Gare di Progettazione 2025: Cresce la Domanda Pubblica, ma Restano Criticità Normative e Tariffarie
Oice segnala una ripresa decisa rispetto al 2024: +11,8% nei primi dieci mesi. Ma il presidente Lupoi avverte: “Urgente aggiornare i compensi fermi al 2016”
Nei primi dieci mesi del 2025 il settore delle gare di progettazione pubblica in Italia ha registrato un netto incremento, segnando un valore complessivo di circa 1,7 miliardi di euro, in crescita dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 (1,5 miliardi). A darne notizia è l’Osservatorio OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, che sottolinea come il comparto stia gradualmente tornando ai livelli pre-PNRR.
Il dato, spiegano da Oice, non considera volutamente due gare eccezionali: l’accordo quadro ASPI da 171 milioni e il mega-bando Consip da 2,1 miliardi di euro per conto del MEF, volto a istituire un sistema dinamico di acquisizione fino al 2027. Escludendo queste anomalie, il trend riflette un ritorno alla stabilità del mercato.
Lupoi: “Mancano strumenti aggiornati per un mercato che evolve”
Il presidente di OICE, Giorgio Lupoi, ha accolto con cauto ottimismo i dati di ottobre: “Il mercato si sta stabilizzando sui valori pre-PNRR. Se includessimo anche i mega bandi saremmo quasi ai livelli degli anni migliori del Piano. Tuttavia, questi bandi, per loro natura, non offrono certezze sui volumi effettivamente affidati”.
Lupoi ha poi evidenziato alcune urgenze normative: “Serve aggiornare con urgenza i parametri ministeriali per la determinazione dei compensi professionali, ancora fermi al 2016. Non tengono conto di innovazioni fondamentali come il BIM o delle nuove esigenze ambientali. Occorre anche superare la disciplina transitoria del nuovo codice appalti e rivedere l’allegato I.12”.
Ottobre in crescita: +50,3% sul mese precedente
Nel solo mese di ottobre, il valore delle gare per servizi di ingegneria e architettura ha raggiunto i 157,3 milioni di euro (151,1 milioni dai bandi diretti e 6,2 da appalti integrati), con un incremento del 50,3% rispetto a settembre 2025. Rispetto a ottobre 2024, si registra una leggera flessione del 7,1%.
Le gare di sola progettazione hanno mostrato una crescita imponente nel periodo gennaio-ottobre 2025: +63,6% per un totale di 655,7 milioni rispetto allo stesso periodo del 2024, malgrado una contrazione su base mensile (-11,1% rispetto a ottobre 2024).
Focus: accordi quadro e appalti integrati
Ottobre ha visto 20 bandi per accordi quadro, pari al 9% del totale, ma con un peso del 51,2% in termini di valore (77,4 milioni). Rispetto a settembre 2025, si segnala una flessione nel numero (-25,9%) ma una crescita vertiginosa del valore (+170,4%). Il confronto con ottobre 2024 conferma la tendenza: -13% nei numeri, ma +134% nel valore.
Nei primi dieci mesi dell’anno, i bandi per accordi quadro sono stati 251, per un valore di 717,8 milioni (+53,7% in numero, +53,9% in valore rispetto al 2024).
Per quanto riguarda gli appalti integrati, a ottobre sono stati rilevati 59 bandi, con una stima di 6,2 milioni per la progettazione esecutiva inclusa. Anche qui si registra una crescita sul mese precedente (+55,4% in valore), nonostante una lieve contrazione sul numero di gare rispetto al 2024 (-26,3%).
Il bilancio dei primi dieci mesi evidenzia per gli appalti integrati 132,9 milioni in progettazione esecutiva (-34,2% rispetto al 2024) e 611 bandi complessivi (-8%).
Italia sesta in Europa per bandi pubblicati
In ambito UE, l’Italia ha registrato a ottobre 103 bandi, risalendo dal decimo al sesto posto tra i Paesi membri, con una crescita del 18,4% su settembre e del 10,8% su base annua. Il dato cumulato dei primi dieci mesi segna un +7,6% rispetto al 2024.
Prospettive 2025: superare i 2 miliardi?
Secondo le stime OICE, se la tendenza attuale verrà confermata nei prossimi due mesi, la domanda pubblica di servizi di progettazione potrebbe chiudere il 2025 superando la soglia dei 2 miliardi di euro, tornando ai livelli del 2021. Ma la crescita rischia di essere frenata se non verranno aggiornati al più presto strumenti normativi e tariffari ormai obsoleti.

Risposte