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Bonus edilizi: arriva il Decreto MiTE

Il decreto MiTE, atteso entro il 9 febbraio 2022, è stato firmato dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, lo scorso 14 febbraio. Il provvedimento fissa i costi massimi di spesa relativi ai bonus edilizi. Le nuove regole saranno però applicate dopo 30 giorni dalla pubblicazione dello stesso decreto in Gazzetta Ufficiale. I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l'Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% , tenendo in considerazione dell'aumento dei costi delle materie prime e dell'inflazione.

Il testo definitivo, firmato e registrato dalla Corte dei Conti, fissa i massimali per gli interventi del Superbonus 110% , Ecobonus e dei bonus ritenuti "minori" come Bonus Ristrutturazioni, Bonus Facciate e Bonus casa. Nello specifico definisce i costi massimi, distinti per tipologia di intervento, per gli interventi di efficienza energetica e di incentivazione delle colonnine di ricarica elettrica, nei casi di accesso alle opzioni di sconto in fatture e cessione del credito. Parametri di estrema importanza per tutta la filiera delle costruzioni e per i professionisti tecnici.

I nuovi massimali si riferiscono alle seguenti tipologie di intervento:

- interventi di riqualificazione energetica;

- strutture opache orizzontali: isolamento coperture;

- strutture opache orizzontali: isolamento pavimenti;

- strutture opache verticali: isolamento pareti perimetrali;

- sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi;

- installazione di sistemi di schermatura solari e/o ombreggiamenti mobili comprensivi di eventuali meccanismi di automatici di regolazione;

- impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua a condensazione e/o generatori di aria calda a condensazione;

- impianti con micro-cogeneratori;

- impianti con pompe di calore;

- impianti con sistemi ibridi;

- impianti con generatori di calore alimentati a biomasse combustibili;

- impianti di produzione di acqua calda sanitaria con scaldacqua a pompa di calore;

- installazione di tecnologie di building automation;

- impianto fotovoltaico;

- sistema di accumulo dell'energia elettrica;

- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Le tariffe non saranno onnicomprensive di IVA, posa in opera e oneri professionali e saranno riviste ogni anno, in questo modo si potrà tener conto dell'eterogeneità dei possibili interventi. Viene precisato anche che non sono comprensivi di costi di fornitura, installazione, messa in opera dei prodotti e beni, inclusa, ove applicabile, la loro dismissione. Invece, per tutti i costi non previsti nel Decreto, si dovrà fare riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI, per i quali è consigliata l'asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato per evitare casi di speculazioni.

Con questo Decreto si completa l'operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all'eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell'efficientamento energetico, commenta il ministro della Transizione Ecologica Cingolani .

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