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Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), approvato nel 2021 dall'Italia per rilanciare l'economia in un'ottica green e all'insegna della digitalizzazione post Covid-19, vede oggi lo stanziamento di fondi per il potenziamento delle reti idriche nazionali.

Sono state ripartire in due tranche le somme destinate agli interventi mirati a ridurre le perdite di acqua potabile nelle reti degli acquedotti. Stanziati in totale 900 milioni di euro suddivisi per 33 interventi finanziati dal Piano. L'assegnazione della prima tranche, dall'importo più cospicuo di circa 607 milioni di euro, risale allo scorso agosto, mirava a finanziare 11 progetti di intervento in tutta Italia. 

Questa seconda tranche comporterà lo stanziamento di circa 293 milioni di euro per intervenire in quelli che sono i sistemi di rete idrica che registrano delle perdite assieme al monitoraggio digitalizzato delle stesse.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prevede che entro fine 2024 45.500 km di reti idriche di acqua potabile verranno dotate di sistemi per la pronta individuazione di perdite al fine di eliminare o limitare il più possibile gli sprechi e rendere più efficiente il sistema di intervento. A questi fondi stanziati, si devono poi aggiungere e considerare i fondi stanziati dal REACT- EU (Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d'Europa) che ammonterebbero a circa 480 milioni, mirati però a ridurre il water service divide, ossia ridurre le differenze tra territori nella gestione delle risorse idriche e fognarie.