Novità mutui e imprese nella prima bozza Legge di Bilancio 2024

Legge di Bilancio 2024
Agevolazioni mutui, imprese e lavoratori autonomi. Frenati ormai i bonus edilizi La bozza per la Legge di Bilancio 2024 è uscita e varie sono le novità contenute all'interno, soprattutto in riferimento agli aiuti per fasce di reddito più basse o Under 36. Trattandosi solamente di una prima bozza bisogna ancora aspettarsi dei cambiamenti, in questa ...
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Riqualificazione urbana: i dati dell’Osservatorio sull’Innovazione

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In Italia, ci sono circa 1 milione di edifici ad uso residenziale, che necessiterebbero di interventi di innovazione dal punto di vista edilizio, urbanistico e sociale. Nel perseguire gli obiettivi dettati dall'Unione Europea, si renderebbero necessari interventi su circa 36.000 edifici all'anno per i prossimi 30 anni per allinearsi al target europ...
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Cessione del Credito: nuovi provvedimenti per l'edilizia libera

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La questione 'cessione del credito' ha animato il mondo dell'edilizia libera nelle ultime settimane. La discussione ha infatti portato a proporre delle nuove soluzioni su come ripristinare la cessione del credito per i lavori che sono classificabili come di edilizia libera e che sono stati già avviati. Lo scorso 16 febbraio, il decreto numero 11, h...
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Legge di Bilancio 2023: nessun aggiornamento per il settore edilizia

Legge di Bilancio 2023: nessun aggiornamento per il settore edilizia
Dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il 2 dicembre il Disegno di Legge di Bilancio 2023 è giunto in Parlamento per la sua discussione, che si protrarrà fino alla fine del mese.La Manovra, del valore di 35 miliardi di euro, ad oggi non vede menzione di novità nel settore dell'edilizia, in particolare del Superbonus e della cessio...
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Le iniziative del progetto RECiProCo per l'economia circolare

Le iniziative del progetto RECiProCo per l'economia circolare
Il 25 ottobre si è tenuto l'evento conclusivo del progetto RECiProCo di ENEA, iniziativa sulla realizzazione di strumenti e iniziative sull'economia circolare per i consumatori svoltasi nell'ultimo anno nei territori di Taranto, Anguillara Sabazia e Bologna. Il progetto, tramite il coinvolgimento diretto di enti pubblici e privati del territorio, c...
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Efficientare il patrimonio immobiliare UE: avviato il progetto REHOUSE

Efficientare il patrimonio immobiliare UE: avviato il progetto REHOUSE
Il progetto REHOUSE, finanziato con 10 milioni di euro dal programma di ricerca Horizon Europe e coordinato dal CARTIF Technology Center di Madrid, è stato ideato con l'obiettivo di aumentare il risparmio energetico, la generazione di energia rinnovabile e la sicurezza antisismica degli edifici europei ed efficientarne il patrimonio immobiliare. Ne...
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Superbonus: il Ministro Giorgetti parla di revisione

Superbonus: il Ministro Giorgetti parla di revisione
Si parla di modifiche per il Superbonus. "Sarà rivisto in modo selettivo, perché il governo non ritiene equo destinare una così ingente massa di risorse a una limitatissima fetta dei cittadini, in modo indistinto per reddito e per prima o seconda casa. Potevano essere usate in altro modo", afferma Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Economia...
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Riciclare è un dovere! (Ed è pure facile!)

RICICLARE È UN DOVERE ( ED È PURE FACILE!)
  Bastano pochi accorgimenti per migliorare il riciclo e riutilizzare i materiali, anche nei processi più ''strani'' Si legge ovunque dell'importanza del riciclo. Di come sia un nostro dovere. Un atto di consapevolezza verso il pianeta e l'ambiente. Siamo sicuramente tutti d'accordo. Però…(che poi deve sempre esserci un però?) in alcuni casi, ...
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IBIMI sigla l'accordo con AIST per una collaborazione multi-indirizzo per la digitalizzazione italiana

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Per sviluppare la propria posizione competitiva a livello mondiale, la digitalizzazione italiana del costruito ha la necessità di crescere organicamente in tutte le sue componenti disciplinari. Roma, 22 luglio 2022 – Affermare un progetto comune di promozione della digitalizzazione del settore delle costruzioni: è l'obiettivo del protocollo di...
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L'ANCE ha eletto la nuova Presidente: Federica Brancaccio

