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Sicilia, tettoie e verande senza permesso di costruire, come e perchè?

In Sicilia è possibile realizzare tettoie e verande senza il permesso di costruire se realizzate con determinati materiali. Questo in base alla definizione di precarietà delle opere, come spiegato dal Consiglio di giustizia amministrativa della Regione Sicilia nella sentenza 275/2020.


Difatti in Sicilia sono definite opere precarie quelle realizzate senza muratura, laterizi e leganti cementizi. Nel caso preso in esame, il Comune aveva rilasciato l'autorizzazione per effettuare la chiusura di una veranda coperta e la realizzazione di una tettoia amovibile, con struttura in legno e copertura piana. Successivamente, è stata comunicata tramite Scia in variante la decisione di ampliare la superficie della tettoia, che dai 14,06 metri quadri iniziali autorizzati veniva portata a 25,08 metri quadri. L'ufficio tecnico del Comune dunque, respinge tale richiesta, imponendo di ripristinare la tettoia alla situazione precedentemente autorizzata, ovvero i 14,06 metri quadri.
Il proprietario dell'immobile, ritenendo che la modifica di quadratura rientrasse tra quelle previste dall'articolo 20 della legge Regionale 4/2003, ovvero che è concessa la realizzazione di coperture di terrazze non superiori a 50 metri quadri senza permesso, decide di presentare ricorso. Inoltre, questi afferma che la redazione della Scia da parte di un professionista abilitato asseveri il rispetto delle norme di sicurezza e la mancanza di pregiudizio alla statica dell’immobile.
A tale proposito il Consiglio di giustizia ha precisato che le chiusure di terrazze e verande, di superficie inferiore a 50 metri quadri, senza autorizzazione sono permesse limitatamente alla Regione Sicilia, se queste risultino precarie. Sono da considerare precarie tutte le strutture realizzate in modo tale da essere suscettibili di facile rimozione.  La precarietà di un opera è definita dunque in base a metodi di realizzazione e ai materiali utilizzati. Risultano ancora precari anche le opere ancorate al suolo, poiché la presenza di questi è necessaria per considerare le struttura sicura, purché risultino facilmente rimovibili. Al contrario non risultano precarie opere realizzate con strutture in muratura o in laterizi, ancorate definitivamente mediante l’uso di leganti cementizi o derivati.
Sulla base di quanto affermato dal Consiglio di giustizia della Regione Sicilia, l'intervento del caso in esame risulterebbe legittimo. Tuttavia, non è stato considerato tale, poiché l'immobile in questione risulta trovarsi una zona ad elevato rischio sismico e il proprietario non ha provveduto a richiedere per effettuare l'intervento l'autorizzazione del Genio Civile. Per tali motivi l'intervento in questione è stato giudicato illegittimo.

 

A cura di Ing. Alessia Salomone - Edilsocialnetwork

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