in questo modo la possibilità di comprendere le potenzialità di un sistema di domotica.

Al termine del corso verrà rilasciato attestato di partecipazione.

SCARICA IL PROGRAMMA DEL CORSO

HomeKit la proposta di Apple per la domotica

HomeKit la proposta di Apple per la domotica

Apple ha rivoluzionato il mondo della domotica. In un certo qual modo la domotica, come la intendiamo oggi, è nata grazie alla diffusione di dispositivi come l'iPhone e l'iPad. Oggi Apple rilancia e, riconoscendo l'importanza di questo mercato, propone una propria soluzione: l'HomeKit.

Non si tratta di un prodotto o di un sistema per la domotica. L'HomeKit è una sorta di database condiviso, una specie di standard. I vari produttori di dispositivi destinati al mondo della domotica potranno adottare le librerie condivise e aperte, sviluppate da Apple, per rendere i propri prodotti compatibili con HomeKit.

Dall'altro lato, i sviluppatori iOS potranno realizzare App in grado di riconoscere e gestire qualsiasi dispositivo connesso alla rete domestica compatibile con HomeKit. Un App del genere riconosce automaticamente tutti i dispositivi presenti in casa, consentendo all'utente di realizzare un sistema di gestione praticamente plug 'n play. In più l'HomeKit è compatibile con Siri, quindi il controllo vocale di casa diventa automatico.

Insomma, Apple cerca di creare una piattaforma condivisa in modo spontaneo da diversi produttori e sembra aver già incassato il consenso di un colosso come Philips, già alla ricerca di un upgrade per il proprio sistema luci HUE.

La comunicazione tra dispositivi HomeKit avviene tramite wifi. Sistemi wireless con protocolli differenti, come Z-wave, adotteranno interfacce wi-fi per comunicare con App HomeKit. Questo rappresenta un po' il primo limite evidente della proposta Apple. D'altro canto, l'idea di utilizzare iPhone o iPad come unico sistema di supervisione è limitante, se non altro perché non c'è modo di garantire la continuità del funzionamento. Un altro aspetto problematico è legato alla obsolescenza tecnologica. Legare il funzionamento della casa, che generalmente deve durare più di vent'anni, a componenti informatici che sono vecchi dopo due-tre anni, potrebbe rivelarsi un grosso errore.

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MyHome BTicino: la domotica integrata con sistemi di terzi

MyHome BTicino: la domotica integrata con sistemi di terzi

Il sistema domotico MyHome di BTicino è sempre più aperto all'interazione con sistemi terzi. BTicino ha infatti sviluppato una nuova piattaforma di integrazione denominata “Driver Manager”.

La piattaforma, basata sul webserver F454 permette di utilizzare, senza alcuna modifica, i dispositivi MyHome per gestire e/o controllare prodotti e sistemi di aziende terze.

Oggi ad esempio, tramite il sistema di termoregolazione a zone MyHome è possibile gestire sistemi VRV, VRF e di climatizzazione dei principali produttori presenti sul mercato come  Mitsubishi Electric,  Daikin, Hitachi o Samsung.

“Driver Manager” consente il collegamento del sistema MyHome con sistemi terzi attraverso il caricamento di driver specifici, resi disponibili da BTicino, sviluppati e testati in collaborazione con i produttori dei dispositivi da gestire o controllare.

Per il controllo  dei sistemi di termoregolazione è possibile impiegare la nuova sonda con display che permette la misura ed il controllo della temperatura nella singola zona del sistema MyHome.

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