Bioedilizia Bioedilizia

Secondo l'elaborazione dati della FederlegnoArredo (FLA), il 2021 è stato un anno pieno di grandi soddisfazioni: il fatturato alla produzione dell'intero settore, pari a 49,3 miliardi di euro, è aumentato complessivamente in valore del 25,5% sul 2020, confermando la doppia cifra anche sul 2019 con un +14%, pari a circa 6 miliardi in più di fatturato e un saldo commerciale di 8,2 miliardi.

L'andamento positivo è frutto principalmente tre fattori cioè l'andamento in crescita delle esportazioni che rappresentano il 37% del fatturato totale, la dinamicità del mercato italiano che ha quasi raggiunto i 31 miliardi di euro e i bonus edilizi che hanno avuto stimolato tutto il settore. Il risultato è la crescita esponeziale del Macrosistema Legno, pari a quasi 20 miliardi di euro, aumentato del 29,3% sul 2020 e del 16,8% sul 2019. Numeri importanti che evidenziano la crescita del trend a conferma dell'interesse di sempre più committenti, privati e pubblici, per questa tipologia di costruzioni.

L'Italia resta tra i primi produttori europei di edifici in legno, la bioedilizia residenziale è presente soprattutto in Lombardia 23% a cui segue Veneto 19%, Trentino-Alto Adige 12% ed Emilia-Romagna 11%. Gli edifici in legno si affermano come un mercato resiliente alla crisi edile, estremamente specializzato e rivolto verso l'eccellenza.

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo spiega però che a minare il percorso proficuo del settore è la guerra in corso in Ucraina che ha portando a ulteriori aumenti delle materie prime e a una grave carenza di legno, che proviene in gran parte proprio dai territori interessati direttamente o indirettamente dal conflitto, per un valore complessivo che supera i 200 milioni di euro all'anno. Data la situazione preoccupante, il presidente dichiara che questo "è il momento opportuno, e non più rimandabile, per diventare più autonomi mettendo da subito in atto le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia forestale nazionale basata su una gestione rispettosa dell'ambiente, sullo sviluppo della filiera italiana del bosco e delle nostre segherie. Non lasciamo che il legno diventi il nuovo gas". Le aziende costruttrici di pannelli, imballaggi, tetti, porte, parquet, finestre e altre parti di arredo che utilizzano il legno potrebbero essere coinvolte in un pericoloso effetto domino. "Come Federazione, stiamo lavorando su più tavoli istituzionali, sia italiani che europei, proprio in tal senso e per sostenere le nostre aziende" sottolinea Feltrin.

Basti pensare che con l'ultimo pacchetto di sanzioni europee verso la Russia è vietato acquistare, importare o trasferire, direttamente o indirettamente, nell'Unione Europea quasi tutti i materiali indispensabili nei processi produttivi come legno, carbone di legna e lavori di legno di qualsiasi specie legnosa, sia essa di latifoglie che di conifere (quindi non solo betulla) se questi sono originari della Russia o sono esportati dalla Russia. Ma, nonostante la crisi che la situazione in Ucraina ha generato, lo scenario complessivo del settore è speranzoso. Le imprese leader sono alla continua ricerca di prodotti e materiali innovativi, di nuovi mercati e puntano alla sostenibilità un elemento imprescindibile per la competitività internazionale. Dopotutto, la bioedilizia è positivamente caratterizzata dalla riduzione al minimo dei consumi energetici dell'abitazione, dal rispetto dei principi di sostenibilità, dalla competizione in termini di costi di costruzione e dalla sicurezza dal punto di vista sismico.