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I Comuni italiani protagonisti della Legge di Bilancio per la rigenerazione e il decoro urbano

A partire da ieri 23 febbraio i comuni possono presentare le richieste di contributi entro il 31 marzo per l'annualità 2022, contribuiti utilizzabili per investimenti in progetti di rigenerazione e decoro urbano

L'obiettivo della Legge di Bilancio, che ha istituito il finanziamento di 300 milioni di euro, è la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale puntando al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Le date già previste dal Ministero dell'Interno nel DM 21 febbraio 2022 sono in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e sarà lo stesso Ministero ad assegnare i contributi ai comuni entro il 30 giugno 2022.

Ai sensi del comma 535 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, possono usufruire di questa possibilità i comuni sotto i 15.000 abitanti in forma associata e i comuni non beneficiari del bando 2021. Nello specifico:

  • comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti che, in forma associata, presentino una popolazione superiore a 15.000 abitanti, nel limite massimo di 5.000.000 di euro. La domanda dovrà essere presentata dal comune capofila;
  • comuni che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il Decreto Interministeriale del 30 dicembre 2021, nel limite massimo della differenza tra gli importi previsti dall'articolo 2, comma 2, del DPCM del 21 gennaio 2021 e le risorse attribuite dal predetto Decreto Interministeriale. (5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti; 10.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti; 20.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana).

I comuni beneficiari dei contributi dovranno affidare i lavori entro 15 mesi per le opere fino a 2.500.000 euro ed entro 20 mesi per le opere oltre 2.500.000 euro e potranno investire il denaro per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi relativi alla manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche già esistenti, (compresa la demolizione di opere abusive) e la sistemazione delle pertinenti aree per finalità di interesse pubblico; interventi relativi al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale attraverso interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare attenzione allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi, didattici e sportivi; interventi relativi alla mobilità sostenibile. Se le richieste superano l'ammontare delle risorse disponibili, la graduatoria sarà stilata dando priorità alla vulnerabilità sociale e materiale (IVSM) e assicurando che le risorse siano destinate alle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna in misura almeno proporzionale alla popolazione residente, al fine di ridurre i divari territoriali esistenti in materia di investimento pubblico.

La domanda di richiesta finanziamento deve essere trasmessa al Ministero dell'interno-Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) di cui al decreto legislativo n.229/2011, dal 23 febbraio 2022 alle ore 23.59 del 31 marzo 2022 a pena di decadenza. La modalità informatizzata di trasmissione delle istanze è il proseguo dell'attività intrapresa da tempo dalla Direzione Centrale e dalla Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze a favore della dematerializzazione delle procedure amministrative della Pubblica Amministrazione, la digitalizzazione dei documenti, l'informatizzazione dei processi di acquisizione degli atti e la semplificazione dei medesimi processi di acquisizione.

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