Bonus edilizi 2025 per redditi oltre 75.000 euro

Dal 2025 scattano i massimali di spesa detraibile: contano reddito e figli a carico. Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate:
Nuove regole in arrivo per i contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro che intendono usufruire dei bonus edilizi a partire dal 2025. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto, con l’articolo 16-ter del TUIR, un tetto massimo alle spese detraibili ai fini IRPEF, calcolato in base alla situazione reddituale e familiare del contribuente. Un meccanismo destinato a ridurre l’onere fiscale per lo Stato e rendere più equo l’accesso alle agevolazioni.
Un doppio binario in base al reddito
I nuovi massimali riguardano esclusivamente i contribuenti con redditi complessivi superiori a 75.000 euro, al netto della prima casa e relative pertinenze. La norma distingue due fasce:
– Reddito tra 75.000 e 100.000 euro → Importo base: 14.000 euro
– Reddito oltre 100.000 euro → Importo base: 8.000 euro
A questo importo si applica un coefficiente legato al numero di figli fiscalmente a carico, così definito:
– Nessun figlio a carico = 0,50
– 1 figlio a carico = 0,70
– 2 figli a carico = 0,85
– Più di 2 figli o almeno 1 con disabilità = 1,00
Esempi pratici
Un contribuente con reddito tra 75.000 e 100.000 euro e senza figli potrà portare in detrazione spese edilizie fino a 7.000 euro annui (14.000 × 0,5). Con il bonus ristrutturazione al 50%, ciò si traduce in una detrazione massima di 3.500 euro all’anno, anche se la spesa effettiva fosse ben superiore.
Per chi ha un reddito oltre i 100.000 euro e un figlio a carico, il tetto sarà di 5.600 euro (8.000 × 0,7), con detrazione massima annuale di 2.800 euro.
I chiarimenti delle Entrate
Con la Circolare 6/E del 29 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che:
– Nel calcolo del coefficiente vanno inclusi anche i figli non più detraibili per effetto dell’Assegno Unico, quelli conviventi del coniuge deceduto e quelli a carico anche solo per parte dell’anno.
– Le spese edilizie sostenute prima del 1° gennaio 2025 restano escluse dai nuovi limiti, così come gli interessi passivi su mutui contratti entro il 31 dicembre 2024.
– La scelta delle spese da imputare in caso di superamento del massimale è a discrezione del contribuente, che può privilegiare quelle con aliquota più alta.
Reddito effettivo, non concordato
Anche per i contribuenti aderenti al concordato preventivo biennale, il limite si applica sul reddito effettivamente prodotto, e non su quello concordato.
Il nuovo sistema punta a modulare l’accesso ai bonus edilizi in modo più equo, premiando i nuclei familiari numerosi e scoraggiando un uso eccessivo degli incentivi da parte dei redditi alti. Un cambio di rotta significativo, che renderà necessario pianificare con attenzione i lavori edilizi e le relative detrazioni a partire dal 2025.
Risposte