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L'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha annunciato il nome della nuova Presidente: l'imprenditrice napoletana Federica Brancaccio. Eletta a Roma mercoledi otto giugno, è stata scelta dall'Assemblea al primo turno con la maggioranza dei voti (71,2% delle preferenze).Federica Brancaccio, laureata in Lingue e Letterature Moderne e costrut...
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Edilsocialexpo: l'asse economico tra Italia - Emirati Arabi

Emirati Arabi Emirati Arabi
Attraverso l'intervista al Segretario Generale della CCIE, vi spieghiamo perchè è importante investire negli Emirati Arabi L'industria edile costituisce oggi la colonna portante dell'economia di molti Paesi come per l'Italia e gli Emirati Arabi.Oltre ad essere considerato uno dei settori meglio consolidati al mondo, la stabilità e la crescita costa...
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Maggio, mese di novità per Superbonus 110% e cessione del credito

Cantieri Cantieri
Dal 2 maggio 2022 sono partite importanti novità riguardo Superbonus e cessione del credito. Prima tra tutte, è giunta la proroga del superbonus 110% per le unifamiliari e le villette, annunciata dal DEF e confermata dal decreto Aiuti, conosciuto come decreto energia e rifornimenti approvato dal CDM del 2 maggio 2022. Una novità importante per l'ec...
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L'operazione termostato parte dai condizionatori: dal 1 Maggio limiti e multe sull'uso

Condizionatori
Dal primo maggio sarà avviata "L'operazione termostato", il regolamento varato dal Governo Draghi finalizzato ad abbassare i consumi energetici e necessario per rendere il Paese sempre più indipendente dal gas russo. La manovra governativa è giunta con un emendamento introdotto al decreto bollette che approva nuove regole sui condizionatori. Le nor...
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L’iniziativa economica del futuro è ufficialmente Green

Green economy Green economy
Festeggiano le associazioni ambientaliste: il lungo iter della prima delle quattro necessarie delibere, approvata lo scorso 9 giugno 2021 in Senato, è finalmente terminato. Da ieri, 8 febbraio 2022, nella Costituzione italiana è sancito che l'iniziativa economica non potrà più svolgersi in modo da danneggiare la salute e l'ambiente. Per approvare q...
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S.O.S. Rincaro: nuovi fondi per difendersi

Rincaro bollette Rincaro bollette
Il Governo Draghi si è riunito ancora una volta per trovare una soluzione su come arginare il rincaro bollette che turba profondamente l'economia nazionale. Il Governo ha avanzato una serie di misure per mitigare gli aumenti: altri 3,8 sono stati introdotti con la legge di bilancio 2022 a cui si aggiungono 1,7 mld stanziati per decreto, proventi de...
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Appalti pubblici: chiesto l'esonero dei contributi per stazioni appaltanti e operatori economici

Appalti pubblici: chiesto l'esonero dei contributi per stazioni appaltanti e operatori economici

A causa della grave crisi economica generata dall'emergenza sanitaria, l'ANAC ha chiesto al Governo di disporre l'esonero dal versamento dei contributi ad essa dovuti da parte dei soggetti pubblici e privati per tutte le procedure di gara fino al 31/12/2020.

L’art. 1, comma 67, della L. 23/12/2005, n. 266 prevede che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), ai fini della copertura dei costi relativi al proprio funzionamento (di cui all’art. 1, comma 65, della L. 266/2005) determina annualmente l’ammontare delle contribuzioni ad essa dovute dai soggetti, pubblici e privati, sottoposti alla sua vigilanza, nonché le relative modalità di riscossione, ivi compreso l’obbligo di versamento del contributo da parte degli operatori economici quale condizione di ammissibilità dell’offerta nell’ambito delle procedure finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche.

Con la Delibera ANAC del 01/04/2020, n. 289, a causa della grave crisi economica generata dall'emergenza sanitaria, l'ANAC ha chiesto al Governo di disporre l'esonero dal versamento dei contributi ad essa dovuti per tutte le procedure di gara fino al 31/12/2020, da parte dei soggetti pubblici e privati di seguito indicati:
- le stazioni appaltanti di cui alla lett. o), dell’art. 3, comma 1, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici);
- gli operatori economici, di cui alla lett. p), dell’art. 3, comma 1, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50 che intendano partecipare a procedure di scelta del contraente attivate dai soggetti di cui al punto precedente.

