3 minuti di lettura (590 parole)

Sicurezza e sostenibilità delle opere edilizie secondo Federbeton

Il settore della produzione di cemento in Italia sta attraverso una fase di passaggio fondamentale: dopo l'impegno per la decarbonizzazione del settore, con investimenti previsti di 4.2 miliardi di euro, oltre a costi operativi aggiuntivi pari a circa 1.4 miliardi, si andrà ad aggiungere l'obiettivo di tutelare il mercato nazionale contro l'importazione delle risorse da Paesi che non hanno normative in materia ambientale, a cui invece è sottoposta l'Italia.

In linea con questi impegni, il nuovo Codice degli Appalti ha visto l'approvazione di una misura che prevede la legittima tutela verso i materiali italiani ed europei. Ma occorrono ancora riferimenti e pesi, che rendano ineludibile la pratica di importazione negli appalti.

Federbeton è, in ambito Confindustria, la Federazione di settore delle Associazioni della filiera del cemento, del calcestruzzo, dei materiali di base, dei manufatti, componenti e strutture per le costruzioni, delle applicazioni e delle tecnologie ad essa connesse nell'ambito della filiera sopra indicata. I suoi principali obiettivi sono quelli di diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile promuovendo comportamenti virtuosi all'interno della filiera dell'edilizia e sostenere la qualificazione dei processi produttivi, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l'innovazione delle pratiche costruttive, contribuendo a ridurre il consumo di risorse naturali non rinnovabili, nel solco della sostenibilità ambientale e dell'efficienza energetica.

Il Presidente di Federbeton, Roberto Callieri, commenta il nuovo Codice degli Appalti apprezzando il primo passo verso la difesa dei materiali nazionali ed europei, ma sottolineandola necessità di norme concrete di attuazione. "L'esperienza dello scorso anno dovrebbe insegnarci che dipendere da altri Paesi in settori come quello delle materie prime è sempre un rischio, soprattutto in tempi di grande instabilità geopolitica come quelli che stiamo vivendo e che avremo purtroppo di fronte anche in futuro".  Ancora, Il Presidente di Federbeton continua: "La preferenza, nello sviluppo delle opere pubbliche, per la provenienza italiana o europea dei materiali da costruzione rappresenta un passo fondamentale verso la tutela della competitività della nostra filiera, della sicurezza delle opere e della loro sostenibilità. Confidiamo ora in un'azione decisa del Ministero delle Infrastrutture nell'ambito della definizione degli indirizzi citati nel Codice. Anche in vista dei progetti da realizzare grazie al PNRR, è necessario fissare criteri precisi in termini di provenienza dei materiali. Solo gli elevati standard qualitativi e ambientali italiani ed europei possono garantire affidabilità, sicurezza e durabilità delle opere".

In tal senso, si rende necessario rendere efficaci le norme adottate e promuovere le forniture di materiali provenienti da Paesi che adottano il Regolamento ETS (Emission Trading System), cioè la normativa che impone di certificare le emissioni di CO2 tramite norme precise e applicabili.

"Il Governo ha ascoltato il nostro appello, ma il rischio non è ancora scongiurato. Il nostro è un comparto fondamentale per lo sviluppo socioeconomico del Paese poiché produce i materiali alla base della sicurezza delle costruzioni" aggiunge Roberto Callieri. "La perdita di competitività dell'industria nazionale del cemento metterebbe a rischio la sua stessa esistenza. Non avere un'industria italiana del cemento significherebbe dipendere dalle importazioni, con tutte le incognite sulle catene di fornitura a cui il conflitto in Ucraina ci ha improvvisamente messo di fronte e con grandi incertezze sugli standard di sicurezza e ambientali".

In Italia, si contano circa 2.700 aziende, con 34.000 addetti su tutto il territorio nazionale, che si occupano della produzione di cemento e calcestruzzo, alla luce delle nuove ricerche e innovazioni in chiave sostenibile e di sicurezza del materiale e vantano una qualità ambientale alta, nel rispetto delle normative vigenti e della tutela ambientale.

Copyright

© Edilsocialnetwork

Argo 3.1 di Iseo: nuova funzionalità dell'app Argo...
EdiliziAcrobatica comunica il Closing dell’operazi...

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

Accettando accederai a un servizio fornito da una terza parte esterna a https://www.edilsocialnetwork.it/