Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie: il passaggio strategico dalle regole prescrittive agli obiettivi prestazionali con la guida INAIL sulla RTV V.11
Nell’ambito della sicurezza antincendio, il settore sanitario rappresenta una delle sfide più complesse: tutela della vita, continuità delle cure e fragilità degli occupanti impongono standard elevati e soluzioni progettuali altamente contestualizzate. È in questo scenario che si colloca la nuova guida INAIL sulla Regola Tecnica Verticale (RTV) V.11, realizzata con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Il documento segna il passaggio da un approccio prescrittivo, rigido e uniforme, a uno prestazionale, flessibile e calibrato sul contesto reale.
Un cambio di paradigma: dalla norma alla prestazione
La RTV V.11, approvata con il D.M. 29 marzo 2021, si integra nel Codice di prevenzione incendi (D.M. 3 agosto 2015) e si applica a ospedali, RSA e ambulatori. Essa consente al progettista di scegliere tra due percorsi: seguire le tradizionali RT del 2002, oppure adottare il Codice con la nuova RTV, che privilegia un approccio prestazionale.
Il cuore del cambiamento è l’abbandono del rigido schema tabellare in favore di una valutazione del rischio specifica, con l’attribuzione dei profili Rvita (vita umana), Rbeni (beni) e Rambiente (ambiente), da cui derivano i livelli di prestazione per le misure antincendio.
Il ruolo centrale dell’EOP e dei sistemi di gestione
Elemento operativo cardine per le aree di degenza (TA) è l’Esodo Orizzontale Progressivo (EOP), che consente l’evacuazione in sicurezza di pazienti non deambulanti attraverso compartimenti contigui considerati “luoghi sicuri temporanei”. A supporto, entrano in gioco la Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA) e i sistemi di allarme vocale (EVAC), strumenti imprescindibili per una gestione efficace dell’emergenza in ambienti ad alta complessità.
Dalla classificazione al progetto: come si struttura la RTV
La guida INAIL chiarisce come classificare le attività (SA, SB, SC) e suddividere gli ambienti in aree funzionali (TA, TB, TC, ecc.), in modo da applicare con precisione le misure delle Sezioni S (S.1-S.10). Dalla reazione al fuoco (S.1) al controllo dei fumi e del calore (S.8), passando per la compartimentazione (S.2) e la progettazione delle vie d’uscita (S.4), il sistema si struttura per offrire protezione reale, riducendo il ricorso alle deroghe.
Flessibilità e responsabilità: cosa cambia per progettisti e gestori
Rispetto alla RT 2002, la RTV V.11 permette un maggiore grado di libertà progettuale, ma impone anche una più forte responsabilizzazione del progettista e del responsabile dell’attività. L’adozione del sistema GSA, la formazione del personale, la manutenzione dei dispositivi antincendio e la redazione di una SCIA coerente diventano elementi imprescindibili.
La guida INAIL: un caso studio per comprendere le differenze operative
Attraverso un caso studio di ristrutturazione ospedaliera, la guida evidenzia le principali differenze operative tra RT 2002 e RTV V.11:
– Normativa: da prescrittiva (RT 2002) a prestazionale (V.11);
– Rischio: da tabellare a personalizzato, con profili Rvita/Rbeni/Rambiente;
– Esodo: da vie d’uscita standard a EOP con ascensori antincendio;
– Iter: meno deroghe, più coerenza progettuale e chiarezza documentale.
Un nuovo standard per la qualità progettuale
La RTV V.11 si afferma come uno strumento che eleva la qualità progettuale delle strutture sanitarie, ponendo al centro la sicurezza reale degli utenti, la continuità clinica e la sostenibilità del progetto nel tempo. Una rivoluzione culturale e tecnica che, come sottolinea la guida INAIL, riduce le rigidità normative senza abbassare i livelli di sicurezza, ma anzi adattandoli alle necessità effettive delle strutture e delle persone che le vivono.

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