In occasione dei 100 anni dalla fondazione del primo corso di studi in Architettura del Paesaggio, il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e PAYSAGE con la rivista internazionale TOPSCAPE, in collaborazione con Triennale di Milano, rinnovano l’impegno nell’ambito della Promozione e Sviluppo per l’Architettura del Paesaggio con il Premio e il Simposio Internazionale che vede coinvolti Enti, Istituzioni, Associazioni e Università interessati dalle tematiche sia per competenze territoriali sia per contributi scientifici, con City_Brand&Tourism Landscape Award e Symposium, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, si svolgerà il 20 giugno 2019 nel Salone d’Onore della TRIENNALE DI MILANO.
CITY_BRAND & TOURISM LANDSCAPE AWARD
IL PAESAGGIO COME STRATEGIA.
La qualità del Paesaggio per un’Architettura di Qualità
Nato con l’obiettivo di promuovere l’Architettura del Paesaggio nei vari ambiti della progettazione City_Brand&Tourism Landscape Award e Symposium mira a riflettere sul futuro del paesaggio urbano alla ricerca di best practices capaci di promuovere, nell’ambito di una disciplina recente, efficaci strategie progettuali in grado di attribuire nuovi valori etici, economici e sociali al paesaggio.
Tutti i progetti presentati saranno in Mostra alla Triennale di Milano durante i Lavori del Simposio garantendo a tutti i partecipanti una importante visibilità.
Novità per l’edizione 2019 è l’introduzione di Paesaggio in Luce, che nasce come strumento di ricerca per la selezione di best practices ed eccellenze per il progetto dell’illuminazione, a cui si affiancano le sezioni di City Landscape, Brand Landscape, City Play e Tourism Landscape.
DOWNLOAD BANDO
http://www.paysage.it/images/network/2019_Bando_CityBrandTourismLandscapeAward.pdf
DOWNLOAD COMUNICATO STAMPA
http://www.paysage.it/images/network/CS_CityBrandTourism_Landscape2019.pdf
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2019_06_city_brand_tourism_presentazione
PARTECIPAZIONE AL CONCORSO
https://www.concorsiawn.it/city-brand-tourism-landscape-2019/home
ISCRIZIONE AL SIMPOSIO
http://www.paysage.it/index.php?page=evento_2019_06_city_brand_tourism_iscrizione
Lo studio Kias Architects firma Four Leaves Villa, un rifugio nel bosco che imita le forme del paesaggio, con una struttura leggera in vetro e legno, e un tetto dalle geometrie ardite
Incuneato tra le fronde setose di un bosco, nella zona di Karuizawa, a 150 km da Tokyo, c’è un rifugio mimetico che si piega e si allunga come una foglia ritorta. Da qui il nome con cui è stato battezzato: "Four Leaves Villa", una definizione che calza a pennello, ed evoca una piena e gioiosa simbiosi con la natura, lontano dal mondo.
È questo che cercano i fortunati proprietari di questa casa nel bosco, in fuga dalla città, quando vengono a trascorrere qualche giorno tra i monti con gli amici, ed è questo che lo studio Kias Architects, responsabile del progetto, si è impegnato a realizzare, modellando uno spazio fluido e organico, dalle geometrie inconsuete, che asseconda e fa proprio il superbo paesaggio circostante.
La casa giapponese contemporanea si estende su una superficie di 104 metri quadrati, e si compone di tre volumi interconnessi dalle forme snelle e pulite. Visti dall’alto sembrano pagine rigate, cadute disordinatamente tra i tronchi, posate appena sul terreno, senza quasi lasciare traccia. E in effetti la struttura in legno e vetro è così leggera e discreta che quasi scompare nell’intrico dei rami.
Per prima cosa, gli architetti hanno provveduto a orientare i singoli ambienti in modo che godessero della migliore esposizione possibile, in rapporto alla loro funzione. Così la zona giorno si affaccia a sud-est, verso il sole, che spande la sua luce calda e avvolgente sugli spazi destinati ad accogliere i momenti di convivialità. Al contrario, la zona notte si allinea sul lato ovest della casa, per appropriarsi dell’ombra proiettata dagli alberi, particolarmente folti in quel punto, e dunque perfetti per formare una cortina naturale, che fornisce intimità e riparo.
L'elemento più interessante del progetto è certamente il tetto in legno, una copertura scultorea, che passa da concava a convessa, imitando appunto il profilo sinuoso delle foglie e conferendo così alla casa il suo aspetto unico e peculiare. Per realizzarlo, gli architetti di Kias hanno utilizzato un rivestimento laminato dritto, dalle rigorose proporzioni matematiche, cui corrisponde un ritmico gioco di travi, lasciate esposte all’interno, per enfatizzare il tratto dinamico e deciso del design.
