Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali
Generico
Cerca nel titolo
Cerca nel contenuto
Cerca parola esatta
Tipologia
Seleziona tutti
Articoli
Prodotti
Pagine Aziendali

Comunità Energetiche Rinnovabili, riaperto il Bando da 2,2 miliardi di euro: più incentivi e più Comuni coinvolti

Dal 21 luglio al 30 novembre 2025, le domande sul portale del GSE. Esteso il bacino dei beneficiari fino ai Comuni con 50.000 abitanti, anticipo del contributo al 30% e più tempo per completare i lavori.

Riparte con nuove regole e una portata più ampia il bando da 2,2 miliardi di euro previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per finanziare le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo. A partire da oggi, 21 luglio, e fino al 30 novembre 2025, i Comuni possono presentare domanda attraverso il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
A seguito del deludente numero di adesioni registrato nella prima fase, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha deciso di modificare sostanzialmente le regole operative. La più rilevante riguarda l’estensione del limite demografico: dai precedenti 5.000 abitanti si passa a 50.000, ampliando così notevolmente la platea dei potenziali beneficiari.

Le novità del DM 127/2025
Il Decreto Ministeriale 127 del 16 maggio 2025 introduce altre importanti modifiche. Oltre all’ampliamento demografico, viene prevista la possibilità di richiedere un anticipo fino al 30% del contributo a fondo perduto, contro il 10% precedente. Questa misura mira a migliorare la liquidità dei soggetti attuatori e garantire una maggiore sostenibilità finanziaria ai progetti.
I nuovi termini prevedono che i lavori di realizzazione degli impianti debbano essere completati entro il 30 giugno 2026, mentre l’entrata in esercizio è fissata entro 24 mesi dalla conclusione dei lavori e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Inoltre, viene confermata la cumulabilità degli incentivi: non sarà applicata alcuna decurtazione in caso di sovrapposizione con altri strumenti di agevolazione, a vantaggio anche dei privati. Una significativa svolta rispetto al regime precedente, che prevedeva una riduzione dell’incentivo in tali casi.

Regole retroattive e trasparenza procedurale
Un altro elemento di rilievo è la retroattività delle nuove regole: i progetti già avviati potranno beneficiare delle modifiche più favorevoli. Gli enti potranno dunque richiedere l’anticipo maggiorato e contare su tempi più lunghi per la conclusione dei lavori.
Contestualmente alla riapertura del bando, il Mase ha pubblicato il Decreto Direttoriale 178/2025, con l’elenco dei 586 soggetti ammessi ai finanziamenti sulla base delle domande presentate dall’8 aprile 2024. Questi si sommano ai 265 già selezionati con il Decreto 102/2025.

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili
Le CER sono state introdotte in Italia con il DL 162/2019, per promuovere la creazione di gruppi di cittadini, enti e imprese che producono e consumano localmente energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza energetica e favorire modelli sostenibili.
L’incentivazione ha avuto un’accelerazione con il DLgs 199/2021, che ha previsto aggiornamenti specifici per le configurazioni di autoconsumo collettivo e comunitario. Nel 2023, il Governo ha stanziato 5,7 miliardi di euro: una parte come incentivo in tariffa su scala nazionale, l’altra come contributo a fondo perduto del 40% destinato ai piccoli Comuni.

Come presentare domanda
Le domande devono essere inoltrate esclusivamente online attraverso il portale del GSE, attivo dalle ore 15:00 del 21 luglio alle ore 18:00 del 30 novembre 2025. La disponibilità del fondo è limitata e il bando potrebbe chiudersi anticipatamente in caso di esaurimento delle risorse.

Con questo intervento, il Governo mira a rilanciare una misura strategica per la transizione energetica, offrendo maggiore accessibilità e flessibilità agli enti locali, nella speranza di vedere finalmente decollare le Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia.

Articoli Correlati

Articoli recenti

Risposte