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Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) assumerà oltre 400 tecnici

Il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE), istituito nel 2021 in sostituzione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, assumerà 218 laureati in materia ambientale per attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale e 200 tecnici per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali.

Lo prevede il decreto-legge per il rafforzamento del MiTE approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri, che delinea un piano da attuare in tempi stretti per consentire una piena adozione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per supportare le funzioni della Commissione VIA PNRR-PNIEC, nonché per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di politica ambientale assunti in ambito UE e con gli Accordi di Parigi, per il biennio 2021-2022.
Il primo passo - si legge nella nota del MiTE - prevede un bando per l'assunzione di 218 laureati, con il 50% dei posti riservato a soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale presso il ministero della Transizione Ecologica per almeno due anni, anche non continuativi, nel triennio anteriore alla predetta data.
Ulteriori 200 tecnici saranno assunti invece per fronteggiare le necessità dettate dal dissesto idrogeologico e saranno incaricati presso le strutture commissariali regionali.
La riforma, inoltre, prevede l'istituzione di un Dipartimento ad hoc per il PNRR, una struttura che si avvarrà di due direzioni generali per accompagnare la realizzazione del PNRR e per rendicontare sull'utilizzo dei fondi alla Ue.
Infine, per l'espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il ministero potrà avvalersi fino ad un massimo di 30 tecnici di Enea ed Ispra, che presteranno servizio in posizione di distacco presso gli uffici del MiTE.
Il ministro Roberto Cingolani considera questo decreto un primo, importante, passo nel solco già tracciato del rafforzamento del Mite. Partiranno subito le assunzioni per iniziare con la messa a terra dei progetti del PNRR. Il ministro considera la direzione come quella di un ministero sempre più forte e specializzato, necessario per le grandi sfide ambientali.

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