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Crollo di Firenze, il Governo annuncia nuove norme per la sicurezza dei cantieri

Nel tentativo di prevenire futuri incidenti e migliorare la sicurezza nei cantieri, il Governo italiano si prepara a introdurre nuove normative che riguarderanno tanto i lavori pubblici quanto quelli privati. Questa decisione arriva in seguito al tragico crollo accaduto nel cantiere di via Giovan Filippo Mariti a Firenze, che ha scosso il Paese e ha richiamato l'attenzione sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha annunciato che al prossimo Consiglio dei Ministri verranno presentate una serie di misure volte a contrastare il lavoro sommerso, il caporalato e per garantire una maggiore sicurezza nella filiera degli appalti. Queste nuove disposizioni, ha sottolineato la Ministra, si affiancheranno alle iniziative già avviate dal Governo Meloni e vedranno un incremento delle risorse destinate alla prevenzione, con un aumento significativo delle ispezioni nei luoghi di lavoro.

Parallelamente, diverse organizzazioni sindacali, associazioni professionali e imprese stanno avanzando proposte per migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri privati. Tra queste, la Filca-Cisl ha presentato dieci punti chiave che mirano a estendere ai cantieri privati le stesse procedure e gli standard di sicurezza previsti per i lavori pubblici. Tra le proposte, vi è la richiesta di garantire la formazione obbligatoria per tutti coloro che entrano in cantiere, nonché l'istituzione di figure professionali specifiche per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.

Tuttavia, una delle criticità evidenziate è l'eccessivo ricorso al subappalto a catena, che secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri può complicare la gestione delle interferenze e aumentare il rischio di incidenti. Il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini, ha sottolineato l'importanza di ridurre il subappalto a catena per migliorare l'efficacia dei piani di sicurezza nei cantieri.

Anche Confartigianato ha espresso preoccupazione riguardo all'uso eccessivo del subappalto e ai massimi ribassi negli appalti, sottolineando il rischio di compromettere la qualità del lavoro e la sicurezza dei cantieri.

In questo contesto, emerge la necessità di un approccio olistico alla sicurezza nei cantieri, che comprenda la revisione delle normative, un maggiore controllo sulle pratiche di subappalto e una cultura che valorizzi la sicurezza come investimento prioritario. È evidente che la tutela della sicurezza sul lavoro è un obbligo morale e legale, e investire in essa non solo protegge le vite umane, ma contribuisce anche a garantire la sostenibilità e l'efficienza del settore edilizio nel lungo termine.

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