Planium indaga i metalli e le loro potenzialità: con l’idea costante di stupire e rinnovare nascono finiture dalle texture invidiabili:
- Calamina, un ossido dell’Acciaio dai colori sfumati e freddi;
- Cemento Inossidabile, una specialità di Planium dall’effetto cromatico, ovvero un certo “pattern” che si ripete mostrando una scala di grigi con lucentezza invidiabile, ottenuto poi attraverso processi di elettrolisi.
- Acciaio inossidabile classico, oppure Acciaio Ossidato dai toni bruni e fili d’argento nelle versioni spazzolato, satinato e tela: questo metallo si ottiene attraverso dei processi di elettrolisi effettuati sulla superficie degli acciai inossidabili;
- Rame dalle note rosse, il metallo classico per eccellenza, grande conduttore; oppure Ottone e Bronzo dai riflessi dorati, le sue due leghe storiche che ne mantengono i caratteri
Proponiamo sistemi meccanici, one-click, magnetici oppure a semplice appoggio. Se è necessaria un’installazione di tipo tradizionale, però, le nostre lastre si incollano a pavimento o a parete; ogni lastra è personalizzabile, resa unica dai processi e dalla tecnologia che Planium sa sempre aggiungere ai suoi prodotti a catalogo. Serigrafie, incisioni laser, progetti speciali: realizziamo in co-design disegni specifici e particolari trattamenti superficiali. Per una posa rapida e a secco secondo i Sistemi tecnologici progettati da Planium – e tra le più veloci da adottare – è quella magnetica di MG01 che si avvale del principio per il quale l’anima metallica contenuta nelle texture si lega magneticamente al sottile sottofondo di cui il Sistema è munito.
IL METALLO NELL’INTERIOR DESIGN
Molte volte riteniamo il metallo protagonista nella storia dell’Arte e dell’Architettura per l’apporto che fornisce negli apparati esterni e questo è corretto: ci dà le suggestioni per immaginare mondi possibili attraverso i suoi colori e la sua luminosità. Questo materiale può dire la sua anche nell’Interior design, soprattutto per quanto riguarda il modo in cui contribuisce ad arricchire gli interni, accostandosi ad elementi d’arredo, grazie alle sue caratteristiche cromatiche.
Un materiale dal fascino antico. Matericità e giochi di luce
In ogni caso, la “rivincita” del metallo nell’Interior Design, fattasi sentire con spessore nell’ultimo quinquennio almeno, passa anche da un suo certo carattere ruvido, ancestrale, dal sapore un po’ medievale. Certo valido per i complementi d’arredo, il metallo è però in forme più “squadrate” anche utilizzato per rivestimenti, con funzione decorativa: basti immaginare d’altronde quale potenziale abbiano la sinergia di colori che si affiancano come quelli del bronzo e della calamina, del rame e dell’acciaio; una tra le sue rivisitazioni in chiave contemporanea può ravvisarsi nello stile industrial.
Da un punto di vista estetico arredare col metallo significa, implicitamente, diffondere un senso di minimalismo, di design ridotto all’essenziale, il che dà anche una percezione di rigore all’insieme; non vanno comunque dimenticate le caratteristiche chimiche dei metalli: l’esempio del Rame, grande conduttore, è in questo senso lampante per il suo apporto alla funzionalità ingegneristica e non solo legato all’immagine.
Oltre a non avere un ingombro fisico “imponente”, il metallo ha un punto di favore anche per come si gestisce sui “giochi” di luce: a seconda del trattamento che Planium gli riserva, può avere una differente luminosità e matericità, che a sua volta ne influenza ovviamente l’estetica; il metallo spazzolato, ad esempio, ha un carattere di maggiore lucidità rispetto al satinato il quale, tuttavia, è più sofisticato al tatto e anche per questioni cromatiche perché alterna chiaro e scuro, ombra e luce. E ciò può valere per diversi metalli: l’Acciaio, sia esso Inox oppure ossidato, e anche il cangiante Rame con le sue leghe ottenute con stagno o zinco, cioè i “dorati” Bronzo e Ottone…
L’importanza della posa
Posare con Planium è una questione di rapidità, ma anche di reversibilità: con le pose a secco, alternative ai modelli tradizionali, il brand investe sulla sostenibilità ambientale, evitando di necessitare dell’utilizzo di colle e siliconi, velocizzando il tutto e rendendolo più idoneo all’ambiente circostante. Con diverse modalità: la posa ad appoggio di AP01 Lay Floor – la più rapida in assoluto -, quella one-click di PL01 Invisible, la “meccanica” di SM02 Evolution con viti angolari a vista; la magnetica di MG01 Magnetic Floor, che fa uso del calamitato materassino che si lega magneticamente.
L’ottone è una lega di rame e zinco: la sua colorazione non è sempre uniforme, anzi: anche se generalmente è dotato di tutte le caratteristiche del rosso dorato, ha in realtà affascinanti note di verde; Planium vuole proporlo, come da tradizione, in tre diverse lavorazioni. Attraverso la spazzolatura, l’ottone mantiene il carattere di classicità che lo contraddistingue nella sua natura minimale; la satinatura permette al metallo una resa di maggiore opacità e consente di definirlo in uno stadio di lavorazione intermedia tra la spazzolatura e la tela, anch’essa ottenuta attraverso una satinatura che è però più marcata.
Più del freddo acciaio che per decenni ha fatto piazza pulita nel settore design e arredamento, l’ottone offre la percezione di una decorazione d’arredo “calda”. Oggi il design ha voluto premiare un “ritorno di fiamma” di questo elemento che è andato di moda per buona parte del ‘900, soprattutto negli anni ’30, per poi scomparire gradualmente fino alla sua ricomparsa. Oltre alle applique, basta ricordare in questo senso la storica lampada “ministeriale” Emeralite, detta anche lampada Churchill, brevettata nel 1909, prodotta in serie nel trentennio 1909-1939, un classico fino ai ’60, relegata principalmente alle scrivanie istituzionali, ultimamente tornata in auge. Nel modello originale sono di ottone il fusto e la base, di vetro il paralume.
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