Reti idriche, via libera a lavori per 957 milioni di euro: firmato il nuovo Piano nazionale per la sicurezza e l’efficienza del sistema idrico

Investimenti in 19 Regioni per contrastare la siccità e ridurre le perdite d’acqua. Destinati 36 milioni alla progettazione. Il 40% dei fondi va al Sud.
Con la firma del decreto da parte del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, diventa operativo lo stralcio 2025 del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI). Un pacchetto da oltre 957 milioni di euro, destinato a finanziare 75 interventi strategici su tutto il territorio nazionale.
Il Piano, adottato con un modello di analisi multidimensionale (economico-finanziaria, ambientale, sociale e istituzionale), è parte integrante della strategia di lungo periodo del governo per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici sul sistema idrico e rafforzare la resilienza delle infrastrutture.
Priorità al Sud e alla sostenibilità
Le risorse stanziate coprono il periodo 2025-2029 e prevedono che almeno il 40% dei fondi sia destinato agli interventi nel Mezzogiorno. La selezione delle opere ha privilegiato progetti già avviati e iniziative in grado di garantire un uso sostenibile della risorsa idrica, in linea con gli obiettivi ambientali e climatici europei.
Il valore complessivo destinato alla progettazione ammonta a circa 36 milioni di euro, una cifra significativa che evidenzia l’importanza attribuita alla fase preliminare per garantire l’efficacia e la tempestività degli interventi.
Un Piano da 12 miliardi
Il Piano nazionale, adottato inizialmente nel dicembre 2024, ha già individuato 418 interventi ammissibili per un valore totale stimato in circa 12 miliardi di euro. A questi si aggiungono 565 interventi già programmati e finanziati per circa 5 miliardi di euro.
Il primo stralcio operativo era stato approvato dal MIT nel marzo 2025. Con l’attuale firma si amplia la portata dell’iniziativa, coinvolgendo 19 Regioni in una rete di azioni coordinate.
Monitoraggio e trasparenza
La gestione e il monitoraggio dei progetti saranno garantiti attraverso il sistema della Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP), che assicurerà il rispetto dei cronoprogrammi da parte dei soggetti attuatori. Un elemento chiave per garantire trasparenza e responsabilità nell’uso delle risorse pubbliche.
Il Piano rappresenta un passo concreto verso una gestione moderna e resiliente delle risorse idriche in Italia, in risposta a una delle emergenze ambientali più urgenti degli ultimi decenni.
Risposte