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OICE alla presentazione della Relazione ANAC 2024: Busia denuncia l’eccesso di affidamenti diretti

Alla Sala della Regina di Montecitorio, gremita di rappresentanti delle istituzioni, si è svolta la presentazione della Relazione annuale 2024 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). OICE, associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, era rappresentata dal Direttore Generale Andrea Mascolini, a testimonianza del crescente interesse del settore per la trasparenza e la legalità negli appalti pubblici.

Durante la relazione, il Presidente dell’ANAC Giuseppe Busia ha lanciato un monito severo sullo stato del mercato dei contratti pubblici. “Troppi continuano ad essere gli affidamenti diretti, che nel 2024 hanno raggiunto la quota allarmante del 98% del totale delle acquisizioni di servizi e forniture”, ha dichiarato. Particolarmente preoccupante è l’addensamento degli affidamenti tra 135.000 e 140.000 euro, a ridosso della soglia di legge, triplicati rispetto al 2021.

PNRR in affanno: spesa in ritardo e mercato in contrazione
La relazione ha posto sotto la lente anche i ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nonostante l’accelerazione degli ultimi mesi, in alcuni settori la spesa resta al di sotto del 30% delle risorse disponibili, secondo i dati della Corte dei conti. Questo rallentamento si riflette in una flessione complessiva del mercato dei contratti pubblici, che nel 2024 ha subito un calo del 4,1% rispetto al 2023 e del 7,3% rispetto al 2022, con una riduzione del 38,9% per i lavori pubblici.

Critiche al Codice dei contratti e boom di violazioni nei cantieri
Busia ha evidenziato le criticità del recente correttivo al Codice dei contratti pubblici, in particolare l’assenza dell’obbligo di dichiarare il titolare effettivo delle imprese affidatarie. Una lacuna che, a suo dire, favorisce opacità societarie e pratiche elusive come il frazionamento artificioso degli appalti.
Preoccupanti anche i dati sulla sicurezza nei cantieri: nel 2024 le violazioni rilevate sono aumentate dell’87% rispetto al 2022. Il fenomeno dei subappalti a cascata è indicato come una delle principali cause del calo nei livelli di controllo e formazione.

Intelligenza artificiale e trasparenza: la nuova sfida per la PA
Infine, un capitolo è stato dedicato all’uso dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione. Busia ha sottolineato la scarsa preparazione degli enti pubblici nell’utilizzo di strumenti algoritmici, con il rischio che scelte pubbliche vengano inconsapevolmente delegate a operatori privati. «La trasparenza algoritmica è la nuova frontiera della trasparenza amministrativa», ha concluso, invocando strumenti normativi adeguati per garantire responsabilità e intellegibilità delle decisioni pubbliche.

L’intervento di OICE, nel contesto della relazione ANAC, ribadisce la necessità di riequilibrare il sistema degli appalti pubblici verso criteri di concorrenza, trasparenza e qualità, a tutela non solo delle risorse pubbliche ma anche degli operatori più virtuosi del settore.

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