• Lo studio fiorentino Pierattelli Architetture ha collaborato nella progettazione del nuovo concept della catena italiana di ostelli YellowSquare. La catena inaugura la nuova struttura a Firenze a pochi passi dalla Fortezza da Basso e dopo circa 20 anni dall'apertura della sede romana e poi milanese. L’edificio fu realizzato nel 1935 come dispensario provinciale per i malati di tubercolosi, fino a divenire sede dell’azienda sanitaria locale negli anni ‘80. Nel 2005 è stato messo all’asta e da allora lo stabile è rimasto in stato di totale abbandono. YellowSquere con il Team di architetti Pieratelli, ha compiuto un importante lavoro di riqulificazione restituendo il palazzo alla città. Oggi il palazzo si presenta come un ostello moderno e contemporaneo che assicura 250 posti letto distribuiti in stanze da quattro a otto posti e prevede anche ben 12 stanze private. I progettisti hanno fatto in modo di conservare gli elementi storici del palazzo e di valorizzarli inserendoli in contesti moderni a contrasto nel rispetto dell'identirà del luogo. Si è voluto conservare l'apetto più elegante ed essenziale anche attraverso la scelta dei materiali: il nobile travertino è presente in vari elementi dell'ostello dal portale alla gradinata fino ad abbellire la facciata in color bianco avorio. Un altro ignegnoso e creativo materiale utilizzato è la fibra fonoassorbente sul soffitto che si mostra come una texture dinamica negli spazi in cui è di passaggio. A contrasto invece, all'interno, sono stati scelti colori dai toni accesi del giallo e dell’arancione e quelli più freddi del verde e dell’azzurro per trasmettere un senso di accoglienza ed energia agli ospiti. Infine, a completare l'opera ci sono le geometrie giocose e i segni cromatici delle pareti e del pavimento che attraversano gli interni rendendo il luogo giovanile e conviviale.

    YellowSquare è composto da due corpi di fabbrica, il primo distribuito su sei livelli, il secondo su un unico fuori terra si sviluppa su una superficie di oltre 5000 mq. Le stanze, con servizi privati, occupano il primo e il secondo piano dell’edificio. Nel sottotetto, invece, gli architetti hanno ricavato lo spazio all’aperto con una piscina e il solarium, fiore all’occhiello del progetto con una vista impareggiabile sullo skyline di Firenze. Dalla gradinata si accede alla hall, con area ristoro e zona bar/ristorante con cucina. Al piano terra sono collocate alcune stanze insieme ad uno spazio adibito a guest kitchen e uno riservato alle lezioni di cucina, oltre a quelli di servizio per la ristorazione. Lo pazio è stato pensato come un luogo polifunzionale e inclusivo che punta sulla socialità e sulla convivialità grantite anche attraverso diversi corsi ed attività promosse nella struttura come corsi di cucina o di yoga. Si tratta di una struttura di accoglienza informale che mette al centro i valori di condivisione e scambio di cui lo studio dell'architetto Pieratelli ne ha sviluppato la narrazione. Lo stile e il linguaggio sono una riconversione dell'architettura degli anni ’30 in chiave moderna e a tratti anche psichedelica che punta ad un target giovane e dinamico.
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