Progettazione 2026: 100 milioni agli enti locali per la riqualificazione del patrimonio pubblico
Via alla procedura per accedere ai fondi destinati all’efficientamento energetico delle scuole, alla sicurezza stradale e alla prevenzione del rischio idrogeologico
Dal 24 novembre 2025 gli enti locali possono presentare domanda per accedere al contributo di progettazione 2026, un finanziamento statale da 100 milioni di euro destinato a sostenere le spese di progettazione per opere pubbliche orientate alla sicurezza del territorio e alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, con priorità agli edifici scolastici.
Le istanze devono essere inviate esclusivamente online attraverso la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP). Il contributo è riservato a nuove progettazioni non ancora affidate e tracciate correttamente con CUP (Codice Unico di Progetto) e CIG (Codice Identificativo di Gara) ordinario.
Chi può fare domanda
Possono accedere al finanziamento Comuni, Province, Città metropolitane, Comunità montane e isolane, e Unioni di Comuni.
Sono invece esclusi:
– i comuni delle Province autonome di Trento e Bolzano;
– gli enti locali che hanno già ricevuto il contributo nel 2024 o 2025 ma non hanno completato le progettazioni finanziate, secondo quanto verificato dalla BDAP-MOP.
A cosa serve il contributo I fondi sono finalizzati a coprire esclusivamente le spese di progettazione per:
– messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
– efficientamento energetico e sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale;
– messa in sicurezza della rete stradale.
Il contributo è circoscritto ai livelli progettuali previsti dall’articolo 41 del D.Lgs. 36/2023: studio di fattibilità tecnico-economica, progetto definitivo, progetto esecutivo. Sono considerate valide anche le gare di progettazione avviate tra il 15 gennaio 2026 e la data del decreto interministeriale di assegnazione.
Requisiti tecnici e documentali Per accedere al contributo, l’ente richiedente deve:
– disporre di un’utenza attiva nel sistema MOP;
– avere trasmesso alla BDAP i documenti contabili previsti dal MEF riferiti al rendiconto di gestione 2023.
Senza il completamento di queste condizioni preliminari, le domande non saranno ammesse.
Dettagli sulle domande
Ogni ente può presentare fino a tre domande, ognuna contenente da uno a tre CUP validi e attivi, generati con i template ufficiali 2511001 (Lavori pubblici) o 2511002 (Servizi). Ogni progetto deve essere associato a un CIG ordinario. L’uso dello smart-CIG comporta l’esclusione automatica.
Taglio alle risorse
Per il 2026 il budget complessivo è di 100 milioni di euro, dimezzato rispetto agli anni precedenti, in seguito alla revisione introdotta dalla Legge n. 207/2024 che ha ridotto la dotazione annua da 200 a 100 milioni per il periodo 2026-2031.
Obiettivo: accelerare la progettazione pubblica
Con questa misura, il governo punta a incentivare l’accelerazione della progettazione pubblica, condizione necessaria per accedere a fondi nazionali ed europei per la realizzazione delle opere. Una strategia mirata a potenziare la resilienza dei territori, migliorare la sicurezza delle infrastrutture e favorire la transizione ecologica del patrimonio pubblico.

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