INBAR e B-CAD siglano un protocollo d’intesa triennale: un’alleanza per promuovere la cultura della Bioarchitettura
L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) e B-CAD, l’innovativa manifestazione fieristica di riferimento per edilizia, architettura e design, annunciano con entusiasmo la stipula di un protocollo d’intesa della durata di tre anni.
L’accordo sancisce una collaborazione strategica, strutturata e duratura, volta a diffondere la cultura dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.
Nel quadro di questa collaborazione, l’Arch. Anna Carulli – Presidente INBAR – è stata nominata Ambassador ufficiale del B-CAD, portando alla manifestazione un contributo autorevole quale punto d’incontro, organismo di riferimento e di raccordo nazionale ed internazionale per il mondo intellettuale e produttivo in settori quali edilizia, urbanistica, geologia, biologia, gestione delle risorse ambientali del territorio e sviluppo sostenibile.
«Siamo entusiasti di aver firmato questo accordo che rappresenta un ponte tra due realtà fortemente impegnate nella promozione di un approccio sostenibile e consapevole alla progettazione. Una collaborazione strutturata e duratura, che dà un forte segnale, capace di generare valore per la comunità dei progettisti e per l’intero sistema», dichiara Anna Carulli, presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura.
Durante la prossima edizione del B-CAD, dal 4 al 6 settembre 2026 presso la Nuvola di Fuksas di Roma, l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura andrà a comporre un ricchissimo palinsesto di attività convegnistiche e workshop, coinvolgendo Istituzioni, Ordini, Associazioni e autorevoli professionisti del settore. Un’offerta formativa straordinaria, pensata per fornire strumenti avanzati e visioni aggiornate sull’abitare sano, sulla qualità edilizia e sulla riqualificazione del territorio. Un’occasione unica per i professionisti in visita alla manifestazione, che potranno accedere a momenti di approfondimento di altissimo livello, in piena coerenza con l’impegno dell’Istituto — attivo da oltre trent’anni — nella diffusione della cultura della bioarchitettura, della sostenibilità e della riconversione ecologica del costruito.
Camilla Maiorano, CEO di B-CAD, accoglie con entusiasmo il nuovo percorso condiviso:
«Questo protocollo rappresenta un’opportunità straordinaria per amplificare la nostra capacità innata di creare relazioni, fare rete e offrire percorsi formativi di alto valore. B-CAD nasce per mettere in connessione competenze, visioni e professionalità, e questa collaborazione rafforza il nostro impegno per sensibilizzare e informare sui temi dell’abitare sano e della riqualificazione. Siamo orgogliosi di avviare un cammino duraturo con INBAR, interlocutore autorevole e punto di riferimento nel panorama della bioarchitettura».
Nelle prossime settimane verrà svelato il programma dettagliato degli eventi organizzati da INBAR in occasione di B-CAD 2026, con appuntamenti formativi, workshop tematici e incontri con esperti del settore.
Per l’INBAR, l’architettura non è solo forma o funzione, ma un organismo vivo in dialogo con l’ambiente, capace di restituire più di quanto consuma. La formazione diventa lo strumento chiave per dare concretezza a tale visione: corsi, workshop, percorsi di aggiornamento e seminari specialistici coinvolgono ogni anno centinaia di professionisti, fornendo competenze avanzate e strumenti innovativi per progettare in modo sostenibile, verso la biocompatibilità e l’ecosostenibilità.
Lo scopo dell’Istituto è finalizzato, nell’ambito della Bioarchitettura e delle sue articolazioni, alla tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale ed antropico, pertanto accoglie e organizza quanti si riconoscono nelle proprie finalità statutarie.
Si definisce Bioarchitettura l’insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema ambientale. Una visione interdisciplinare che promuove un uso razionale delle risorse per privilegiare la qualità della vita e il benessere psico-fisico dell’uomo. La Bioarchitettura tende alla integrazione armonica tra attività umane, ambiente e preesistenze naturali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita attuale e futura.
Questa collaborazione punta a costruire nuove consapevolezze, a formare professionisti preparati e a diffondere una cultura progettuale capace di rispondere con responsabilità e visione alle sfide ambientali contemporanee.

Risposte