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Casa Aria, la leggerezza prende forma

Questo progetto firmato dall’interior designer Simona Fogalesi trasforma gli spazi datati di una casa anni ’70 in ambienti fluidi, luminosi e contemporanei. Casa Aria è oggi un’abitazione che riflette il carattere dei proprietari: rigoroso ma accogliente, essenziale ma capace di emozionare. Fin dal primo sopralluogo, la designer ha saputo leggere le potenzialità dello spazio: soffitti alti nascosti da controsoffittature e stanze chiuse da pareti che soffocavano la luce. L’intervento ha puntato a restituire respiro, liberando i volumi in un dialogo costante tra interno ed esterno.

I materiali diventano protagonisti: cemento architettonico per i pavimenti, acciaio e lamiera per gli arredi, texture ricercate che donano slancio ad un ambiente minimale. Scelte che restituiscono un’immagine essenziale e contemporanea, resa più calda dall’equilibrio dei volumi, dalla luce naturale e da dettagli capaci di dare ritmo e personalità.

Elemento centrale del soggiorno è la grande libreria su misura, concepita non solo come contenitore ma come vero e proprio dispositivo architettonico. Alta oltre 4,5 metri, è stata studiata nei minimi dettagli per risolvere le sfide tecniche di montaggio e per nascondere i segni dei giunti verticali. La soluzione è stata quella di creare dei ripiani che fuoriescono leggermente dai montanti, un espediente progettuale che trasforma un vincolo in un dettaglio distintivo.

Leggera e scenografica, illuminata da LED integrati, la libreria introduce una presenza scenica discreta ma riconoscibile, capace di dare carattere all’intero ambiente. Non è un semplice arredo, bensì un segno architettonico che sintetizza l’approccio progettuale, volto a unire funzionalità e bellezza.

In questa ricerca di leggerezza e continuità visiva, l’uso delle porte scorrevoli filomuro ECLISSE Syntesis Line si inserisce perfettamente. La loro presenza discreta è quasi impercettibile: i varchi appaiono come superfici continue e pulite, prive di stipiti e cornici. Quando le porte scorrono e scompaiono all’interno della parete, lo spazio si apre e si dilata in un unico volume arioso. Quando invece sono chiuse, gli ambienti acquistano intimità e riservatezza senza rinunciare alla coerenza estetica.

La cucina si nasconde o rimane a vista grazie alla porta scorrevole a doppia anta, dotata di un sistema di sincronia che permette l’apertura e la chiusura simultanea dei due pannelli: muovendo una sola anta, entrambe scorrono insieme in modo fluido e coordinato. Anche i percorsi distributivi nelle altre stanze e nella zona notte acquistano forza e armonia attraverso varchi delimitati sempre da porte a scomparsa senza finiture esterne oppure porte filomuro a battente che si integrano nelle superfici murarie.

Il progetto si completa con una terrazza outdoor rivestita in cemento architettonico a basso spessore, arredata con volumi essenziali e pensata per essere vissuta in ogni stagione. Interni ed esterni dialogano senza interruzioni, rafforzando l’idea di una casa che non soffoca ma respira, accoglie e avvolge.

“Per me progettare significa interpretare l’anima dei miei clienti e tradurla in spazi da vivere, senza andare incontro alle mode del momento. Casa Aria è il risultato di questa ricerca: ambienti che danno respiro e nello stesso tempo coccolano. In un progetto mi piace curare tutto quello che si vede, anche quello che rimane nascosto. Ho scelto i prodotti ECLISSE perché oltre ad avere un’estetica minimale e pulita ed una cura maniacale dei particolari, hanno tecnicismi avanzati che permettono alle scorrevoli di fluire leggere. Come interior designer non mi occupo spesso di questo tipo di scelte ma, quando vengo chiamata in causa, faccio in modo che tutti gli elementi siano all’altezza del progetto”.

Simona Fogalesi è un’interior designer con un passato da pallavolista di serie A. Da piccola amava rotolarsi nei trucioli del laboratorio di falegnameria del padre, dove quotidianamente osservava mani che creavano oggetti nati da un pezzo di legno. Oggi trasforma la sua curiosità infantile in un mestiere che ama profondamente: dare forma a ciò che ancora non esiste, disegnarlo, curarne ogni dettaglio fino a vederlo realizzato. È in questo processo creativo che ritrova la vera essenza del suo lavoro.

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