Il BIM all'opera per Expo 2015

Il BIM all'opera per Expo 2015

Expo Milano 2015 si sta concludendo e si è dimostrato un successo in termini di iniziative e visitatori. Il tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, di stringente attualità, è stato oggetto di profonde riflessioni, scatenando consensi e opposizioni in tutto il mondo.

Oltre al tema “ufficiale”, questa esposizione non ha smentito la tradizione che ormai da molte edizioni, vede le esposizioni universali come laboratori di architettura. Infatti la complessità di un evento come questo necessita di una pianificazione prima di tutto di livello urbano e successivamente, a parte gli aspetti strettamente logistici, di una progettualità che riesce a liberare la creatività di architetti e designer provenienti da tutto il mondo.

Non è da dimenticare l’aspetto della temporaneità della maggioranza delle strutture e il poco tempo a disposizione per la loro costruzione. Per questi e per altri aspetti il BIM è stato la chiave di volta per il raggiungimento dell’obiettivo, l’apertura il 1 Maggio 2015.

I padiglioni che sono diventati le icone stesse di Expo, come Palazzo Italia e il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti e altre strutture come l’Expo Center, i Cluster del Riso e del Cacao e i Padiglioni del Brasile e dell’Indonesia, sono esempi reali di applicazione del BIM (Building Information Modeling) e dell’impiego di strumenti informatici avanzati per la modellazione, la verifica strutturale e la produzione delle strutture.

Harpaceas, in collaborazione con i suoi clienti che hanno partecipato alla realizzazione delle opere di Expo 2015, ha realizzato una case study in cui sono proprio i progettisti a parlare, evidenziando i vantaggi che il BIM ha loro apportato nell’affrontare questa sfida.

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Expo 2015: gli Architetti "pronti a dare una mano"

Expo 2015: gli Architetti "pronti a dare una mano"

Leopoldo Freyrie risponde a Matteo Renzi

"Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l'appello lanciato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare "quello sforzo in più" che il Premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015.

Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l'immagine dell'Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese".

Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Non possiamo non tacere tuttavia che da tre anni abbiamo messo a disposizione il talento e il sapere tecnico degli architetti italiani, avendo avuto, però, come unico esito l'indifferenza da parte di Expo e risposte arroganti di Infrastrutture Lombarde, che ci ha chiarito che i concorsi di architettura non sarebbero mai stati fatti - nonostante una risoluzione del Parlamento - e che gli Studi di architettura e di ingegneria italiani non avevano le capacità di progettare e dirigere la realizzazione delle opere. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti! Del resto è assolutamente evidente, nella storia italiana, che quando si affida la realizzazione di opere a soggetti para-pubblici, con poteri assoluti, il risultato è sempre di pessima qualità e spesso di malaffare".

"Possiamo concorrere a selezionare in brevissimo tempo professionisti capaci e onesti, con adeguati curricula, coadiuvati da giovani colleghi pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro capacità. Immaginare (di nuovo!) che un super Direttore dei Lavori, come un eroe dei fumetti, possa gestire tale complessità significa non avere contezza delle cose."

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