Via libera condizionato alla liberalizzazione degli impianti a basso impatto: Parlamento approva il correttivo al TU Rinnovabili
13 novembre 2025 segna un passaggio chiave per la transizione energetica italiana: le Commissioni competenti di Camera e Senato hanno dato parere favorevole, seppur condizionato, al decreto correttivo del Testo Unico Rinnovabili (TU FER), aprendo la strada alla liberalizzazione degli impianti a basso impatto paesaggistico e alla semplificazione delle procedure per accumuli e repowering.
Il provvedimento, ora in attesa del via libera definitivo da parte del Consiglio dei Ministri, rappresenta una tappa essenziale per l’attuazione della Direttiva RED III e per il rispetto delle milestone previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Obiettivo: semplificare e accelerare
Il decreto correttivo intende eliminare le principali criticità applicative del TU FER, entrato in vigore il 30 dicembre 2024, intervenendo su procedimenti burocratici e definizioni chiave. Le modifiche mirano a:
– Snellire l’iter autorizzativo per impianti rinnovabili;
– Facilitare l’integrazione degli accumuli energetici;
– Incentivare il repowering degli impianti esistenti;
– Introdurre meccanismi di risoluzione alternativa delle controversie.
Tra le principali innovazioni, spiccano la riduzione dei tempi per l’Autorizzazione Unica (da 120 a 40 giorni per alcune tipologie), l’estensione dell’attività libera a interventi a basso impatto e l’introduzione di un punto di contatto unico a livello comunale.
La cornice europea e le novità per impianti e accumuli
Il correttivo recepisce le osservazioni della Commissione europea sulla RED III, garantendo coerenza tra disciplina nazionale e ordinamento UE. Rimuove inoltre ostacoli procedurali per interventi che non comportano nuovo consumo di suolo e favorisce l’integrazione degli accumuli, fondamentali per la stabilità della rete.
Meccanismi di conciliazione e digitalizzazione
Per ridurre il ricorso al contenzioso, il decreto prevede procedure di conciliazione extragiudiziale affidate ad Acquirente Unico, gratuite e basate sulle direttive ARERA. Viene potenziata anche la piattaforma SUER, che diventerà il canale ordinario per la gestione delle istanze e il monitoraggio dei procedimenti.
Le condizioni della Camera e le osservazioni del Senato
Il parere della Camera è stato favorevole, ma subordinato a modifiche su definizioni chiave (come “progetto unico” e “opere connesse”) e sulla durata delle compensazioni, che dovranno coprire l’intero ciclo di vita degli impianti. Il Senato ha invece chiesto di semplificare ulteriormente le procedure, reintroducendo il silenzio-assenso per l’AU e chiarendo il perimetro delle infrastrutture indispensabili.
Verso una semplificazione selettiva
Il successo del correttivo TU FER dipenderà dall’accoglimento delle condizioni parlamentari nel testo definitivo. Se recepite, le modifiche promettono una semplificazione selettiva per gli interventi a basso impatto e un rafforzamento della certezza regolatoria, elementi cruciali per stimolare gli investimenti e centrare gli obiettivi del PNRR.

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