Il tempo giusto per cambiare l’Italia: rigenerazione urbana, riqualificazione energetica e un nuovo piano casa al centro dell’assemblea Ance

“Il tempo giusto”. Non solo uno slogan, ma un imperativo politico e sociale. Questo il tema al centro dell’assemblea nazionale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), svoltasi a Roma nell’auditorium di via della Conciliazione. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di figure di primo piano del panorama istituzionale, come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il vicepresidente della Commissione Ue Raffaele Fitto, il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, i ministri Matteo Salvini e Paolo Zangrillo, l’ex commissario Ue Paolo Gentiloni, la presidente della Commissione UE Irene Tinagli e il cardinale Matteo Zuppi.
La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha presentato una relazione a 360 gradi, invocando la fine della stagione dei tagli e delle politiche emergenziali e proponendo una visione strutturata per il rilancio del Paese. Al centro: rigenerazione urbana, riqualificazione energetica e un massiccio piano per l’emergenza casa.
Una nuova visione per le città italiane
“Dobbiamo liberarci dalla tirannia di Kronos e indossare le ali di Kairos” ha detto Brancaccio, richiamando la mitologia greca per invitare a cogliere il momento opportuno per una svolta. A Roma, ha ricordato il sindaco Gualtieri, sono in corso circa 1.000 progetti di trasformazione urbana. E dal 7 al 9 ottobre si svolgerà l’evento Ance “Città del futuro”.
Secondo l’Ance, rigenerazione urbana e riqualificazione energetica devono camminare insieme, sotto un’unica regia, con strumenti normativi e finanziari certi. Dopo 76 tentativi falliti, l’obiettivo è approvare entro l’anno una legge organica sulla rigenerazione urbana, dotata di risorse adeguate.
Una governance integrata per l’emergenza abitativa
Il piano casa dell’Ance prevede investimenti per 15 miliardi di euro e punta a contrastare una crisi abitativa sempre più drammatica: due giovani su tre tra i 18 e i 34 anni vivono ancora con i genitori, mentre nel solo 2023 oltre 21mila laureati hanno lasciato l’Italia.
Brancaccio denuncia l’eccessiva frammentazione delle competenze in ambito abitativo, con oltre 40 soggetti coinvolti, e propone l’estensione del modello PNRR alle politiche per la casa, con una cabina di regia unica.
Efficienza energetica: serve un piano di lungo periodo
Nel suo intervento, Brancaccio ha sottolineato l’urgenza di un piano nazionale per la riqualificazione energetica. Ance ha presentato un decalogo con misure concrete: obiettivi vincolanti, incentivi accessibili a tutti, garanzie pubbliche, strumenti fiscali e finanziari stabili e un sistema di governance integrato tra MASE, MEF e FNEE.
Il sistema dei bonus edilizi, seppur efficace in fase iniziale, si è rivelato insostenibile. Serve ora una strategia strutturale per raggiungere gli obiettivi climatici europei e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio italiano.
Innovazione, sicurezza e dignità del lavoro
La presidente Brancaccio ha infine sottolineato il ruolo dell’innovazione, ricordando la partecipazione alla Biennale dell’Architettura di Venezia, e ha ribadito l’importanza della sicurezza sul lavoro: “Robot e tecnologie devono supportare il lavoro umano, non sostituirlo”. La persona, ha detto citando Papa Leone, deve restare al centro.
Prospettive future
Con un mix di interventi pubblici e privati, una governance chiara e strumenti legislativi adeguati, l’Italia ha oggi l’opportunità di invertire la rotta. “Il tempo giusto” è adesso: per costruire città più vivibili, sostenibili e inclusive; per garantire a tutti un alloggio dignitoso; per trasformare l’edilizia in un motore di sviluppo e coesione sociale.
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