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Federterme promuove il progetto del “Nuovo Parco Termale di Civitavecchia” a firma di Studio Apostoli

Presentato lo scorso 18 luglio alla cittadinanza e alle autorità locali il progetto del nuovo Parco Termale denominato “Terme Imperiali”.
Presenti il Sindaco Dott. Marco Piendibene, il Presidente di Federterme Dott. Massimo Caputi, l’Arch. Alberto Apostoli e la famiglia Sensi; incontro coordinato dal Direttore Generale di Federterme Dott. Aurelio Crudeli.
Un progetto affascinante che potrebbe essere realizzato in tempi brevi, portando nuovi posti di lavoro e impulso all’economia del territorio, e che non sarà mai in concorrenza con le attuali realtà e con quelle future, ma potrà servire a dare slancio a nuove e altrettanto importanti iniziative nel settore per costruire un’offerta turistico-termale completa e attraente.

Quattro le aree tematiche che descrivono il Parco, tassello importante per il rilancio socioeconomico del territorio.

Un tributo alla cultura classica e un elogio al benessere: il Nuovo Parco Termale di Civitavecchia, di proprietà di Terme dei Papi S.p.A. società gestita dalla Famiglia Sensi che opera nel settore dagli inizi degli anni ’90, non rappresenta solo una nuova destinazione per il wellness tourism, ma anche un’importante opportunità di crescita per il territorio. Si sviluppa su un’area di circa 26.000 mq, suddivisa fra un’ampia porzione all’esterno con tre terrazzamenti che seguono il naturale declivio del terreno, e un edificio collegato, frutto del recupero del complesso rurale Casale dei Bagni.
Il progetto complessivo persegue infatti la volontà di Studio Apostoli e della Famiglia Sensi di preservare l’identità unica del contesto e di valorizzarne le peculiarità morfologiche, di biodiversità e storico-culturali, per realizzare un polo attrattivo dedicato a una clientela internazionale, agevolata dalla presenza del porto di Civitavecchia e dal suo traffico da oltre 3,5 milioni di passeggeri all’anno.
La riqualificazione dell’area con conseguente valorizzazione paesaggistica, insieme alle prospettive di indotto, rappresentano un volano per lo sviluppo di un’economia circolare e un precedente virtuoso di sinergia fra pubblico e privato. La porzione a nord della nuova destinazione termale confina infatti con le Terme Taurine, sito archeologico romano di epoca repubblicana e ad oggi di proprietà statale, di cui il Nuovo Parco Termale ne diviene prosecuzione ideale e incentivo per un rinnovato flusso turistico.
Manifesto della cultura classica, il progetto firmato da Studio Apostoli suggerisce una rilettura storica dell’epoca romana, affrontata esplorando quattro macrotemi che corrispondono ad altrettante aree del racconto progettuale: il Mar Mediterraneo (Mare Nostrum), Le province d’Oriente, Il Grande Nord, Roma Imperiale. Il risultato è un intreccio di percorsi a tema, olfattivi e sensoriali, che si articolano con punti belvedere fra i differenti livelli del Parco in connubio con il paesaggio: le tonalità, i materiali autoctoni e le tipologie costruttive impiegate sono infatti selezionate con l’unico obiettivo di rispettare il genius loci, mentre la vegetazione mediterranea è stata selezionata in base allo studio delle preesistenze arboree.
Le vasche, 14 per un totale di 1.440mq, sono alimentate da acque termali e il loro posizionamento segue il naturale declivio morfologico, così che non siano visibili dalle aree circostanti e mantengano inalterato il paesaggio. Sono realizzate con moduli prefabbricati e adattabili, per velocizzare i tempi di cantiere e ridurne l’impatto.
L’area tematica di apertura è Mar Mediterraneo (Mare Nostrum) che comprende il Casale dei Bagni, collegato al primo livello del parco da un pergolato, piscine e bacini d’acqua termale a 32°, e un’ampia zona di intrattenimento, con fontane e illuminazione scenografica serale. Strutture circolari per aree lounge, hammam e zone di servizio, ispirate all’originaria pianta dell’Oracolo di Delfi, descrivono invece Le Province d’Oriente e ne punteggiano le piscine a differenti
temperature, ipersaline o di relax e defaticamento; il Grande Nord invece propone trattamenti termici diversificati, comprensivi di percorso Kneipp, sauna finlandese panoramica, vasche fredde (16°) e calde (40°). Roma Imperiale conclude infine il viaggio terapeutico e l’omaggio alla cultura classica, con vasche, anche di acqua non termale, complete di cascate a più altezze, e un lounge bar.
“Le implicazioni legate a questo progetto sono molteplici: insieme alla Famiglia Sensi, con la quale in questi anni abbiamo coltivato uno scambio costruttivo e costante di know-how, conoscenza del territorio e legame profondo con il benessere e il termalismo, abbiamo sviluppato un masterplan che potesse accordare tutti gli input necessari” commenta l’arch. Alberto Apostoli, che prosegue “il Nuovo Parco Termale è un ponte fra il passato, che definisce e impregna il territorio circostante, e il futuro del settore wellness. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, di Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sono inoltre stati per tutto il Team un riferimento univoco, che ha guidato ogni nostra scelta”.
Il Nuovo Parco Termale di Civitavecchia, infatti, è dotato di sistemi di recupero dell’acqua piovana, impianti fotovoltaici di ultima generazione a basso impatto visivo e impiega tonalità neutre per salvaguardare i flussi migratori degli uccelli, oltre a prevedere la piantumazione di nuove alberature e più di 500 essenze tipiche della macchia mediterranea.
Il masterplan del progetto è stato presentato ufficialmente dagli attori coinvolti e da esperti del settore lo scorso 18 luglio a Civitavecchia, davanti ad un parterre di giornalisti, investitori e addetti ai lavori, oltre che alla comunità locale.

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