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Novità sul Superbonus: nuove proroghe e proposte

Il Governo si sta adoperando per attuare alcuni correttivi per il decreto dello scorso febbraio che prevedeva lo stop a cessione del credito e sconto in fattura. Proposti nuovi termini, validi però esclusivamente per i lavori già in corso d'opera.

Il Governo ha annunciato nuove misure per far fronte ai crediti del 2022 riconducibili ai bonus edilizi concessi e relativi allo scorso anno. Relatore del provvedimento, che andrebbe in questo modo a "salvare i crediti", è il deputato Andrea De Bertoldi in coordinamento ad una remissione "in bonis" da parte dell'Agenzia delle Entrate. I contribuenti potranno comunicare fino al 30 novembre, in sede di dichiarazione dei redditi, la cessione del credito ad un istituto bancario, dietro però versamento di una sanzione che ammonta a 250 euro.

Il provvedimento verrà votato dalla Commissione Finanze della Camera nella giornata di giovedì 23 marzo 2023: prevista una proroga di 3 mesi, quindi dal 31 marzo ( come previsto dal decreto Rilancio del 2020) al 30 giugno 2023, del termine per le villette unifamiliari che alla data del 30 settembre 2022 avevano effettuato almeno il 30% dei lavori. Sarà possibile quindi concludere la spesa, portandola in detrazione ed usufruendo così del Superbonus 110%. Visti i tempi molto risicati rispetto alla scadenza del 31 marzo, la proroga potrebbe essere ufficializzata attraverso il Ministero dell'Economia con un comunicato legge, in seguito alla sua approvazione, in modo da agevolare imprese e cittadini nell'attività di riprogrammazione dei lavori e dei pagamenti.

Inclusi nel provvedimento sono le Onlus e le case popolari. Ancora, inclusi nella modifica per garantire il diritto allo sconto in fattura sono i lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche e gli interventi che si avvalgono del Sismabonus: limitato quest'ultimo ai 140 Comuni del Centro Italia (area denominata del "cratere sismico") danneggiati dal sisma.
Viene corretta anche la deroga per chi aveva già presentato la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) per ovviare al problema costituito da quei lavori considerati di edilizia libera (ad esempio caldaie, infissi o fotovoltaico) che non richiedono alcun titolo abilitativo. Per questi lavori occorrerà solo certificare la data di inizio lavori attraverso ricevuta di bonifico o due certificazioni (una del venditore e una dell'acquirente) in relazione all'esistenza di un contratto, stipulato prima del 16 febbraio 2023 come da decreto.

Rimane acceso il dibattito fra le varie forze politiche, visti i pareri contrari alle soluzioni offerte dal Governo sul tema detrazioni fiscali e Superbonus. Legata a quest'ultimo, sarà la discussione sui crediti incagliati legati sempre ai bonus edilizi, su cui però ci si aspetta una proposta già venerdì 24 marzo, secondo fonti parlamentari.

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