Il risultato è una mappa mutevole di ambienti in cui il soffitto si abbassa e si alza come un’onda, con il legno scuro a sottolinearne plasticamente il movimento, in contrasto con le pareti candide e i colori neutri degli arredi, che scelgono linee minimal ed essenziali, per non “profanare” la grazia geometrica dello spazio e non insidiare con inutili artifici l’armonioso dialogo tra interno ed esterno.
fonte: elledecor.com - www.kias.co.jp
Sulla costa norvegese di Andoya lo studio di Oslo Morfeus Arkitekter ha completato un blocco di servizi igienici dalle pareti a specchio, che riflette il paesaggio e offre una magnifica sosta agli automobilisti
Qualche ora passata sull’autostrada obbliga necessariamente a momenti di sosta in aree di servizio spesso molto diverse dalla nostra idea di architettura moderna.
A meno che non siate in viaggio per le strade della Norvegia: dopo l'area di sosta di Ureddplassen, che si è meritata il titolo di "bagno pubblico più bello del mondo", arriva anche il progetto dello studio norvegese Morfeus Arkitekter che ha completato un blocco di servizi igienici dalla struttura angolata e dalle pareti a specchio lungo la Scenic Routes 18, strada panoramica sulla costa norvegese di Andøya.
L’area di servizio, posizionata vicino al bordo dell'acqua, è divenuta una magnifica pausa per i viaggiatori lungo una strada che separa le cime frastagliate a est dall'ampio oceano a ovest.
Nelle vicinanze è situato un bagno pubblico davvero impressionante, progettato con un tetto a forma d'onda curva che, grazie alla sua superficie specchiante, riflette il paesaggio circostante. La struttura architettonica, che trae ispirazione dal clima e dalla natura circostante, è stato costruito in calcestruzzo con una forma angolare che sembra incastonarsi alla perfezione sul terreno accidentato.
Inoltre le pareti di vetro specchiato sul lato posteriore dell'area di servizio di Morfeus Arkitekter in Norvegia consentono agli utenti di guardare il paesaggio dall'interno mantenendo una privacy assoluta. Gli architetti spiegano che l’obiettivo del progetto era privilegiare gli elementi paesaggistici e scultorei, facendo sì che la sua forma non lo definisse immediatamente come edificio.
Non a caso l’effetto mirroring fa sì che l'edificio si fonda perfettamente con l'ambiente circostante, capace di offrire contemporaneamente relazioni ambientali sempre nuove e mutevoli.
L'area di sosta comprende anche una larga panchina creata indipendentemente per poter godere della vista sul mare aperto, aree pic-nic e diversi sentieri calpestabili che raggiungono la cima di Bukkekjerka, una formazione rocciosa considerata per secoli sacra.
Da lì si può godere una delle viste più superbe sulle catena montuosa settentrionale e, d’estate, osservare lo strabiliante fenomeno del sole di mezzanotte.
fonte: elledecor.com
L’Aquila. “La rivitalizzazione del centro storico dell’Aquila passa attraverso il recupero delle piazze e degli spazi comuni del centro storico. Dopo il sisma del 2009 siamo tutti concentrati sul recupero del patrimonio edilizio, in particolare dei palazzi storici, ma è arrivato il momento di riprogettare gli spazi urbani: piazze, giardini e parchi”. E’ la proposta lanciata da Giuseppe Cimmino, segretario del Consiglio dell’Ordine degli architetti della provincia dell’Aquila, nell’ambito della seconda giornata nazionale del paesaggio, organizzata dal Mibac, che ha avuto come tema centrale “Paesaggi condivisi, tutela e valorizzazione”. Un appuntamento che ha visto protagonista, con una serie di iniziative l’Ordine provinciale degli architetti, in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni archeologici e paesaggistici.
“Rischiamo”, il monito lanciato da Cimmino, “di restituire alla città palazzi bellissimi, ma non i luoghi di socializzazione. Come architetti proponiamo una forte sinergia con il Comune, gli altri ordini professionali, la Sovrintendenza, i privati e la cittadinanza per elaborare dei progetti e dei “concorsi di idee” finalizzati alla riqualificazione degli spazi urbani comuni, con particolare riferimento alle piazze che, fino ad oggi, sono state oggetto di utilizzo ausiliario ai cantieri per il posizionamento delle gru e del carrabile e l’approvvigionamento dei materiali edili. Quando riscopriamo, restituendole agli aquilani, le bellissime facciate dei palazzi storici, che hanno una valenza architettonica indiscussa, le stesse affacciano su spazi dismessi, da riqualificare, spesso degradati. Ed è su questo”, conclude Commino, “che dobbiamo lavorare per restituire decoro anche agli spazi pubblici dell’Aquila. In particolare, in centro storico”. Proposte che si legano a doppio filo con la nuova campagna “Paesaggi condivisi 2018”, che ha visto la partecipazione dell’Ordine degli architetti e della Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila, con il seminario “Paesaggio, tutela e valorizzazione”: una riflessione comune sul complesso tema del paesaggio, intesa come salvaguardia e protezione, in un’ottica di partecipazione e sul territorio aquilano e del cratere sismico del 2009.
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