•   Condiviso da Staff ESN
    La Torre Tito Speri (Milano) progettata da Nemesi Architects

    Lo studio Nemesi Architects, capitanato dall'architetto Michele Molè, ha progettato una torre sostenibile “Dome for Womb” per il concorso ristretto promosso da Reale Immobili che funge da "new office" via Tito Speri a Milano. Il team...
    La Torre Tito Speri (Milano) progettata da Nemesi Architects

    Lo studio Nemesi Architects, capitanato dall'architetto Michele Molè, ha progettato una torre sostenibile “Dome for Womb” per il concorso ristretto promosso da Reale Immobili che funge da "new office" via Tito Speri a Milano. Il team di architetti sono partiti "pensando diversamente" cioè ponendosi la domanda: Quale è il vero senso del progettare una torre ad uffici oggi? Da qui nasce tutto lo studio per la progettazione che la Reale Immobili ha commissionato. Una sfida architettonica e di design assolutamente vinta. Dalla scheda tecnica si evince che l’obiettivo di Nemesi studio è stato quello di creare uno spazio in cui fosse piacevole vivere prima che lavorare, che potesse rappresentare nella forma la dimensione ibrida che esiste tra casa e lavoro. Il progetto incarna una radicale revisione della tipologia a torre. L'idea è di non lavorare più in un edificio di difesa, chiuso, introflesso; ma al contrario lavorare in uno spazio aperto, in dialogo con il contesto urbano e parte viva del paesaggio. Da qui il nome del progetto, che traccia al contempo l’immagine di un grembo materno (Womb), che accogliere le comunità e l’ambiente circostante, e un Duomo (Dome), con la sua iconicità e tensione verticale come il Duomo di Milano.

    Lo studio ha voluto conferire alla Torre un aspetto ibrido tra la funzione di ufficio e quella residenziale. Una nuova tipologia a cavallo tra le due dimensioni che conservi l’intimità attraverso la forma concava, e con il ricco paesaggio terrazzato. Il senso è riuscire a inseririre in un quartiere residenziale un edificio anche d'ufficio ma che possa avere anche aspetti domestici favorendone l'inserimento nel quartiere. Questa ibridazione tra tipologie potrebbe inoltre rappresentare il presupposto per immaginare anche una funzione mista a residenze ed uffici nel possibile utilizzo futuro della Torre.
    Il progetto verte su strategie di sostenibilità integrata dove il tema della sostenibilità ha condizionato tutta l’impostazione del progetto. Il risultato è stato un edificio che lasci un'impornta ecologica costruito su principi di architettura bioclimatica, fortemente biofila basato sulla stretta relazione tra Uomo-Natura-Ambiente. La sostenibilità ambientale ha guidato tutte le scelte progettuali architettonico-impiantistiche volte alla massima passività dell’edificio, alla scelta e gestione di tutti i materiali impiegati dalla costruzione fino alle finiture, alla gestione delle acque, alla valorizzazione del verde outdoor e indoor, alla riciclabilità e all’economia circolare (verifiche di beneficio solare sulle facciate opache, verifiche di composizione-emissività-manutenibilità-durabilità-dismmissibilità dei materiali impiegati), come si legge dalla scheda tecnica del progetto presentata dallo studio Nemesi. Dal punto di vista della sostenibilità tecnologica ed energetica sono state messe a sistema tutte le scelte che potessero ottimizzare la disponibilità di fonti rinnovabili disponibili, e al tempo stesso rappresentare il meglio della tecnologia e della automazione oggi sul mercato per la realizzazione di un edificio ad alta sensitività scientifica.
    Leggi altro
    Post is under moderation
    Stream item published successfully. Item will now be visible on your stream.
Impossibile caricare il contenuto. Riprova.