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Superbonus 110: riduzione al 90%?

Con la nuova legge di bilancio del governo Meloni, cambia la situazione per il Superbonus 110%; si parla di un abbassamento di percentuale di detrazione del contributo statale dal 110% al 90% per i condomini e si introduce anche un criterio di reddito associato alla numerosità della famiglia, al fine di consentire un'equità maggiore.

Il superbonus, che sarebbe ribassato ulteriormente rispetto alle prime ipotesi che lo davano ribassato solo al 100%, è un capitolo chiave della prossima legge di bilancio.

L'attuale assetto normativo prevede lo stop all'incentivo già nel 2023 per le villette unifamiliari e gli immobili autonomi e la conseguente riduzione dell'incentivo anche per i condomìni. In questo caso la detrazione resterà del 110% nel 2023, per poi scendere al 70% nel 2024 e al 65% per il 2025. Il nuovo governo potrebbe però decidere di effettuare delle modifiche anche rendendo fruibile il superbonus solo per le prime case, o concedendo un'agevolazione inferiore alle seconde case.

Sicuramente, ad oggi, la situazione non è ancora del tutto chiara, nei prossimi giorni si avranno delle conferme maggiori; ancora non sappiamo con certezza in che modo interverrà il governo Meloni sul superbonus 110%; potrà esserci un taglio dell'aliquota o un restringimento della platea di beneficiari, ciò che è evidente è che delle modifiche ci saranno.

La novità, però, è che questi cambiamenti non riguarderanno solo il superbonus 110%, ma anche tutte le agevolazioni fiscali legate all'edilizia. Tra le premesse elettorali di Fratelli d'Italia rientra anche l'accorpamento di tutte le agevolazioni in un unico bonus casa.

Ricordiamo che il Superbonus è l'agevolazione fiscale disciplinata dall'articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 (decreto Rilancio), e consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal 1 luglio 2020 per la realizzazione di interventi specifici finalizzati all'efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. 

Anche l'installazione di impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici rientra tra gli nterventi che possono godere dell'agevolazione. L'agevolazione si affianca alle detrazioni già precedentemente in vigore, quali ecobonus (per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici) e sismabonus (per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio) attualmente disciplinate, rispettivamente, dagli articoli 14 e 16 del decreto legge n. 63/2013.

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