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Carceri, il Governo vara un Piano da 750 milioni: 60 cantieri e quasi 10mila posti entro il 2027

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 22 luglio un nuovo Piano Carceri da 750 milioni di euro, articolato su 60 cantieri distribuiti lungo il triennio 2025-2027. Il programma, sviluppato congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio, dal Ministero della Giustizia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mira ad ampliare e riqualificare gli istituti penitenziari italiani, creando quasi 10mila nuovi posti detentivi.

Illustrato dal Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria Marco Doglio, il Piano attua le disposizioni dell’articolo 4-bis del DL 92/2024 (convertito nella Legge 112/2024) e rappresenta una risposta strutturale alla cronica emergenza carceraria del Paese.

Obiettivi: Capienza e Riqualificazione
Il Piano si propone un doppio obiettivo: da un lato incrementare la capienza del sistema penitenziario, dall’altro migliorare le condizioni strutturali degli istituti esistenti. Le modalità operative prevedono:
– l’ampliamento delle strutture attuali, con la creazione di 3.716 nuovi posti;
– interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, che consentiranno il recupero di 5.980 posti.

In totale, entro il 2027 si prevede la disponibilità di 9.696 posti aggiuntivi. Attualmente, tre cantieri risultano già conclusi, 27 sono in corso e 30 sono in fase di avvio.

Meloni: “Valorizziamo il patrimonio edilizio”
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito l’iniziativa un “Piano straordinario”, volto non solo a costruire nuovi spazi detentivi ma anche a valorizzare immobili storici inutilizzati o non idonei all’uso penitenziario. Nel suo videomessaggio, ha sottolineato l’importanza di restituire dignità agli ambienti carcerari e rispondere con fatti concreti agli impegni presi con i cittadini.

Opportunità per il settore edilizio
Il Piano rappresenta anche una significativa opportunità per il settore delle costruzioni, in particolare per i professionisti impegnati nelle opere pubbliche complesse. I cantieri, distribuiti in tutto il Paese, porranno sfide specifiche come la gestione della sicurezza, l’adeguamento normativo e la rifunzionalizzazione di immobili storici.
Si apre così una stagione cruciale per architetti, ingegneri e tecnici del restauro, chiamati a modernizzare il patrimonio edilizio penitenziario con soluzioni sostenibili e innovative.

Moduli prefabbricati: la risposta rapida del Ministero
All’interno della strategia più ampia, si inserisce anche il progetto dei moduli prefabbricati promosso dal Ministero della Giustizia. Con una gara da 32 milioni di euro gestita da Invitalia, l’iniziativa prevede la realizzazione di 384 posti detentivi aggiuntivi entro il 2025 in nove istituti distribuiti su sette regioni.

I moduli, in calcestruzzo prefabbricato trasportabile, saranno assemblati direttamente all’interno delle strutture esistenti e comprenderanno blocchi da 24 posti letto, con spazi comuni, cortili e impianti tecnologici avanzati.

Il Piano Carceri 2025-2027 rappresenta un tentativo ambizioso di colmare il gap infrastrutturale del sistema penitenziario italiano. Tuttavia, restano aperti interrogativi sulla realizzabilità dei tempi previsti e sulla capacità effettiva di garantire continuità ai lavori. Un banco di prova decisivo non solo per l’efficienza amministrativa, ma anche per la credibilità politica del Governo in tema di giustizia e diritti.

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