Comunità Energetiche Rinnovabili: ancora un mese per accedere al Bando PNRR da 2,2 miliardi di euro
Scadenza fissata al 30 novembre 2025. Estesi i benefici a Comuni fino a 50.000 abitanti, maggiori anticipi, più flessibilità e cumulabilità con altri incentivi
C’è ancora tempo fino al 30 novembre 2025 per partecipare al bando da 2,2 miliardi di euro previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per sostenere le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha riaperto la finestra temporale con regole aggiornate, più favorevoli e inclusive, nel tentativo di ampliare la platea dei beneficiari e rilanciare una misura strategica per la transizione ecologica.
Un’occasione anche per i Comuni medio-grandi
Uno degli elementi di maggiore novità è l’estensione dei beneficiari ai Comuni fino a 50.000 abitanti, contro il limite iniziale di 5.000, fissato per favorire le aree interne. Con il DM 127 del 16 maggio 2025, il Governo ha scelto di aprire la misura anche alle realtà urbane di media dimensione, con l’obiettivo di stimolare la nascita di nuove comunità energetiche e la produzione locale di energia pulita.
Cosa cambia con le nuove regole
Le modifiche introdotte con il DM 127/2025 includono:
– Anticipo del contributo aumentato al 30%, contro il precedente 10%, migliorando la liquidità dei soggetti attuatori.
– Cumulabilità piena con altri incentivi: l’incentivo PNRR sarà compatibile con altri bonus senza penalizzazioni, anche per i privati.
– Tempistiche più flessibili: i lavori dovranno concludersi entro il 30 giugno 2026 e gli impianti dovranno entrare in esercizio entro 24 mesi dalla fine dei lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
– Retroattività delle nuove regole: anche i progetti già avviati o in fase di domanda possono beneficiare delle modifiche.
Bassa adesione iniziale, ora si punta al rilancio
La misura, nella sua prima fase, ha registrato una partecipazione inferiore alle attese. I motivi? Limiti stringenti, anticipi modesti e poca flessibilità. Per questo il MASE ha deciso di ampliare la portata del bando, anche per evitare il rischio di fondi inutilizzati. Le nuove condizioni sono operative dal 21 luglio 2025 e includono anche la pubblicazione del Decreto Direttoriale 178/2025, con l’elenco aggiornato dei 586 nuovi beneficiari, che si aggiungono ai 265 precedenti.
Che cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?
Le CER sono forme di aggregazione tra cittadini, imprese, enti locali e altri soggetti, che decidono di produrre e consumare collettivamente energia rinnovabile, attraverso impianti condivisi. Introdotte in Italia con il DL 162/2019 e rafforzate dal DLgs 199/2021, rappresentano uno strumento cruciale per la democratizzazione dell’energia e la decarbonizzazione dei territori.
Nel 2023, il Governo ha stanziato 5,7 miliardi di euro per incentivare lo sviluppo delle CER, prevedendo sia un incentivo in tariffa valido su tutto il territorio nazionale, sia un contributo a fondo perduto del 40% per i piccoli Comuni.
Come presentare domanda
Le domande possono essere inoltrate esclusivamente online tramite il Portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), dalle ore 15:00 del 21 luglio 2025 alle 18:00 del 30 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato delle risorse. L’incentivo rientra nella Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 del PNRR.
Tutte le informazioni, i decreti e l’elenco dei beneficiari sono disponibili sui siti istituzionali del MASE e del GSE.
Con le nuove condizioni, il bando per le Comunità Energetiche Rinnovabili si presenta come una grande opportunità per territori, enti locali e cittadini che vogliono puntare sull’energia pulita e condivisa. A un mese dalla chiusura dei termini, l’invito è chiaro: fare squadra, progettare, investire nel futuro energetico dei propri territori.

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