Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Annullato il bando che viola l’equo compenso: un passo avanti per la tutela dei professionisti

Un segnale importante per il rispetto della dignità professionale arriva dalla Sicilia, dove una Stazione Appaltante ha annullato in autotutela un bando di gara per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, in seguito alle osservazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e alla segnalazione della Fondazione Inarcassa.

Il bando in questione riguardava la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per l’adeguamento antincendio e la riqualificazione del Conservatorio di Stato “V. Bellini” di Caltanissetta. Con un importo a base di gara fissato a 92.649 euro, la procedura era stata concepita per rimanere sotto la soglia dei 140mila euro, consentendo così l’affidamento diretto e l’applicazione del criterio del minor prezzo.

Tuttavia, l’Anac ha ritenuto che i compensi previsti risultassero insufficienti e in contrasto con le norme sull’equo compenso, evidenziando una compressione non giustificata del valore economico dell’incarico. Di conseguenza, ha suggerito alla Stazione Appaltante di annullare il bando, indicazione prontamente accolta.

Fondazione Inarcassa ha espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando l’efficacia dell’attività di contrasto alle irregolarità nei bandi pubblici. L’Osservatorio interno ha infatti rilevato una diminuzione delle segnalazioni da parte dei professionisti, segno di una crescente attenzione al rispetto delle regole.

A confermare questa tendenza sono anche i dati raccolti nel 2024 da due osservatori di settore. Secondo l’Osservatorio bandi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), quasi l’80% dei 1954 bandi analizzati tra luglio 2023 e maggio 2024 risulta conforme ai criteri dell’equo compenso. L’osservatorio ONSAI del CNAPPC – Cresme ha evidenziato un incremento dell’applicazione dell’equo compenso nei bandi sopra i 200mila euro pubblicati con procedura aperta.

Nonostante questi progressi, il tema resta controverso. Due scuole di pensiero si confrontano: da un lato chi considera l’equo compenso un diritto inalienabile, dall’altro chi ne relativizza l’importanza in nome di un ritorno d’immagine o di altre forme di compensazione. La recente sentenza della Cassazione, che ha legittimato l’accettazione di incarichi gratuiti da parte dei professionisti, testimonia la complessità del dibattito.

Le norme in vigore cercano di mediare tra esigenze diverse. Il Codice degli Appalti e la legge sull’equo compenso hanno trovato un punto d’incontro con il Correttivo del Codice Appalti. Le nuove disposizioni stabiliscono che per gli incarichi sotto i 140mila euro è possibile una riduzione del compenso fino al 20%, mentre per quelli superiori, il compenso deve essere calcolato secondo il Decreto Parametri, con una parte fissa del prezzo e una parte ribassabile.

L’annullamento del bando di Caltanissetta rappresenta dunque un caso emblematico di come l’applicazione delle norme possa evolversi verso una maggiore equità e trasparenza, tutelando il valore del lavoro professionale e garantendo al contempo la qualità delle prestazioni offerte alla pubblica amministrazione.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte