Sismabonus confermato anche nel 2026: detrazioni al 50% e 36% per lavori e acquisti antisismici
La Legge di Bilancio 2026 conferma le agevolazioni fiscali previste per gli interventi di messa in sicurezza antisismica e per l’acquisto di immobili in chiave antisismica. Le aliquote delle detrazioni fiscali rimarranno infatti invariate rispetto al 2025, garantendo un importante sostegno per i cittadini che investono nella sicurezza degli edifici.
La bozza della Legge, approvata dal Consiglio dei Ministri e ora all’esame del Parlamento, proroga di un anno le condizioni più favorevoli introdotte nel 2025. In assenza di questo intervento normativo, dal 1° gennaio 2026 le aliquote sarebbero diminuite, portandosi al 36% per le prime case e al 30% per le seconde case e gli immobili non residenziali.
Detrazioni confermate: sismabonus lavori e acquisti
Per l’anno 2026 continueranno ad applicarsi le seguenti agevolazioni:
– Sismabonus lavori (art. 16-bis del TUIR): detrazione del 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% per abitazioni diverse dalla prima casa e per gli immobili non residenziali.
– Sismabonus acquisti (art. 16, comma 1-septies del DL 63/2013): detrazione del 50% per l’acquisto della prima casa e del 36% per altri immobili, a condizione che l’acquisto avvenga in zone sismiche 1, 2 o 3 e che l’immobile derivi da un intervento di demolizione e ricostruzione.
Aliquote invariate ma tetti differenziati in base al reddito
Resta anche per il 2026 il sistema di tetti di spesa differenziati introdotto nel 2025:
– Per i contribuenti con reddito complessivo fino a 75.000 euro, il tetto di spesa su cui è possibile calcolare la detrazione rimane pari a 96.000 euro.
– Per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro, la detrazione viene calcolata in base a un sistema personalizzato, che tiene conto del numero di figli a carico e della presenza di disabilità.
Bonus acquisti: condizioni confermate
Anche nel 2026, il sismabonus acquisti sarà riconosciuto a chi acquista unità immobiliari da imprese di costruzione che abbiano realizzato lavori di demolizione e ricostruzione con criteri antisismici, a patto che:
– l’immobile si trovi in zona sismica 1, 2 o 3;
– l’intervento sia concluso entro 30 mesi dalla fine dei lavori;
– l’impresa abbia richiesto il titolo abilitativo per i lavori entro il 16 febbraio 2023;
– l’acquirente opti per la detrazione, lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Prospettive per il 2027
Salvo ulteriori proroghe, dal 2027 le aliquote subiranno una riduzione:
– Per i lavori antisismici: 36% per la prima casa, 30% per le altre tipologie di immobili.
– Per gli acquisti: 36% per la prima casa, 30% per seconde case e immobili a destinazione diversa.
La proroga per il 2026 rappresenta quindi un’opportunità significativa per chi intende investire in sicurezza antisismica, approfittando ancora per un anno delle aliquote più elevate. Il governo, con questo intervento, conferma la centralità delle politiche di prevenzione sismica nel quadro delle misure fiscali per l’edilizia.

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