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Infrastrutture: da ENEA sensori, droni e modelli per la protezione dai rischi

Durante il convegno "Ponti, viadotti, e gallerie esistenti: ricerca, innovazione e applicazioni", tenutosi a Genova e organizzato dal Consorzio Fabre, ENEA ha presentato una serie di soluzioni innovative volte a proteggere le infrastrutture critiche da rischi come terremoti e altri eventi calamitosi. Queste soluzioni comprendono l'utilizzo di modelli 3D, piattaforme per la sicurezza delle infrastrutture, reti di sensori, droni e formazione specialistica.
Il Consorzio Fabre, che riunisce diverse istituzioni accademiche e di ricerca italiane, è stato creato con l'obiettivo di valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del paese e sviluppare tecniche innovative per il ripristino di ponti, viadotti e altre strutture.

Durante l'evento, i ricercatori dell'ENEA hanno presentato tre studi focalizzati sulla valutazione e la gestione del rischio per ponti e viadotti, in conformità con le Linee Guida Italiane. Un gruppo interdisciplinare di ricercatori ha sviluppato un indice per identificare facilmente le "classi di attenzione" per ponti e viadotti, aiutando così a determinare le priorità per gli interventi di manutenzione. Questo indice è stato testato su un gruppo selezionato di infrastrutture analizzate dall'ENEA negli ultimi due anni e potrebbe contribuire al perfezionamento delle normative esistenti.

Inoltre, ENEA ha sviluppato la piattaforma GIS-based CIPCast per il monitoraggio e l'analisi del rischio delle infrastrutture critiche. Utilizzando dati provenienti da sensori in-situ, immagini satellitari e modelli previsionali, questa piattaforma è in grado di produrre scenari di danno atteso in base alla vulnerabilità delle infrastrutture e al tipo di evento estremo previsto.

Maurizio Pollino, responsabile del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche, ha evidenziato l'importanza dei dati satellitari nel monitorare i movimenti del terreno vicino alle infrastrutture e l'installazione di reti di sensori per monitorare continuamente lo stato di salute delle opere.

ENEA ha anche integrato l'uso dei droni per effettuare rilievi fotogrammetrici delle infrastrutture, ottenendo dati dettagliati utili per valutare lo stato strutturale dei ponti e dei viadotti. Questi dati possono essere utilizzati per migliorare i modelli basati sul Building Information Modeling (BIM) e per fornire aggiornamenti in tempo reale sullo stato delle infrastrutture.

Per garantire la formazione di professionisti qualificati, ENEA ha organizzato corsi avanzati di rilievo fotogrammetrico con drone, rivolti a tecnici e ricercatori coinvolti nel consorzio di ricerca Fabre. Durante questi corsi, sono state illustrate metodologie per valutare i rischi strutturali e promuovere il monitoraggio delle infrastrutture, nonché per sviluppare modelli digitali in 3D delle opere.

ENEA si conferma ancora una volta all'avanguardia nella protezione e nella gestione delle infrastrutture critiche, integrando tecnologie avanzate e approcci innovativi per garantire la sicurezza e la stabilità delle infrastrutture del paese. L'impiego di sensori, droni e modelli avanzati rappresenta un passo significativo verso la mitigazione dei rischi e la protezione del patrimonio infrastrutturale nazionale.

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