Evolute, sicure, efficienti: a Mostra Convegno Expocomfort, le soluzioni smart di REHAU

Evolute, sicure, efficienti: a Mostra Convegno Expocomfort, le soluzioni smart di REHAU

REHAU, azienda leader nello sviluppo di sistemi evoluti per il settore idrotermosanitario, sceglie la vetrina di Mostra Convegno Expocomfort 2020, per presentare le sue più recenti soluzioni per moderni impianti termoidraulici e di climatizzazione. Studiate per progettare all’insegna dell’innovazione e per garantire sicurezza, indoor quality e una gestione efficiente dell’energia, le novità REHAU consentono agli operatori del settore di trasformare la crescente tendenza delle Smart Home in nuove opportunità di business.

Funzioni smart, massima connettività e utilizzo intuitivo sono il denominatore comune della nuova generazione di sistemi intelligenti che l’azienda esporrà al Pad. 14 – Stand E53-F62, portando i visitatori alla scoperta di un modo di progettare, installare e gestire impianti dal comfort sicuro ed efficiente. Tra le varie soluzioni, REHAU focalizzerà l’attenzione su:

NEA SMART 2.0 – La nuova generazione di termostati dotati di funzioni smart per la regolazione efficiente della temperatura negli impianti radianti. Il sistema REHAU impara dalle abitudini di riscaldamento e di utilizzo e si adatta automaticamente, consentendo un risparmio energetico fino al 20%. I termostati possono essere impostati manualmente, tramite comando vocale di Amazon Alexa o attraverso l’intuitiva App, che permette di monitorare l’energia utilizzata e gestire le impostazioni del riscaldamento ovunque ci si trovi.

RE.GUARD – Il dispositivo per il controllo smart dell’impianto idraulico, con tecnologia ottimizzata per la sicurezza, ideale per case mono e bifamiliari nuove o da ristrutturare. Grazie all’innovativa tecnica a ultrasuoni, RE.GUARD permette di monitorare gli ambienti e di intervenire in modo affidabile prima che si verifichino danni dovuti a perdite o rotture dei tubi, bloccando il flusso d’acqua ed informando tempestivamente l’utente tramite App in caso di anomalie nel funzionamento.

RE.SOURCE – Il rubinetto smart di REHAU che consente di trasformare, con un unico dispositivo, l’acqua di rete in acqua filtrata e refrigerata, liscia e frizzante oppure bollente, semplicemente premendo un’icona sul display touch screen. Compatto e rapido da installare, la smart water solution riduce i costi e rispetta l’ambiente, erogando acqua sicura della migliore qualità ed eliminando le bottiglie di plastica. Le versioni PREMIUM e PREMIUM+ sono dotate di display touch e funzioni smart che consentono di personalizzare le modalità di erogazione individuali, monitorare lo stato del sistema ed azionare un veloce risciacquo igienizzante.


 

REHAU vi aspetta a Mostra Convegno Expocomfort 2020, Pad. 14 – Stand E53-F62

Prepariamoci ad affrontare i capricci atmosferici con una casa efficiente

Prepariamoci ad affrontare i capricci atmosferici con una casa efficiente

A dispetto del freddo fuori stagione di questi giorni, l’estate si avvicina rapidamente e con essa l’incubo di notti insonni tra caldo e afa. Per vivere nel massimo comfort e risparmiare denaro tutto l’anno, però, non si può ricorrere ai soliti rimedi d’emergenza, ma si deve intervenire strutturalmente sulla propria abitazione. Anche perché con le agevolazioni fiscali conviene da tutti i punti di vista. Cosa fare, a chi rivolgersi, quanto costerà? Sono alcune delle domande a cui risponde il SuperEsperto di MCE Lab.

