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Mercato dei Servizi di Ingegneria: Dopo il PNRR, Il Rientro alla Normalità Penalizza il Settore

Crollo del 72,4% nelle Gare di Progettazione Rispetto al 2022: L’Analisi del Centro Studi CNI

Nel secondo quadrimestre del 2025 si è ufficialmente chiusa la fase espansiva che aveva trainato il mercato dei servizi di ingegneria e architettura grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A certificarlo è il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), che evidenzia un crollo significativo delle gare di progettazione tra maggio e agosto: -72,4% rispetto al picco del 2022.

Numeri in Caduta
Nel periodo maggio-agosto 2025, il valore complessivo delle gare per progettazione e altri servizi è stato di poco superiore ai 254 milioni di euro, con una perdita netta di 667 milioni rispetto allo stesso quadrimestre del 2022. Anche il confronto con il 2024 mostra un andamento negativo: nei primi otto mesi del 2025 il calo supera i 186 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

Includendo anche accordi quadro, concorsi e gare con esecuzione (escludendo i costi di esecuzione), l’importo complessivo non arriva a 490 milioni, ben al di sotto delle aspettative e in calo di circa 130 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024.

L’Allarme del CNI: Valorizzare il Progetto e Garantire l’Equo Compenso
“La fine della fase espansiva rende prioritario tutelare l’equo compenso e il ruolo del progetto”, ha dichiarato Angelo Domenico Perrini, Presidente CNI. L’Osservatorio bandi ha rilevato numerose anomalie, in particolare sul calcolo degli importi a base d’asta e sulla corretta applicazione dei parametri di riferimento.

Giuseppe Margiotta, Consigliere Segretario con delega al Centro Studi, ha sottolineato come il 68% delle gare bandite abbia importi inferiori ai 140mila euro. Una soglia che, sebbene consenta ai liberi professionisti di aggiudicarsi il 35% delle gare, rappresenta solo il 6% degli importi complessivi, a conferma delle difficoltà di accesso ai bandi più remunerativi.

Frammentazione e Competizione: I Rischi per i Professionisti
Marco Ghionna, Presidente del Centro Studi CNI, avverte: “Il rallentamento e la frammentazione rischiano di marginalizzare i professionisti”. Da qui la richiesta di un intervento normativo che garantisca il riconoscimento delle competenze e promuova sinergie tra professionisti e società, preservando il ruolo centrale degli iscritti agli Ordini.

Dati di Gara: Importi Bassi, Ribassi Alti
L’analisi di 1.011 bandi SIA del quadrimestre rivela che il 68,1% presenta un importo a base d’asta inferiore a 140mila euro. Le gare superiori ai 215mila euro sono appena il 25,9%, quasi la metà rispetto al 49,8% registrato nello stesso periodo del 2024.
L’importo medio delle gare affidate ai liberi professionisti è salito da 52.350 a 57.164 euro, mentre le RTI/ATI miste hanno visto una crescita di circa 21.400 euro. Le società sono penalizzate, mentre i consorzi hanno registrato un balzo medio a 1,17 milioni di euro, trainato però da una singola aggiudicazione da quasi 9 milioni.
Sul fronte della competitività, il ribasso medio è salito al 31,8%, rispetto al 22,4% del 2024. In calo il ribasso massimo, ora all’81,2%. Un contesto che, tra gare frammentate e forti ribassi, mette a rischio la qualità delle prestazioni e la sostenibilità economica del lavoro tecnico-professionale.

Un Settore da Riformare e Proteggere
Il mercato dei servizi di ingegneria post-PNRR entra in una fase di normalizzazione, ma i numeri indicano una contrazione preoccupante. La richiesta unanime del settore è chiara: serve un cambio di passo legislativo e culturale che valorizzi il progetto, protegga i professionisti e restituisca centralità alla qualità dell’opera pubblica.

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