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Il Governo punta sul Piano Casa Italia: 660 milioni di euro contro il disagio abitativo

Un primo stanziamento di 660 milioni di euro segna l’avvio del Piano Casa Italia, il programma strategico voluto dal Governo per contrastare il crescente disagio abitativo e garantire il diritto alla casa a fasce sempre più ampie della popolazione. Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini al termine del quinto incontro del Tavolo Casa, svoltosi ieri presso il Ministero con la partecipazione di enti locali e associazioni di categoria.

“L’incontro ha confermato l’importanza di un approccio collaborativo nella definizione delle politiche abitative nazionali”, ha sottolineato il Ministero. L’obiettivo è quello di mettere in campo un piano organico e innovativo, capace di rispondere concretamente alle esigenze emergenti nel settore dell’abitare.

Gli obiettivi del Piano Casa Italia
Il Piano Casa Italia prevede una profonda riorganizzazione del sistema abitativo nazionale attraverso diverse direttrici di intervento:
– riforma del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
– promozione di modelli innovativi di finanziamento fondati sull’integrazione tra capitale pubblico e privato;
– creazione di soluzioni abitative flessibili e integrate nel tessuto urbano, che coniughino edilizia residenziale e sociale;
– coinvolgimento del Terzo Settore per la gestione e l’offerta di servizi abitativi sociali.

Lo stanziamento iniziale di 660 milioni di euro copre il primo periodo di avvio e sperimentazione, con fondi previsti nelle ultime due Leggi di Bilancio distribuiti su quattro anni: 100 milioni per i progetti pilota tra il 2027 e il 2028, 150 milioni nel 2028, 180 milioni nel 2029 e 230 milioni nel 2030.

Un fabbisogno abitativo in crescita
L’annuncio giunge in un contesto in cui le esigenze abitative del Paese risultano in forte crescita. Secondo una recente stima di Confindustria Assoimmobiliare, nei prossimi cinque anni l’Italia avrà bisogno di circa 635.000 nuove abitazioni, tra nuove costruzioni e interventi di rigenerazione del patrimonio esistente, con un investimento complessivo di circa 170 miliardi di euro.

La scadenza di giugno 2025
Il Piano Casa Italia, previsto dalla Legge di Bilancio 2025, dovrà essere definito entro giugno 2025 tramite un DPCM proposto dal Ministro delle Infrastrutture, previo accordo in Conferenza Unificata. La scadenza ormai imminente delle prossime due settimane rappresenta un passaggio cruciale per l’attuazione concreta del programma.

Le reazioni: Ance e Consap
Le prime reazioni al piano non si sono fatte attendere. L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha accolto positivamente l’impegno del Governo: “Bene riportare il tema della casa in cima all’agenda politica. Il disagio abitativo coinvolge sempre più giovani e serve un intervento organico che mobiliti istituzioni, capitali privati e operatori del settore”, ha dichiarato l’associazione.
Anche Consap, per voce del presidente Sestino Giacomoni, ha espresso disponibilità a contribuire alla realizzazione del piano, facendo leva sull’esperienza maturata nella gestione del patrimonio immobiliare ex INA e dei fondi pubblici dedicati al settore immobiliare e creditizio.

Una riforma ambiziosa
Il Piano Casa Italia rappresenta dunque una riforma di ampio respiro, finalizzata a ridefinire le politiche abitative del Paese con un approccio sistemico e integrato, che mira a coinvolgere pubblico, privato e Terzo Settore per rispondere al disagio abitativo con modelli sostenibili e innovativi.

 

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