È un mese di maggio che sembra novembre quello a cui stiamo assistendo quest’anno, con temperature che hanno toccato i 15 gradi centigradi sotto la media: valori più vicini all’inverno che alla primavera inoltrata, come invece dovrebbe essere. In compenso, sembra che dalla metà di giugno avremo un vero e proprio exploit del caldo, con medie sopra la norma tipica del periodo, mentre a luglio a causa del passaggio di “El Nino” vedremo le colonnine di mercurio schizzare fino a 42-43 gradi. Il prossimo inverno? Gelo e neve da record, prevedono i meteorologi.

L’imprevedibilità delle condizioni atmosferiche è l’effetto più evidente di uno sconvolgimento climatico che è in atto da tempo e che sta portando a un meteo sempre più capriccioso. Il che a sua volta sta rendendo del tutto inefficaci – oppure estremamente costosi – i vecchi sistemi di riscaldamento e di raffrescamento delle nostre abitazioni.

Ma come possiamo proteggerci da questi sempre più frequenti sbalzi di temperatura, almeno dentro le mura domestiche, in attesa che l’umanità trovi una soluzione a livello globale?
La risposta arriva dal SuperEsperto di MCE Lab – l’osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort – che collabora con il Comitato Scientifico di MCE e che ha come obiettivo quello di aiutare i cittadini a districarsi fra i mille rivoli dell’efficientamento energetico.

È noto infatti che i classici ventilatori e i condizionatori portatili da accendere nei giorni più caldi, come le stufette elettriche e a gas da usare in quelli più freddi, hanno costi energetici elevatissimi e un’efficacia pratica piuttosto modesta. Al contrario, esistono interventi strutturali alla portata di tutti che possono incidere notevolmente e in termini positivi sia sulla quantità sia sulla qualità dei nostri consumi energetici, assicurandoci il massimo comfort termico 365 giorni l’anno.

Il difficile però, per il comune cittadino, è capire quali siano gli interventi più adatti alle nostre specifiche esigenze e a chi rivolgersi per un lavoro eseguito a regola d’arte.

Il primo intervento del SuperEsperto di MCE Lab è appunto quello di spiegare ai cittadini come rendere più efficiente la propria abitazione 365 giorni l’anno, assicurando un ambiente fresco d’estate e accogliente d’inverno, a prescindere dalla volubilità delle condizioni meteorologiche.

Il primo passo: la diagnosi energetica

Il punto di partenza è capire dove e come intervenire: involucro e sistemi di climatizzazione sono due mondi integrati ed è impensabile raggiungere buoni risultati di comfort se non si prendono in considerazione entrambi. L’elemento da cui iniziare è dunque la diagnosi energetica, che dà luogo alla certificazione energetica dell’edificio (APE), quest’ultima obbligatoria dal 2002 in casi specifici: per esempio se l’immobile deve essere messo in vendita o in affitto; nel caso di nuove costruzioni; in occasione di ristrutturazioni “importanti”, su una superficie maggiore del 25% dell’involucro; oppure nel caso di ristrutturazione o di nuova installazione di impianti termici di potenza nominale del generatore maggiore di 100 kW compreso il distacco dall’impianto centralizzato. Ad oggi, la maggioranza delle abitazioni è ancora classificata in classe G, perché in realtà non è mai stata fatta alcuna diagnosi (vedi fig., 1 - Certificazioni energetiche per classe energetica) e questo rende impossibile determinare con esattezza quali sono gli interventi più indicati da eseguire su ogni singola unità abitativa.


In che cosa consiste esattamente la diagnosi energetica? Si tratta di uno studio dello stato di fatto dell’abitazione, ovvero delle condizioni d’uso reali e delle possibili soluzioni di intervento che ottimizzino il rapporto costi-benefici.
In pratica si parte dalla valutazione delle strutture: una casa ben isolata permette di limitare la migrazione del calore dall’interno all’esterno (e viceversa) anche dell’80% rispetto a un edificio non isolato termicamente (la maggioranza del patrimonio edilizio italiano ha proprio la caratteristica di non essere ben coibentato). Poi si valutano le dispersioni termiche degli infissi: anche in questo caso un infisso ben realizzato disperde un quinto rispetto a un infisso vetusto. E infine si analizzano i corpi scaldanti, la distribuzione e il rendimento del sistema di produzione di calore.
In base alla valutazione di questi dati si avrà un quadro dei possibili interventi con evidenziati i risultati sia in chiave di comfort abitativo sia in termini di risparmio economico che per ogni intervento si possono raggiungere.
Per avere un quadro comprensibile dell’entità dei risparmi che si potrebbero avere grazie a interventi strutturali mirati e ben eseguiti basta partire dal fabbisogno medio del parco edilizio esistente in Italia, che è pari a 18/20 litri di petrolio per Mq/anno. Con gli opportuni interventi strutturali si potrebbe arrivare a un consumo compreso tra i 3 ed in 6 litri di petrolio per Mq/anno. Risparmio e comfort abitativo possono andare quindi di pari passo anche grazie alle varie forme incentivanti previste dal Conto Termico 2.0 o dagli sgravi fiscali.

A chi rivolgersi

Per avere una diagnosi energetica ci si deve rivolgere a un certificatore energetico, un soggetto abilitato e iscritto a un albo dei certificatori organizzato e normato dalle leggi dello Stato. Il Mise ha stabilito difatti che a partire dal 19 luglio 2016 possono essere considerate valide solo le diagnosi effettuate da Esperti in gestione dell’energia (EGE), Società di Servizi Energetici (ESCo) o Auditor Energetici. Questi ultimi dovranno aver ottenuto la certificazione e l’abilitazione necessarie per poter procedere.
In Italia non esiste una lista nazionale ufficiale di questi certificatori, ma è possibile farsi indicare i professionisti che operano in zona sia dall’amministratore di condominio, sia da un architetto che si occupa di edilizia e ristrutturazioni.

Quanto costa

L’analisi energetica ha, ovviamente, dei costi, ma tali costi possono facilmente essere recuperati per mezzo dei benefici che si ottengono dalla riduzione dei consumi energetici e grazie alla disponibilità di bonus fiscali previsti dal governo. Indicativamente, il costo di una diagnosi per un appartamento si attesta intorno ai 300 euro, mentre quella per una villa di due unità immobiliari, di uso residenziale, oscilla dai 600 ai 1200 euro. Quando si tratta di condomini, di solito viene proposto un costo di 100 euro ad appartamento, che viene poi moltiplicato per il numero degli appartamenti.

Il secondo passo: gli interventi strutturali

Con i risultati della diagnosi sarà possibile identificare i punti sui quali intervenire con una visione ampia che permetterà di ottimizzare gli investimenti fra strutturarli e impiantistici: rivolgendosi a un termotecnico di fiducia (oppure agli stessi Auditor energetici, ESCo o EGE a cui si è affidata la diagnosi energetica) si potrà valutare quali interventi eseguire, con quali priorità e con quali vantaggi in termini di comfort e di risparmio. Le soluzioni possibili sono moltissime, sia da un punto di vista involucro sia da un punto di vista impianto.

Gli incentivi

Gli interventi strutturali oltre a essere realmente più efficaci e duraturi rispetto ai rimedi palliativi, come un condizionatore portatile o una stufetta elettrica, permettono anche di ottenere risparmi duraturi e significativi. I diversi incentivi in vigore oggi consentono detrazioni fiscali in 10 anni che vanno dal 50% al 65%, fino a un mix di bonus che permette di ottenere una detrazione fiscale fino all’85% dei costi sostenuti (quest’ultima nel caso di interventi che riducono in maniera considerevole il rischio sismico dell’edificio).
Inoltre, il bonus previsto dal Conto Termico 2.0 può coprire fino al 65% della spesa e nei casi in cui la spesa non supera i 5.000 euro l’incentivo viene liquidato in una unica soluzione entro 90 giorni dall’accoglimento della pratica.
Tutte le opere di riqualificazione, di adeguamento normativo, come i lavori di isolamento, di restauro delle facciate e di rifacimento delle centrali termiche, e che hanno un impatto su tutti i condòmini, sono necessariamente deliberate a livello di decisione assembleare. In questo caso le agevolazioni giocano un ruolo determinante nella scelta da fare, poiché grazie all’Ecobonus e alla portabilità del credito è possibile cedere l’intero importo dell’incentivo fiscale maturato, che può variare dal 50% al 75% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico, lasciando al condominio l’onere di sostenere solo una minima parte dei costi complessivi della ristrutturazione. Questa agevolazione permetterà al condominio di godere immediatamente dei benefici economici derivanti dall’incentivo cedendo il credito d’imposta ottenuto all’impresa come parziale corrispettivo per i lavori effettuati.

Convegno Congiunturale "Il Mercato dell'installazione degli impianti negli edifici in Italia 2018-2021"

Convegno Congiunturale "Il Mercato dell'installazione degli impianti negli edifici in Italia 2018-2021"

200 MILA UNITA’ LOCALI, 750.000 ADDETTI E 118 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO: QUESTI I NUMERI DELLA FILIERA DEL MERCATO DEGLI IMPIANTI PER L’EDILIZIA

Sarà presentato il 13 marzo, ore 11:30, a Milano alla 41° Mostra Convegno Expoconfort il 4° Rapporto Congiunturale e Previsionale sul Mercato Italiano dell’Installazione Impianti in Edilizia, realizzato da CRESME con la partnership di MCE, CNA Impianti, ANIMA e ANGAISA.

Nel 2017 gli investimenti effettuati dalla domanda finale (gli utilizzatori), ammontano a circa 60 miliardi, inclusi i lavori sviluppati da imprese non specializzate e/o dal fai-da-te. Si tratta di una crescita del 5% rispetto a quanto registrato nel 2016. La somma dei fatturati della filiera impiantistica per l’edilizia, vale a dire il fatturato cumulato di industrie, distributori e installatori coinvolti è stato di oltre 118 miliardi di euro. Si tratta di un ambito economico che coinvolge circa 200mila unità locali e 750mila addetti, distribuiti fra industrie e laboratori di fabbricazione, esercizi commerciali, installatori.

Gli specialisti della climatizzazione invisibile a MCE2018

Gli specialisti della climatizzazione invisibile a MCE2018

Tekno Point, prima azienda italiana a produrre una linea completa di “Climatizzatori Invisibili” sarà presente alla 41^ edizione di MCE. La kermesse, che si terrà dal 13 al 16 marzo 2018 a Milano Rho, rappresenta una vetrina di assoluto prestigio per tutte le aziende del settore HVAC+R e dell’efficienza energetica.

All’interno dello Stand di Tekno Point, sito al padiglione 15 Z 30, i visitatori potranno scoprire tutte le novità e gli aggiornamenti che l’azienda veneziana ha in previsione per il 2018, compresa l’integrazione del nuovo modello AIRY della linea ventilazione meccanica controllata (VMC). L’inquinamento architettonico è da sempre una tematica cara a Tekno Point, che amplia cosi’ la sua gamma di prodotti per risolvere anche le problematiche della qualità aria interna.
Protagonisti assoluti durante la fiera saranno i climatizzatori invisibili, "Idra Inverter ed Elfo". I due modelli di punta, già apprezzati da installatori e progettisti per la loro unicità e distinzione, presentano numerose migliorie tecniche e prestazionali che consentono in particolar modo a “Idra Full Inverter” la totale integrazione con i sistemi domotici e la gestione remota tramite un’app dedicata scaricabile gratuitamente. L'azienda garantisce inoltre la propria disponibilità per i visitatori di fissare degli appuntamenti specifici con i responsabili commerciali e tecnici dell’azienda, al fine di approfondire tematiche di interesse specifico.

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Sistemi RasoParete vi invita a MCE, Mostra Convegno Expocomfort

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Trovate RasoParete a MCE 2016
dal 15.03 al 18.03

Pad. 2 Stand G53