Nuovo Testo Unico Edilizia: il Governo approva la delega per riformare la normativa del settore
Con un voto espresso in via d’urgenza, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega al Governo per l’adozione del nuovo Codice dell’edilizia e delle costruzioni. Il provvedimento, elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mira a un riordino organico e a una profonda semplificazione della disciplina edilizia nazionale.
Un Testo Unico per un’edilizia più chiara, efficiente e sicura
Il nuovo Codice, che dovrà essere adottato tramite uno o più decreti legislativi entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge delega, intende sostituire l’attuale DPR 380/2001 (Testo Unico dell’edilizia) con una normativa semplificata, digitale e coerente con le moderne esigenze di sicurezza sismica ed energetica. Il Governo ha chiarito che l’obiettivo primario è la semplificazione dei procedimenti amministrativi, in continuità con il recente DL 69/2024 “Salva Casa”.
Doppia conformità sismica obbligatoria e asseverazione dello stato legittimo
Tra le principali novità, spiccano l’introduzione dell’obbligo della doppia conformità sismica (al momento della realizzazione e della sanatoria), l’asseverazione obbligatoria dei titoli edilizi pregressi per attestare lo stato legittimo degli immobili e l’eliminazione delle premialità volumetriche per la rigenerazione urbana previste in precedenti bozze.
Digitalizzazione integrale dei procedimenti edilizi
Un altro pilastro della riforma è la digitalizzazione: tutti i procedimenti edilizi saranno gestiti digitalmente, con interoperabilità tra le banche dati delle PA. L’obiettivo è istituire un fascicolo digitale delle costruzioni e garantire ai cittadini un unico punto d’accesso per tutte le istanze, eliminando richieste di documenti già in possesso dell’amministrazione.
Sanatoria edilizia: ante ’67 semplificata, confermata la conformità asincrona per le lievi difformità
La legge delega affronta anche il nodo della sanatoria edilizia, semplificando la regolarizzazione degli abusi realizzati prima del 1967 e mantenendo la possibilità di regolarizzare lievi difformità tramite la conformità asincrona. Per le zone sismiche, resta l’obbligo della doppia conformità alle norme vigenti.
Classificazione degli interventi e semplificazione dei titoli abilitativi
Viene proposta una nuova classificazione degli interventi edilizi basata sull’impatto urbanistico-edilizio, con la razionalizzazione dei titoli abilitativi (Permesso di Costruire, SCIA, CILA) secondo criteri di proporzionalità. Prevista anche la semplificazione delle procedure per il cambio di destinazione d’uso senza opere.
Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e coordinamento tra Stato e Regioni
La riforma mira a superare le frammentazioni normative regionali, stabilendo i LEP come strumento per garantire standard minimi uniformi sul territorio nazionale. Si punta inoltre a coordinare la normativa edilizia con quelle sulla tutela dei beni culturali, urbanistica, salute pubblica e sicurezza.
Una lunga gestazione, ora la sfida è attuare la riforma
L’iter di riscrittura del Testo Unico Edilizia è iniziato nel 2023 per volontà del Ministro Matteo Salvini, che ha promosso tavoli di confronto con professionisti, enti e associazioni. Dopo una fase di consultazioni e bozze, il disegno di legge delega approvato in CdM rappresenta il culmine di un percorso tecnico-politico complesso, ma non ancora concluso: la sfida ora passa al Parlamento e ai decreti attuativi.

Risposte