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Libere professioni e lavoro autonomo: dal 15 ottobre via alle domande per gli incentivi a giovani under 35

Al via la piattaforma Invitalia per le misure Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0. Stanziati 800 milioni per favorire l’autoimprenditorialità giovanile.

Dal prossimo 15 ottobre sarà operativa la piattaforma realizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Invitalia, per la presentazione delle domande di accesso alle misure “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”. Due iniziative strategiche, finanziate complessivamente con 800 milioni di euro, mirano a promuovere il lavoro autonomo, le libere professioni e l’imprenditorialità giovanile, con particolare attenzione ai giovani under 35 in condizioni di marginalità o disoccupazione.

L’annuncio arriva direttamente dalla Ministra Marina Calderone, che sottolinea come il Governo punti su “nuove imprese giovanili, nuovi studi professionali e società tra professionisti”. Il pacchetto include anche supporti formativi e di tutoraggio, in un quadro integrato volto a rafforzare le competenze imprenditoriali e professionali.

I due pilastri dell’intervento: ACN e RSUD 2.0
Con il DM 11 luglio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto, vengono attuati ufficialmente gli interventi previsti dal Decreto Coesione 2024.
Autoimpiego Centro-Nord (ACN) finanzia attività imprenditoriali e libero-professionali nei territori di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. I voucher previsti vanno da 30.000 a 40.000 euro, con un contributo a fondo perduto del 65% fino a 120.000 euro di investimento (60% tra i 120.000 e i 200.000 euro).
Resto al Sud 2.0 (RSUD) si rivolge invece ai giovani residenti nel Mezzogiorno e nei territori colpiti dai sismi del 2009 e 2016. Qui il contributo può raggiungere il 75% fino a 120.000 euro (70% fino a 200.000), con voucher tra 40.000 e 50.000 euro per beni innovativi e sostenibili.

Spese ammissibili e tutoraggio garantito
Le spese finanziabili includono l’acquisto di macchinari, attrezzature, software, consulenze specialistiche, branding, portali web, certificazioni ambientali. Restano escluse spese per immobili, terreni, consulenze legali e costi di gestione ordinaria.
Ogni iniziativa finanziata riceverà servizi di tutoraggio del valore di 5.000 euro, suddivisi tra supporto tecnico (Invitalia) e gestionale (Ente Nazionale Microcredito).

Le risorse e la governance
Le risorse complessive ammontano a 800 milioni di euro: 700 milioni dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni dal PNRR. La ripartizione prevede 220 milioni per Autoimpiego Centro-Nord, 356 milioni per Resto al Sud, 75 milioni per i servizi di tutoraggio e 49 milioni per la gestione.
Il contributo è cumulabile con la NASpI in forma anticipata e l’accesso avverrà tramite SPID, CIE o CNS. Le domande saranno valutate in ordine di arrivo e su base documentale, con punteggio premiale per chi partecipa ai percorsi formativi dell’ENM.

Un rilancio atteso e condiviso
Secondo Confprofessioni, che ha sostenuto l’iniziativa in sede ministeriale, il provvedimento rappresenta una risposta concreta alla crisi del settore: tra il 2019 e il 2023 i professionisti under 35 sono calati del 12,4%, con una perdita di 67.000 unità complessive.
“Un pacchetto di interventi che non solo stimola nuove attività, ma offre una spinta decisiva alla rigenerazione del settore delle libere professioni”, afferma Marco Natali, presidente di Confprofessioni.
Con l’apertura dello sportello Invitalia prevista tramite apposito decreto attuativo, l’Italia si prepara a scrivere una nuova pagina nell’accesso al lavoro autonomo e professionale per i giovani.

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