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Una casa efficiente e smart vale fino all’80% in più: il futuro dell’immobiliare è già qui

Di fronte alla sfida climatica e all’emergenza energetica, l’edilizia italiana guarda al futuro con un occhio sempre più attento all’efficienza e all’innovazione. Lo conferma l’ultima analisi della Community Smart Building di TEHA Group, secondo cui gli edifici ad alta efficienza energetica possono valere fino all’80% in più rispetto a quelli da ristrutturare.
Il valore immobiliare non si misura più solo in metri quadrati, ma in kilowatt risparmiati e tecnologie integrate. Secondo i dati del TEHA Group, un edificio ad alta efficienza raggiunge un valore medio di 2.316 euro al metro quadrato, il 43% in più rispetto a un’abitazione semplicemente abitabile e fino all’80% in più rispetto a un immobile da ristrutturare. Un trend che segna una netta inversione di rotta per il mercato immobiliare italiano, sempre più attratto dalla sostenibilità.

L’efficienza come leva economica
Tra il 2018 e il 2023, la quota di edifici in classe energetica A è quasi raddoppiata, passando dall’8% al 15%. Tuttavia, tre quarti del patrimonio edilizio italiano resta ancorato alle tre peggiori classi energetiche. Una zavorra che incide non solo sull’ambiente, ma anche sulle tasche degli italiani: la povertà energetica colpisce oggi oltre 5,3 milioni di persone nel nostro Paese.
Eppure, le soluzioni ci sono. L’adozione di tecnologie smart permette una riduzione dei consumi energetici fino al 29% e di quelli idrici fino al 5%, con un risparmio potenziale stimato tra i 17 e i 19 miliardi di euro l’anno.

Smart district e interoperabilità: la città intelligente prende forma
Il futuro dell’edilizia non è solo nell’efficienza del singolo edificio, ma nell’interconnessione dei quartieri. Gli smart district rappresentano il nuovo paradigma urbano, dove edifici, impianti e dispositivi dialogano tra loro per massimizzare efficienza e sostenibilità. Un modello sistemico che richiede tecnologie interoperabili e un cambio di mentalità nella progettazione.

“Il rinnovamento green e smart del parco immobiliare italiano è un’opportunità economica significativa”, afferma Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile della Community Smart Building di TEHA Group. “Ma servono investimenti e una forte sinergia tra policy maker, imprese e cittadini”.

L’industria risponde: innovazione made in Italy
Numerose aziende stanno già tracciando la rotta. ABB lavora sull’ottimizzazione dei consumi e del comfort attraverso tecnologie digitali. BTicino punta sulla termoregolazione smart con i sistemi BACS, in grado di ridurre i consumi fino al 25%. KONE, invece, propone ascensori intelligenti capaci di recuperare energia durante la frenata.
Questi esempi dimostrano che la transizione è già in corso. Ora la sfida è rendere queste soluzioni replicabili su larga scala, con un quadro normativo chiaro, investimenti mirati e formazione diffusa.
L’efficienza energetica e la digitalizzazione non sono più optional, ma elementi centrali di un nuovo modo di costruire e abitare. Un cambio di paradigma che può trasformare non solo il mercato immobiliare, ma l’intero tessuto urbano del Paese.

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