Restano fermi tutti gli altri adempimenti previsti in materia di tracciabilità dei flussi finanziari e di monitoraggio e vigilanza sui contratti pubblici, con particolare riguardo per la richiesta dei CIG e la comunicazione delle informazioni di cui all’art. 213, del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50.

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Separazione tra offerta tecnica ed offerta economica: nuovi chiarimenti del Consiglio di Stato

Separazione tra offerta tecnica ed offerta economica: nuovi chiarimenti del Consiglio di Stato

La conoscenza di elementi economici nella fase della valutazione dell'offerta tecnica condiziona la Commissione di gara, compromettendo la garanzia di imparzialità della valutazione.

FATTISPECIE
Nel caso di specie si trattava di una procedura per l’affidamento in concessione, di durata trentennale, di due farmacie di proprietà comunale. La ricorrente era stata esclusa dalla gara perché nella sua offerta tecnica erano contenute le indicazioni relative, oltre al canone iniziale, ai canoni annui, fissi e variabili, nonché i ricavi e i costi, per merci, personale, servizi, locazione, oneri di concessione, oneri diversi e ammortamenti, relativi ai tre anni di gestione.

Al riguardo il Consiglio di Stato, sentenza 09/01/2020, n. 167 ha fornito un interessante riepilogo degli orientamenti giurisprudenziali sul principio di separazione tra offerta tecnica ed offerta economica, che impone che le offerte economiche debbano restare segrete per tutta la fase procedimentale in cui la Commissione compie le sue valutazioni sugli aspetti tecnici della proposta negoziale.

FONDAMENTO E FINALITÀ
Il principio di separazione tra offerta tecnica ed offerta economica trae fondamento dall’obiettivo di evitare che elementi di valutazione di carattere automatico possano influenzare la valutazione degli elementi discrezionali. Tale principio costituisce, dunque, presidio all'attuazione dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, per garantire il lineare e libero svolgimento dell’iter che si conclude con il giudizio sull'offerta tecnica e l'attribuzione dei punteggi ai singoli criteri di valutazione.

REGOLE E APPLICAZIONE
Il principio si declina in una triplice regola, per cui:
a) la componente tecnica dell'offerta e la componente economica della stessa devono essere necessariamente inserite in buste separate e idoneamente sigillate, proprio al fine di evitare la suddetta commistione;
b) è precluso ai concorrenti l’inserimento di elementi economico-quantitativi all’interno della documentazione che compone l’offerta tecnica (qualitativa);
c) l’apertura della busta contenente l’offerta economica deve necessariamente seguire la valutazione dell’offerta tecnica.

Tali regole operative trovano applicazione nei soli in casi in cui sussista effettivamente il pericolo di compromissione della garanzia di imparzialità della valutazione, il che accade, appunto, solo laddove concorrano elementi di giudizio a carattere discrezionale (inerenti l’apprezzamento dei profili tecnici e qualitativi della proposta negoziale articolata dagli operatori economici in concorrenza) ed elementi di giudizio a rilevanza obiettiva ed automatica (quali sono quelli della componente economica dell’offerta) e, dunque, soltanto allorché il criterio di aggiudicazione (che ingloba entrambi i profili) sia quello della offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.

ELEMENTI ECONOMICI AMMESSI NELL’OFFERTA TECNICA
Il divieto di commistione, peraltro, non può essere interpretato in maniera indiscriminata, al punto da eliminare ogni possibilità di obiettiva interferenza tra l’aspetto tecnico e quello economico dell’appalto posto a gara. In particolare, possono essere inseriti nell’offerta tecnica voci a connotazione (anche) economica o elementi tecnici declinabili in termini economici se rappresentativi di soluzioni realizzative dell’opera o del servizio oggetto di gara. Conseguentemente:
- è stata ammessa l’indicazione nell’offerta tecnica di alcuni elementi economici, resi necessari dagli elementi qualitativi da fornire, purché tali elementi economici non consentano di ricostruire la complessiva offerta economica o purché non venga anticipatamente reso noto il “prezzo” dell’appalto;
- è stato escluso che la commistione di elementi dell'offerta tecnica con quella economica possa arrecare un pregiudizio al principio di segretezza delle offerte quando gli elementi di quest'ultima anticipati nella prima abbiano carattere del tutto marginale rispetto alla base d'asta ribassabile o se gli stessi siano inscindibili dagli aspetti di carattere qualitativo da esporre in sede di offerta tecnica.

