Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Certificazione energetica 2025: edifici più efficienti e APE sempre più affidabili

Il patrimonio edilizio italiano compie un significativo passo avanti verso la sostenibilità energetica. A rivelarlo è il Rapporto Annuale ENEA 2025 sulla Certificazione Energetica degli Edifici, che documenta un miglioramento generalizzato nella qualità e nelle prestazioni energetiche degli immobili in Italia, segnando un’importante convergenza con gli obiettivi della Direttiva Europea Case Green.

Calo delle classi F-G e miglioramento dell’EPgl
Nel 2024, oltre 1,2 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE) sono stati validati, mostrando una riduzione delle classi meno performanti (F-G) al di sotto del 44%, con un calo di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’indice di prestazione energetica globale medio (EPgl) scende a 167,66 kWh/m²anno, evidenziando un’effettiva efficienza energetica diffusa, soprattutto nel settore residenziale.

Qualità e affidabilità degli APE
Un dato rilevante è l’aumento della qualità dei certificati energetici. Grazie a controlli semantici e filtri ex ante, è stato eliminato il 14,7% degli attestati iniziali per garantire maggiore coerenza e confrontabilità dei dati. Questo permette a progettisti e Pubblica Amministrazione di contare su strumenti di diagnosi e pianificazione più precisi e affidabili.

Edilizia recente e patrimonio pubblico: prestazioni elevate
Gli edifici costruiti tra il 2016 e il 2024 mostrano livelli di efficienza molto alti: circa l’84% rientra nelle classi A4-B. Anche il patrimonio pubblico residenziale si distingue, con il 22,6% nelle stesse classi, evidenziando un potenziale strategico per programmi di riqualificazione standardizzati e replicabili.

Dati e digitalizzazione: strumenti per il futuro
Il nuovo scenario delineato dalla Direttiva Case Green (2024/1275/UE) impone la realizzazione di Piani di Riqualificazione Energetica entro il 2026, supportati da banche dati nazionali interoperabili e strumenti digitali avanzati:
– CEU (Catasto Energetico Unico): integra dati catastali e certificazioni energetiche per tracciabilità e monitoraggio.
– PnPE2: portale nazionale per la prestazione energetica, utile per PA e stakeholder.
– Passaporto dell’Immobile: documento digitale che centralizza informazioni energetiche e catastali.
– SEPE (Sistema Esperto): motore decisionale per simulare scenari di riqualificazione con stime di risparmio e impatti economici.

Dalle analisi alle scelte progettuali
Il rapporto invita a un cambio di passo nella progettazione, promuovendo interventi integrati su involucro, impianti, VMC, fonti rinnovabili e sistemi di controllo, con l’obiettivo di ottenere almeno due salti di classe energetica. Gli edifici costruiti tra il 1946 e il 1990, e il patrimonio pubblico, rappresentano i principali target per interventi ad alta efficacia economico-ambientale.

Un percorso verso la decarbonizzazione
La nuova generazione di APE, più accurata e digitale, assume un ruolo strategico nella transizione energetica, diventando un perno decisionale per politiche, incentivi e monitoraggi. Il risultato atteso è una filiera edilizia più stabile, progetti più prevedibili e un cammino concreto verso edifici realmente più efficienti e sostenibili, in linea con gli obiettivi climatici europei al 2030 e al 2050.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte