Rinnovabili: in arrivo la revisione del decreto FER X e lo sviluppo dell’accumulo

Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto annuncia cambiamenti strategici per migliorare l’integrazione delle rinnovabili e rispondere alla sfida della sovrapproduzione.
In risposta a un’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Carlo Calenda, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha annunciato importanti modifiche al decreto FER X. Al centro della revisione, il meccanismo dei contratti a due vie, con l’obiettivo di rendere più efficiente e coerente l’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico nazionale.
Il Ministro ha specificato che la revisione riguarderà anche gli interventi di repowering e revamping, puntando al superamento delle criticità attuali, in particolare nei periodi di overproduction. L’intento è quello di ridefinire i criteri di remunerazione per incentivare solo l’energia realmente utile alla rete e coerente con le esigenze operative del sistema.
Cos’è il decreto FER X
Il Decreto FER X Transitorio, in vigore dal 28 febbraio 2025, è uno strumento di incentivazione promosso dal Ministero dell’Ambiente per sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili. Le tecnologie ammesse comprendono fotovoltaico, eolico, idroelettrico e impianti a biogas derivante da processi di depurazione.
Il meccanismo prevede due modalità di accesso agli incentivi:
– Accesso diretto per impianti fino a 1 MW di potenza, con tariffe incentivanti senza necessità di gare;
– Procedure competitive per impianti superiori a 1 MW, attraverso bandi gestiti dal GSE e presentazione di domande sul Portale FER X.
La dotazione complessiva è di 9,7 miliardi di euro, con un contingente di potenza pari a 17,65 GW. Il decreto è valido fino al 31 dicembre 2025, con il primo bando aperto il 3 giugno 2025.
L’accumulo come chiave per la stabilità della rete
Parallelamente alla revisione del FER X, il Governo punta a rafforzare lo sviluppo dei sistemi di accumulo, essenziali per affrontare il fenomeno della sovrapproduzione da rinnovabili nei momenti di bassa domanda.
Secondo Pichetto, la strategia prevede l’adozione di sistemi di accumulo elettrochimici e idroelettrici da integrare con i nuovi impianti. Queste soluzioni contribuiranno a stabilizzare la rete, ottimizzare l’uso dell’energia prodotta e ridurre le perdite legate a tagli di produzione, già evidenti nei report di Terna nei fine settimana.
La riforma del decreto FER X e lo sviluppo degli accumuli rappresentano quindi un passo fondamentale verso una transizione energetica più sostenibile, efficiente e sicura.
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