GARANZIA DI IMPARZIALITÀ DELLA COMMISSIONE DI GARA
In conclusione il Consiglio di Stato, nel confermare la legittimità della sanzione espulsiva, ha ribadito che la conoscenza di elementi economici da parte della Commissione di gara, nella fase della valutazione dell'offerta tecnica, che precede quella di valutazione dell'offerta economica, appare di per sé idonea a determinare anche solo in astratto un condizionamento dell'operato della Commissione medesima, alterando o perlomeno rischiando potenzialmente di alterare la serenità e l'imparzialità dell'attività valutativa.

 

 

Fonte: Bollettino Online di Legislazione Tecnica
www.legislazionetecnica.it

Le proposte di Fondazione Inarcassa sulla Legge di Bilancio 2020

Le proposte di Fondazione Inarcassa sulla Legge di Bilancio 2020

Fondazione Inarcassa segue con molta attenzione i lavori parlamentari al disegno di legge di Bilancio 2020, atteso in Aula al Senato il prossimo 3 dicembre, dopo l’esame in commissione Bilancio in sede referente, in prima lettura.
Il testo, che dovrà essere approvato in via definitiva entro il prossimo 31 dicembre, presenta alcune indicazioni sulle quali Fondazione rinnova, come ogni anno, l’obiettivo a far pervenire all’attenzione del legislatore le proprie osservazioni, nell’interesse esclusivo della categoria degli architetti e ingegneri liberi professionisti.
Il disegno di legge di Bilancio 2020 presenta, infatti, delle opportunità che auspichiamo il legislatore possa cogliere al fine di rendere più concreti taluni strumenti di agevolazione fiscale che consentono di mettere in sicurezza il nostro patrimonio immobiliare.
Il sisma bonus è lo strumento al quale Fondazione guarda con più attenzione. Siamo certi che il sisma bonus, se migliorato ed esteso, possa diventare un efficace strumento di prevenzione del rischio sismico riducendo gli oneri a carico del contribuente.
L’attenzione è puntata sugli articoli 19 e 25 del disegno di legge Bilancio 2020.
Sull’articolo 19, rubricato “Proroga della detrazione per le spese di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia”, che fa slittare al 31 dicembre 2020 la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per gli interventi di miglioramento energetico e recupero del patrimonio edilizio, la Fondazione osserva che è opportuno estendere la norma e prevedere che anche per coloro che intendano far eseguire interventi di classificazione e verifica sismica è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali. La proposta di Fondazione consente, dunque, di accedere alle detrazioni fiscali, pari all’80 per cento, entro un limite di 100 milioni di euro, derivanti dal cosiddetto “sisma bonus”, anche nel caso di interventi preliminari, quali la classificazione e verifica sismica sugli immobili, a prescindere che si dia seguito all’esecuzione dei lavori. Infatti, le attività relative alla classificazione e verifica sismica degli immobili consentono di accertare le condizioni strutturali degli stessi e mappare lo stato del patrimonio immobiliare. Un risultato di grande portata in termini di sicurezza immobiliare che però rischia di essere frenato dai costi interamente a carico del contribuente, secondo la normativa vigente. La proposta di Fondazione, invece, consente ai cittadini di mettere in sicurezza la propria abitazione partendo già dalle attività preliminari, classificazione e verifica sismica, e, allo stesso tempo, accedere ai benefici fiscali del sisma bonus.
L’art. 25 del disegno di legge Bilancio 2020, il c.d. “bonus facciate”, intervenendo sull’art. 16 del dl n. 63 del 2013, consente di accedere alla detrazione fiscale, prevista ad oggi per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, fino al 90% per le spese sostenute nel 2020 relative ad interventi edilizi, anche di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici. Anche in questo caso, la proposta di Fondazione è chiara. E’ opportuno, infatti, procedere in analogia con quanto già ad oggi previsto efficienza energetica e antisismici, e, quindi, riconoscere ai soggetti aventi diritto alle detrazioni oggetto della disposizione la facoltà di optare per uno sconto in fattura da parte del fornitore che effettua l’intervento, prevedendo che quest’ultimo venga poi rimborsato co<n un credito d’imposta da utilizzare in compensazione.

