Controlli sulla progettazione negli appalti integrati: come funzionano e quali sono le tempistiche

Negli appalti integrati, la progettazione e l’esecuzione dei lavori vengono affidate congiuntamente, unificando le due fasi in un unico contratto. Tuttavia, per garantire la conformità dei progetti alle normative vigenti e agli obiettivi della Pubblica Amministrazione (PA), il Codice Appalti stabilisce specifiche modalità di verifica della progettazione.
Recentemente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha fornito chiarimenti sulle tempistiche di questi controlli, rispondendo ai dubbi sollevati da alcune Stazioni Appaltanti (SA) in merito alla fase esatta in cui devono essere effettuate le verifiche sulla progettazione.
Controlli sulla Progettazione negli Appalti Integrati: quali sono le norme di riferimento?
L’attività di verifica è fondamentale per assicurare la qualità e la sicurezza delle opere pubbliche. Secondo l’articolo 34, comma 2 dell’Allegato I.7 del Codice Appalti, le verifiche progettuali devono essere eseguite da soggetti accreditati secondo la norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020, nei seguenti casi:
– Lavori con importo pari o superiore a 20 milioni di euro
– Appalti integrati con importo pari o superiore a 5.538.000 euro
Tuttavia, un dubbio sollevato da una Stazione Appaltante riguarda il momento in cui le verifiche devono essere eseguite. Nello specifico, i quesiti posti al Mit riguardano:
– Se i soggetti accreditati debbano verificare sia il progetto di fattibilità tecnico-economica messo a gara, sia il progetto esecutivo sviluppato dall’appaltatore.
– Quale sia la fase esatta della procedura in cui devono essere svolte le verifiche.
Le tempistiche della verifica progettuale negli appalti integrati
Il servizio di supporto giuridico del Mit ha chiarito che l’articolo 42 del Codice Appalti stabilisce due fasi distinte per la verifica della progettazione:
1. Verifica del progetto di fattibilità tecnico-economica
– Questo controllo deve essere completato prima dell’avvio della procedura di affidamento.
– Serve a garantire che il progetto messo a gara sia solido e rispondente ai requisiti richiesti dalla PA.
2. Verifica del progetto esecutivo
– Una volta che l’appalto integrato è stato assegnato, il progetto esecutivo elaborato dall’aggiudicatario deve essere verificato prima dell’inizio dei lavori.
– Questo step è essenziale per assicurare che il progetto sviluppato rispetti tutte le specifiche tecniche e normative.
Il Mit ha inoltre precisato che, nei contratti che prevedono sia la progettazione che l’esecuzione dei lavori, il progetto esecutivo deve essere sottoposto a una nuova verifica prima della sua approvazione definitiva.
Verifiche essenziali per la qualità e la sicurezza delle opere pubbliche
In sintesi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato che entrambi i livelli progettuali – il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo – devono essere sottoposti a verifica da parte di soggetti accreditati. Le tempistiche di controllo sono chiaramente definite nel Codice Appalti per garantire la conformità dell’opera alle esigenze della PA e la sicurezza dell’intervento.
Queste verifiche rappresentano una fase cruciale del processo, riducendo il rischio di errori e ritardi e assicurando che i lavori vengano realizzati secondo standard qualitativi elevati.
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