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Sicurezza: come monitorare le infrastrutture?

Il MIMS ha pubblicato, di recente, due documenti molto importanti in materia di costruzioni e infrastrutture:

  • il decreto del 1° luglio 2022 contenente le linee guida per la sicurezza ed il monitoraggio dei ponti;
  • il decreto del 1° agosto 2022, contenente le linee guida per la classificazione e gestione del rischio delle gallerie, previste dal decreto Semplificazioni 2020.


Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 agosto, il decreto del 1° luglio 2022 dispone che sono adottate le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti, che sono finalizzate ad assicurare l'omogeneità della classificazione e gestione del rischio, della valutazione della sicurezza e del monitoraggio dei ponti, viadotti, cavalcavia e opere similari, esistenti lungo strade statali o autostrade gestite da Anas S.p.a. o da concessionari autostradali.

Quando si parla di gestore, specificano le linee guida, si deve intendere il soggetto che esplica i compiti del Codice della Strada tra i quali:

  • la manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi;
  • il controllo tecnico dell'efficienza delle strade e relative pertinenze;
  • il rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni.


Il programma di monitoraggio è stato finanziato con 450 milioni dal PNRR le cui risorse sono state poi ripartite dal Ministero delle Infrastrutture tra 27 enti gestori, i quali hanno il compito di presentare i propri piani di monitoraggio al Ministero stesso che dovrà valutarli.

Le linee guida elaborate dalla Direzione per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali di ANSFISA spiegano che il monitoraggio dinamico include:

  • le tecniche di monitoraggio strumentale finalizzate al controllo delle opere
  • i processi di censimento, classificazione del rischio, verifica di sicurezza, sorveglianza e modellazione anche digitale che permettono di monitorare l'evoluzione temporale delle condizioni di sicurezza e funzionalità di ponti, viadotti e gallerie (per ponti e viadotti si intendono le costruzioni, con luce complessiva superiore ai 6.0 m, che permettono di oltrepassare una depressione del terreno o un ostacolo, sia esso un corso o uno specchio d'acqua, altro canale o via di comunicazione o una discontinuità naturale o artificiale).


Tra gli obiettivi che il programma vuole raggiungere, spiega Ansfisa, ci sonol'adozione di un sistema integrato di censimento, classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d'arte appartenenti alla rete SNIT di 1° livello;la strumentazione di 6.500 opere tra le 12.000 opere totali;l'adozione del modello BIM di 200 opere tra le 6.500 che saranno dotate di strumentazione.

Tra le indicazioni fornite da Ansfisa vengono indicati inoltre l'ambito tecnico del monitoraggio dinamico, i criteri per la progettazione delle tecnologie strumentali e per l'elaborazione dei dati, i requisiti dei piani di monitoraggio, il contenuto dei piani di intervento e le modalità dell'istruttoria.

Situazione gallerie

Il decreto del 1° agosto 2022 del MIMS, pubblicato nella stessa Gazzetta Ufficiale n.196 del 23 agosto, approva invece le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio delle gallerie esistenti lungo le strade statali o autostrade gestite da Anas S.p.a. o da concessionari autostradali.

Le linee guida si applicano alle gallerie stradali esistenti che presentano una lunghezza superiore o uguale a 200 metri per almeno uno dei fornici.

Le linee guida stabiliscono diversi livelli di analisi:

  • livello 0: censimento delle opere e delle loro caratteristiche principali;
  • livello 1: ispezioni visive iniziali della struttura e schede di difettosità;
  • livello 2: analisi rischi e classificazione su scala territoriale
  • livello 3: valutazioni preliminari per comprendere la sicurezza nei confronti di possibili dissesti locali;
  • livello 4: valutazioni accurate nei confronti dei fattori esterni;
  • livello 5: analisi più sofisticate, riservate a gallerie considerate di significativa importanza.


Secondo la tabella delle tempistiche riportata nelle linee guida, il censimento delle opere deve essere completato entro il 24 novembre 2022. La scadenza delle attività di ispezione e analisi dei rischi dipende invece dal periodo in cui le gallerie sono entrate in esercizio: per quelle entrate in esercizio prima del 1970, c'è tempo fino al 24 febbraio 2023, quelle attivate tra 1971 e 1990 hanno tempo fino ad agosto 2023 ed infine per quelle entrate in esercizio dopo il 1991, le attività devono essere completate entro il 24 febbraio 2024.

Per le gallerie per le quali è stata segnalata una riduzione della capacità resistente però, valutazione e programmazione degli interventi deve essere immediata.

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