Economia circolare: nuovi metodi per migliorare l'uso degli scarti da costruzione e demolizione

Economia circolare: nuovi metodi per migliorare l'uso degli scarti da costruzione e demolizione

Migliorare il riutilizzo dei materiali di scarto delle costruzioni per rafforzare la transizione verso un’economia circolare. Questo l’obiettivo del progetto CONDEREFF (Construction & demolition waste management policies for improved resource efficiency), che vede coinvolta l’ENEA e altri 8 partner di 7 paesi (Spagna, Grecia, Francia, Repubblica Ceca, Italia, Austria e Germania). Finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, il progetto intende superare le principali criticità che ostacolano la più ampia diffusione dei prodotti derivanti dalla valorizzazione dei rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), che rappresentano il 40% del totale dei rifiuti speciali prodotti in Europa. In questo modo sarà possibile offrire alternative all’uso di materie prime vergini, consentendo anche ai paesi partecipanti di migliorare gli obiettivi di riciclaggio e l’efficienza   nell’uso delle risorse.
“Dopo aver analizzato le principali criticità di carattere normativo-procedurale, economico, tecnico e culturale metteremo a disposizione dei partner una metodologia per superarle in funzione delle specificità dei diversi paesi, coinvolgendo stakeholder ed esperti del settore. I risultati di questa attività aiuteranno i decisori politici ad adottare misure specifiche utilizzando le migliori pratiche dei paesi partner in cui l’utilizzo dei rifiuti da C&D è ampiamente praticato”, spiega Antonella Luciano, responsabile per ENEA del progetto.
Nella prima fase di attuazione, in tutti i paesi partecipanti sono stati analizzati il quadro normativo, il potenziale economico dei rifiuti da C&D, le capacità di riciclaggio e le best practice.  “Durante tutta la prima fase del progetto, ENEA ha coinvolto nello studio i principali stakeholder. Ci si è poi confrontati su approcci e migliori pratiche anche attraverso workshop internazionali su specifiche tematiche, come ad esempio quello organizzato a Roma dalla Regione Lazio, con il supporto tecnico di ENEA, sull’utilizzo del Green Public Procurement (GPP) come motore per la gestione efficiente dei rifiuti da costruzione e demolizione. Non è un caso che questo workshop sia stato organizzato dai partner italiani, essendo l’Italia l’unico paese europeo ad aver reso obbligatorio il GPP e ad aver attivato un sistema di monitoraggio”, conclude Antonella Luciano.
Oltre alle autorità pubbliche, destinatarie finali dei risultati del progetto, sono attivamente coinvolti tutti gli attori che si occupano di regolamentazione e gestione dei rifiuti da C&D a vari livelli, come le imprese di costruzione e demolizione, le imprese di riciclaggio, le autorità di controllo, i professionisti e i ricercatori.

Economia circolare: al via progetto recupero materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita

Economia circolare: al via progetto recupero materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita

Realizzare in Italia entro il 2020 un impianto pilota per recuperare silicio, argento, rame, alluminio e vetro da pannelli fotovoltaici a fine vita. È questo l’obiettivo del progetto ReSIELP (Recovery of Silicon and other materials from End-of-Life Photovoltaic Panels), finanziato con 2,5 milioni di euro nell’ambito della Knowledge Innovation Community sulle materie prime (KIC Raw Materials), alla quale partecipano in Italia ENEA, Università di Padova, le aziende ITO e Relight e CETMA (Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie, Design e Materiali).

Il prototipo, che sorgerà nello stabilimento milanese della Relight, mira a potenziare il recupero e riciclaggio dei materiali che compongono i pannelli fotovoltaici, in linea con la direttiva europea sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE): infatti, secondo la normativa europea 2012/19/EU, entro agosto 2018 dovrà essere recuperato dai moduli a fine vita l’85% del peso, che corrisponde in pratica a vetro e alluminio contenuti nei pannelli in silicio cristallino.

Ma c’è di più. Per valorizzare le materie prime critiche contenute nei pannelli e limitare i rifiuti in un’ottica di economia circolare, il progetto mira anche al recupero e riciclo dei materiali contenuti nel restante 15%, ovvero la parte costituita dalle celle che contiene i materiali più preziosi come il silicio, l’argento e il rame.

Nell’ambito di Resielp, l’ENEA si occuperà di valutare gli aspetti ambientali dei processi di recupero e supportare la progettazione dell’impianto per il trattamento termico dei pannelli e dei sistemi di trattamento dei reflui liquidi e gassosi.

Oltre a limitare il danno ambientale derivante da un processo di recupero non appropriato, il progetto punta a prevenire la produzione di rifiuti elettronici e, attraverso il loro riutilizzo, riciclaggio e altre forme di recupero, a ridurre il volume dei rifiuti da smaltire.

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