Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Perché il Conto Termico 3.0 è in ritardo: tra attese, rimpalli e preoccupazioni

Il nuovo Conto Termico 3.0, atteso strumento per incentivare l’efficienza energetica e le energie rinnovabili negli edifici, continua a rimanere fermo ai blocchi di partenza. A denunciarlo è stato il deputato del Movimento 5 Stelle, Enrico Cappelletti, nel corso di una interrogazione presentata alla Commissione Attività Produttive della Camera, rivolta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase).

Dove è finito il decreto?
Secondo quanto esposto da Cappelletti, dopo la consultazione pubblica promossa dal Mase nel maggio 2024, lo schema di decreto è approdato per la prima volta alla Conferenza unificata solo il 7 marzo 2025. Tuttavia, da allora non si sono registrati ulteriori avanzamenti significativi. Una stasi che sta generando crescente malcontento tra gli enti locali e le imprese, ansiosi di accedere ai nuovi incentivi.

L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha espresso la propria preoccupazione in una lettera indirizzata al Mase, temendo che i ritardi possano compromettere l’utilizzo delle risorse necessarie per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico.

La risposta del Ministero e il rimpallo di responsabilità
La viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava, ha tracciato la cronologia dei passaggi tecnici che il decreto ha finora attraversato: dopo il primo esame del Dipartimento per gli Affari Regionali (DAR) e le osservazioni ricevute il 7 marzo, si sono susseguiti una serie di incontri e scambi di documenti tra Mase, DAR, Regioni e Anci. L’ultimo aggiornamento risale al 27 maggio, con l’invio delle osservazioni regionali. Ora si attende il parere tecnico del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), passaggio necessario per l’approvazione definitiva.

Cappelletti: “Il governo rallenta la transizione energetica”
“Stiamo assistendo all’ennesimo ritardo di un provvedimento fondamentale per rilanciare gli investimenti nel settore energetico”, ha commentato Cappelletti, accusando il governo di alimentare l’incertezza tra amministrazioni e imprese. Ha poi richiamato l’attenzione su altri provvedimenti in stallo, come il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, il piano nazionale per il clima e la Direttiva Case Green.
Cappelletti ha criticato duramente la premier Meloni per le dichiarazioni sul costo dell’energia fatte durante un intervento a Confindustria, accusando l’esecutivo di “incapacità e inadeguatezza” nell’attuazione di misure concrete contro il caro bollette.

Cos’è il Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0 prevede incentivi per interventi di piccola scala mirati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il contributo può coprire fino al 65% delle spese ammissibili, percentuale che sale al 100% per gli interventi su edifici pubblici dei comuni sotto i 15.000 abitanti, nonché su scuole, ospedali e strutture sanitarie.

In attesa dell’approvazione definitiva, rimane l’urgenza di sbloccare un provvedimento considerato strategico per la transizione energetica del Paese.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte